martedì 11 ottobre 2011

LEGGETE E DITEMI SE LA VITA DI CERTI INDIVIDUI DEBBA VALERE IN OGNI CASO PIU' DI QUELLA DI UN CANE PUR ESSENDO DEI SUBANIMALI

Purtroppo esiste la galera a difesa della vita dei subanimali se uno facesse fare loro la stessa fine


Da L'UNIONE SARDA DEL 6 OTTOBRE


Flumini. Quartu s.Elena

Prigioniero in quattro sacchi. Lo salva una ragazza

Cane gettato giù dal ponte

Giovedì 06 ottobre 2011
L 'hanno infilato in quattro grandi sacchi della spazzatura e lanciato da un'altezza di tre metri, convinti che l'avrebbero ucciso. Invece il cane nero, dall'indole particolarmente dolce, si è salvato: «Ora sta bene ed è in cerca di un nuovo proprietario», si commuove Debora Mascia, la ragazza che ha recuperato l'animale dopo la terribile avventura che gli è accaduta.
IL RITROVAMENTO L'ha trovato domenica mattina a Flumini, in una stradina vicino al fiume Su Pau, sotto un ponte: «Il mio cane, durante la passeggiata che stavamo facendo insieme, si è fermato e ha iniziato a ringhiare con molta insistenza in direzione di un sacco che si trovava vicino a un cespuglio», racconta la giovane. «Ho spostato la busta con il piede e immediatamente qualcosa si è mosso: ho sentito quel povero cane che guaiva, in preda alla disperazione».
LA LIBERAZIONE La giovane non ha perso tempo e ha aiutato l'animale a uscire dal sacco, ma l'impresa non è stata facile, visto che era ben chiuso dentro quattro diversi strati. «Era intrappolato in sacchi di plastica avvolti in uno di nylon e tutto era legato con alcuni metri di filo elettrico. I criminali che l'hanno buttato giù dal ponte proprio non volevano che si salvasse», spiega Debora Mascia. Appena il cane di taglia media è venuto fuori dal sacco, è stato tutt'altro che aggressivo: ha iniziato a scodinzolare e fare le feste. Il suo angelo custode l'ha portato a casa e lì il nuovo arrivato ha incontrato altri sette suoi simili.
CERCASI PADRONE «Lo terrei volentieri», scuote la testa la giovane, «ma ho già tanti cani, quindi spero di trovare per lui una casa accogliente e un padrone premuroso». L'esemplare merita una vita serena: nonostante la violenza subita, non ha mostrato aggressività verso gli altri animali e verso l'uomo. Chi desidera adottare il cagnetto che ha vissuto questa disavventura, può chiamare al 347/6284415.
Francesca Ghezzo

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