giovedì 26 luglio 2012

ROSSELLA URRU:UNA PAZZA E' TORNATA LIBERA (ANCHE CON LE MIE TASSE)

A costo di andare contro corrente cantando da solista fuori del coro e senza stonare vorrei spiegare perché il ritorno in libertà di questa Rossella URRU per cui tanta gente si è mobilitata non mi ha commosso affatto. Per me si tratta di una incosciente. Basti sentire le dichiarazioni che ha rilasciato. Ha detto che non desisterà dalla sua vocazione per l'opera umanitaria. Ma per chi lo fa? Per gli islamici, per gente fanatica che ha il cervello rovinato dal Corano. Purtroppo la gente, compresi i politici (che certamente per obbligo istituzionale non potevano non rendere omaggio a questa incosciente), si fa prendere solo dal sentimento mandando in vacanza il cervello, ammesso che ne abbia.   
Innanzi tutto la sua liberazione certamente non è avvenuta gratuitamente. Quei fanatici che l'hanno sequestrata per nove mesi aspettavano che il governo sotterraneamente pagasse per la sua liberazione. 
VOGLIO SAPERE QUANTO E' COSTATA LA LIBERAZIONE DI QUESTA PAZZA A CARICO DEI CONTRIBUENTI. I politici disonesti tacciono su questo. Che ritorni pure in Africa e che questa volta ci rimanga per sempre viva o morta. Forse non avrebbe potuto fare opera umanitaria in Italia? Eppure ve ne è di gente in Italia, nella sua Sardegna natia, che vive da diseredata ai margini della società, senza lavoro, senza casa. No. Questa pazza va in Africa a prestare opera umanitaria a chi non ne merita affatto. Va tra gli islamici. Mi domando se questo sia da donna normale di testa. Meriterebbe una clinica psichiatrica. 
Riporto qui la mia risposta ad un commento anonimo per evidenziare quanto la confusione tra morale e diritto e l'ignoranza possano ispirare i pre-giudizi dettati dal buonismo, che uccide la giustizia. 
All'anonimo
lei è un ammalato inguaribile  di buonismo che, come tanti, anche in politica, confondono la morale con il diritto. E mi pare che lei non abbia mai letto quel libro orrendo che è il Corano, che è una continua istigazione alla violenza sino a giustificare l'omicidio di massa contro gli infedeli. Vada a leggersi il mio florilegio del Corano nel post del 20 0ttobre 2009. Ignorante. Non esiste un Islam moderato perché non esiste un Corano moderato. I cosiddetti islamici moderati sono dei falsi islamici, che hanno accettato il compromosso con la modernità. I veri islamici sono quelli che vogliono imporre la legge del Corano (shari'a) a tutti.
Quanto a quella stronza della Urru, esibizionista, vi è da credere che approfitterà di ciò che le ha accaduto (meglio: si è cercata) per scrivere un libro, magari consigliatole e scrittole da qualche editore che vuole fare soldi sfruttandone la "vanità presenzialista", come ha scritto il commentatore Giancarlo Matta (di origini sarde).
Io scrivo nel blog di Odifreddi (Il non senso della vita) compreso nel quotidiano La Repubblica.it. E troverà (in relazione al post La casta degli intoccabili) tanti commenti di persone che la pensano come me. Ma questo ha poca importanza. Questa pazza, che ha costretto lo Stato a calarsi le braghe incoraggiando altri sequestri dopo avere pagato 15 milioni di euro per questa imbecille, non meritava di essere liberata. Come non meritano alcunché tutti quei turisti che, se pure avvisati, vanno in vacanza in Paesi a rischio. Chi vuole il rischio ne subisca le conseguenze. Lo Stato non ha voluto trattare con le B.R. condannando a morte Aldo Moro e ha trattato con questi altri fanatici (come erano per altro verso le B.R.) per liberare una imbecille malata di protagonismo. Il governo, impostore, non ha avuto il coraggio di ammettere pubblicamente di avere trattato con gli islamici e non ha voluto dire quanto ha pagato, anche se per altre vie si è saputo quale cifra ha pagato. E' così che ha voluto salvare la faccia? Ma quale faccia? La faccia della disonestà perché i cittadini hanno il diritto di sapere delle trattative e del prezzo pagato.   

