A SAN DONACI NEL BRINDISINO
Accanto all'altare aspetta la sua padrona
Il pastore tedesco in chiesa ogni giorno
La storia di Ciccio commuove tutta la comunità
La donna che si prendeva cura di lui è morta 2 mesi fa
Il cane che aspetta ancora la sua padrona
SAN DONACI – A distanza di due mesi dalla morte di Maria,
l’anziana donna che lo accudiva, nutre ancora la speranza di incontrarla
e, con la complicità del parroco, l’aspetta ogni pomeriggio sul sagrato
della parrocchia. Ciccio è un pastore tedesco di 14 anni che, ogni
giorno, accompagnava l’anziana in chiesa e poi rientrava a casa con lei.
Privato delle sue attenzioni, è stato quasi adottato dall’intera
comunità di San Donaci e, in particolare, da don Donato Panna che gli
consente di restare in chiesa durante la messa ed ha sistemato uno
spazio per lui anche durante il resto della giornata. Non se la sente di
lasciarlo fuori, né di rompere quel filo di speranza che tiene legato
il cane al ricordo della sua padrona, morta all’improvviso a novembre.
Ogni giorno in chiesa
L'ATTESA DEL CANE - Ciccio non ha dimenticato le loro abitudini e
aspetta che torni a frequentare la chiesa Santa Maria Assunta. Finita la
funzione, il cane resta fuori, in piccolo spazio coperto della chiesa
dove tanti fedeli e conoscenti di Maria portano all’animale cibo e
acqua. In accordo con la scelta del parroco, tutti stanno contribuendo
alle sue cure. Ma qualcuno ha pensato anche che il cane meriti l’affetto
di un’altra famiglia e, attraverso il social network Facebook, ha
pubblicato la sua storia e la sue foto. Ciccio se ne sta proprio accanto
a don Donato, e aspetta con sguardo malinconico. Intanto, la comunità
sta premiando la fedeltà dell’animale con attenzioni e affetto e lo
stesso fa don Donato che, colpito dal comportamento di Ciccio, ha
intenzione di accudirlo e di “concedergli” un posto nella sua
parrocchia. Un gesto condiviso dall’intera comunità.
15 gennaio 2013
1 commento:
Più che di fedeltà, che sarebbe una virtù secondo alcuni, io parlerei a proposito del cane di «attaccamento» al suo padrone che significa poi anche dipendenza. Il cane si lega per sempre non per scelta, ma perché ... è fatto così. Contento lui e contenti noi che abbiamo un simpatico amico. La gente si commuove giustamente perché sa, vede che il cane è triste, soffre, aspetta chi non ritornerà mai più. È bello che i carnivori umani almeno ogni tanto dimostrino un po' di sentimento per i nostri amici di (s)ventura. Anche per "frate lupo".
L'uomo ha selezionato cuccioli di lupo "infantili", quindi giocherelloni, meno aggressivi e più dipendenti. Perciò non insisterei troppo sul concetto di fedeltà. Il cane dipende da noi (ma anche noi da lui, visto che ormai conviviamo da millenni e ci fa piacere).
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