Dal citato blog di Odifreddi riporto il commento di uno che usa lo pseudonimo di nullaessente. 
@ercolina_s_i_p
l’errore di fondo che fai è pensare che ci siano a questo mondo persone speciali che per fare del bene agli altri lavorano duramente mettendo a rischio anche la loro incolumità. in realtà le persone sono tutte egoiste, e anche quelle che sembra che siano animate da spirito altruistico in realtà agiscono solo per il proprio tornaconto.
una volta che sia chiaro questo possiamo giudicare i i comportamenti dei vari tecnici, medici, cooperanti che si recano in determinate zone del pianeta con occhio più smaliaziato.
la urru è una ragazza normale (nè bella nè brutta) alla quale stava stretta la propria realtà di provincia e che come tante ragazze sognava di poter far qualcosa di importante ed emozionante. ha deciso di rifiutare un umile lavoro in sardegna per vivere un’esperienza lavorativa in terra esotica infischiandosene dei rischi concreti cui andava incontro.
quello che quindi contraddistingue questa ragazza come anche quei tecnici e medici che prestano i propri servizi in zone a rischio terroristico è un forte desiderio di evasione e di avventura unito a uno spregio dei rischi connessi.
il bene che eventualmente fanno passa totalmente in secondo piano.
per quanto mi riguarda poi sono contrario a interferenze di qualunque tipo negli affari degli altri, sia con le armi sia con le bende e i cerotti.
se devo dirla tutta non mi fanno pena gli africani, mi fanno molta più pena gli occidentali, soprattutto quelli che per dare un senso alla loro vita devono andare ad aiutare gli africani, i quali stanno molto meglio di noi, ma stupidi come sono non se ne rendono conto, e infatti corrono tutti qui a fare una vita ancora peggiore di quella che facevano in africa.
la vita ercolina non è degna di essere vissuta per nessuno, sia che sia dura, sia che sia morbida, sia che ti accadono cose belle, sia che ti accadono cose brutte. la vita è comunque in perdita.
però sicuramente certi stili di vita sono migliori di altri, e quello nostro non è di sicuro uno stile di vita che gli africani dovrebbero invidiarci.

  

IL CASO

Urru: "Mia liberazione il giorno più bello"
Napolitano molto vicino alla mia famiglia"

La ragazza è tornata nel suo paese natale, Samugheo, accolta da tutti i suoi familiari e amici. Nonostante la dura esperienza dei nove mesi in mano a un gruppo jihadista, non rinnega la sua esperienza. Parole di ringraziamento per il Presidente: "E' stato un piacere conoscerlo"

ROMA - Rossella Urru è tornata in Italia, in Sardegna, a Samugheo, il suo paese, dove tutti gli abitanti l'hanno aspettata per festeggiare. Ieri all'arrivo a Roma, è stata accolta dal premier Monti. Oggi, al Quirinale, la cooperante ha incontrato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Il giorno della liberazione è stato il più bello ma anche il più impegnativo. Non immaginavo che in Italia ci fosse tutta questa gente mobilitata per me. Il più brutto è stato quello del sequestro", ha detto parlando del rientro a casa dopo 9 mesi di sequestro.

Rossella Urru esprime anche la propria gratitudine alle istituzioni italiane e alla regione di origine: "Voglio innanzitutto ringraziare il popolo sardo che mi è stato molto vicino, e tutto il popolo italiano: sono stati gli angeli custodi di tutta la mia famiglia".

Al Presidente la ragazza ha rivolto le parole di ringraziamento più sentite: "E' una persona fantastica ed è stato molto vicino alla mia famiglia. E' stato un piacere conoscerlo". Sui contenuti del colloquio la Urru è rimasta evasiva: "C'è stato uno scambio di informazioni: lui mi ha raccontato che cosa è successo qui nel frattempo, io cosa è successo lì".

Nonostante la dura esperienza dei nove mesi in mano a un gruppo jihadista, la Urru non rinnega però la sua esperienza di cooperante e insiste nel voler continuare a lavorare in questo settore: "Credo che la cooperazione sia importante - ha detto - è molto rischioso lavorare in certi posti. Il mondo si sta facendo molto difficile, ma io ci credo e spero di poterlo continuare a fare".

La ragazza aveva già precisato, davanti ai pm, di non aver subito alcun tipo di maltrattamento da parte dei sequestratori: "Né aggressioni fisiche, né violenze, né armi puntate addosso". Sarà la prima donna a ricevere il "Sardus Pater", onorificenza assegnata dalla Sardegna a cittadini italiani e stranieri che si sono distinti nel campo culturale, sociale e morale e che abbiano dato lustro alla Regione. 
(20 luglio 2012) 
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6 commenti:

nullaessente ha detto...

la liberazione a spese nostre di questa malata di protagonismo (per non dire d'altro), e tutta la retorica che l'accompagna, hanno aperto una ferita nel mio animo che difficilmente si rimarginerà del tutto.

Giancarlo MATTA ha detto...

Condivido le osservazioni del Professor Melis su questa giovane nostra concittadina.
Se colei in testa avesse, anziché una patologica -e autolesionistica-dose di vanità presenzialista, avesse, dico, la sincera volontà di assistere dei bisognosi: perché non presta la sua preziosa opera in qualche orfanotrofio o in qualche ospizio del NOSTRO Paese?
I posti non le mancherebbero di certo. E al massimo, potrebbe correre il rischio che qualche inserviente maschio le faccia la corte. Non rischierebbe di essere rapita da criminali islamici (con le conseguenze che sappiamo, e con quelle a noi ignote). E ora ha persino l'insolenza di dire pubblicamente che vuole ritornare in Africa. Dovrebbero ritirarle il passaporto e spedirla a lavorare in un carcere minorile del centro della Sardegna. Gelido d'inverno e rovente d'estate. E con un Superiore un po' carogna, per soprammercato.

Anonimo ha detto...

Certe esternazioni mi lasciano esterrefatto. Considero l'opinione un diritto fondamentale di ognuno di noi e quindi, in quanto tale, rispetto il vostro dissenso per aver dovuto "contribuire" al pagamento del riscatto... ma taluni giudizi di valore non si possono proprio sentire!! Accomunare tutti gli Islamici agli integralisti, giudicare una scelta di vita come "pazzia", sentirsi in grado di poter stabilire chi è meritevole di aiuti e chi no! Discorsi da periodo dell'inquisizione non da persone evolute del XXI secolo!!

Pietro Melis ha detto...

All'anonimo
lei è un ammalato inguaribile di buonismo che, come tanti, anche in politica, confonde la morale con il diritto. E mi pare che lei non abbia mai letto quel libro orrendo che è il Corano, che è una continua istigazione alla violenza sino a giustificare l'omicidio di massa contro gli infedeli. Vada a leggersi il mio florilegio del Corano nel post del 20 0ttobre 2009. Ignorante. Non esiste un Islam moderato perché non esiste un Corano moderato. I cosiddetti islamici moderati sono dei falsi islamici, che hanno accettato il compromesso con la modernità. I veri islamici sono quelli che vogliono imporre la legge del Corano (shari'a) a tutti.
Quanto a quella stronza della Urru, esibizionista, vi è da credere che approfitterà di ciò che ha accaduto per scrivere un libro, magari consigliatole e scrittole da qualche editore che vuole fare soldi sfruttando la "vanità presenzialista" della Urru, come ha scritto il commentatore Giancarlo Matta (di origini sarde).
Io scrivo nel blog di Odifreddi (Il non senso della vita) compreso nel quotidiano La Repubblica.it. E troverà tanti commenti di persone che la pensano come me. Ma questo ha poca importanza. Questa pazza, che ha costretto lo Stato a calarsi le braghe incoraggiando altri sequestri dopo avere pagato 15 milioni di euro per questa imbecille, non meritava di essere liberata. Come non meritano alcunché tutti quei turisti che, se pure avvisati, vanno in vacanza in Paesi a rischio. Chi vuole il rischio ne subisca le conseguenze. Lo Stato non ha voluto trattare con le B.R. condannando a morte Aldo Moro e ha trattato con questi altri fanatici (come lo erano per altro verso le B.R.)per liberare una imbecille malata di protagonismo. Il governo, impostore, non ha avuto il coraggio di ammettere pubblicamente di avere trattato con gli islamici e non ha voluto dire quanto ha pagato, anche se per altre vie si è saputo quale cifra ha pagato. E' così che ha voluto salvare la faccia? Ma quale faccia? La faccia della disonestà perché i cittadini hanno il diritto di sapere delle trattative e del prezzo pagato.

Anonimo ha detto...

La sua facilità nell'elargire giudizi di valore è pari (forse) solo al suo egocentrismo. Dai suoi commenti emerge indubbiamente una figura che poco differisce dai suddetti "estremisti", se è vero che ha letto il corano e che afferma (cito) "è una continua istigazione alla violenza sino a giustificare l'omicidio di massa contro gli infedeli". A ben vedere anche in nome della bibbia cristiana sono stati compiuti efferati omicidi, genocidi, conquiste e quant'altro. A mio modesto parere, è abbastanza riduttivo "fare di tutta l'erba un fascio" e distribuire colpe in maniera in maniera uniforme. Al massimo potrei accettare da parte sua un attacco a quelle istituzioni religiose "monopoliste" dell'interpretazione di questi testi (tutti i testi sacri, dalla bibbia al corano). Non siamo di fronte a un modello bottom-up dove la massa determina regole di comportamento per il vertice, ma piuttosto in un modello top-down, creato ad hoc per manovrare le masse.
Per quanto riguarda il caso Moro... Beh... Il fatto che lo stato non abbia voluto trattare con le B.R è ancora oggi motivo di accese discussioni, i motivi probabilmente non li sapremo mai, ma di sicuro gli interessi in campo erano molto più consistenti di quelli del caso di Rossella.

Pietro Melis ha detto...

all'ultimo anonimo
mi sa proprio che lei il Corano non l'abbia mai letto. Vada a leggersi il mio florilegio del 20 ottobre 2009. Lei non ha capito una cosa fondamentale, che la storia del cristianesimo, con roghi, conquiste con relativi massacri, come nelle Americhe,lotte tra cattolici e protestanti (all'inizio con Lutero non meno antievangelici dei papi giacché Lutero approvò la repressione tremenda della rivolta dei contadini)non è una storia deducibile dai Vangeli e dalle Epistole di S. Paolo (vero fondatore del cristianesimo giacché fu lui ad inventarsi la resurrezione di Gesù sulla via di Damasco- le Epistole di Paolo precedono tutti i Vangeli). Il fanatismo islamico invece è dducibile perfettamente dal Corano. E oggi il cristianesimo non fa più paura ad alcuno. Anzi, è sulla difensiva in tutto il mondo, in un Occidente ormai secolarizzato e negli Stat islamici dove viene perseguitato. Legga nel mio post su Assad quanto ha scritto un giornalista sulla Siria. Se Assad perde il potere si ripeterà in Siria ciò che è capitato in Iraq da dove i cristiani son dovuti fuggire per la maggior parte o dove debbono vivere nascosti. E ciò che sta capitando in Nigeria, dove gli islamici assaltano e bruciano le chiese? Si dia una regolata prima di scrivere sciocchezze ideologiche contrarie alla realtà storica di oggi.
E abbia il coraggio di non nascondersi dietro l'anonimato.