lunedì 4 febbraio 2013

IL BARATRO DELL'OCCIDENTE: CANCELLA LA DISTINZIONE NATURALE TRA IL CULO E LA VAGINA. L'IRRISOLVIBILE DILEMMA TEOLOGICO E LA CONTRADDIZIONE DELLA CHIESA

Ciò che dà maggiormente fastidio è la pretesa di approvare l'equiparazione del culo alla vagina dietro eufemismi come "diritto all'affettività", "parità di diritti", etc. Si sa che l'evoluzione naturale è fondata sulle mutazioni casuali del DNA e sulla selezione naturale. Ma tutta l'evoluzione, sin dalla formazione delle cellula eucariotica (formatasi un miliardo e mezzo di anni fa dalla simbiosi di quattro cellule procariotiche, come quelle dei batteri e delle alghe azzurre, e senza la quale non vi sarebbe stata l'evoluzione), si è orientata verso la differenziazione sessuale tra maschio e femmina. L'omosessualità ha come causa fattori genetici e ormonali. Vedi il libro Che cos'è l'uomo (Garzanti 2005) del biologo francese Jean Didier-Vincent (coautore con Luc Ferry). Se bastasse un rapporto di affettività per fondare un matrimonio si creerebbe una grave confusione contro natura. Lo stesso termine "matrimonio" nasce nel diritto romano dal riconoscimento della MATER quale fondamento dell'istituto familiare. Senza la MATER non esiste matrimonio. Dunque siamo di fronte ad un non senso sia naturale che linguistico. Oggi l'Occidente è preda di una malattia mortale che è il relativismo. Gli omosessuali nella loro protervia pretendono di cancellare una fondamentale distinzione naturale su cui si fonda il matrimonio, dimostrando di essere anche disonesti oltre che schifosi perché sanno che la loro pretesa dovrebbe essere fondata sulla dimostrazione che la natura ci ha dato il culo anche per altro oltre che per defecare. Essi sono incolpevoli errori della natura la quale, proprio a causa della casualità delle mutazioni spesso genera anche mostri. Ma non ci si vuole arrendere di fronte a questa evidente verità naturale. Per gli omosessuali basta il Codice Civile. Ognuno può fare testamento a favore dell'altro. E il testamento esclude qualsiasi parente che non sia il coniuge o i figli. Ma ad essi non basta. Vogliono un'ultima cosa: la pensione di reversibilità. Ottenuta questa (a carico di tutti i contribuenti) non si farebbero più sentire. Io dico che, se mai, dovrebbero chiedere un sussidio per infermità mentale. Che abbiano il coraggio di dire che sono malati mentali che credono di essere normali.       
La Chiesa non dovrebbe prendersela con gli incolpevoli omosessuali, ma con chi, secondo la Chiesa, è creatore della natura, cioè con Dio. Infatti sarebbe creatore anche di tutti gli errori della natura. D'altronde, la casualità dell'evoluzione biologica esclude quel finalismo a cui la Chiesa si aggrappa per giustificare un disegno intelligente della natura. Se tale disegno esistesse non esisterebbe il male e non esisterebbero tutti gli errori derivanti dalla casualità. Si affaccia il classico dilemma teologico: Se Dio è onnipotente allora è anche malefico perché è creatore anche del male. Se Dio è buono e non è creatore del male allora non è onnipotente. In tutti e due i casi non si può concepire l'esistenza di un Dio, perché dovrebbe essere allo stesso tempo buono e onnipotente. 
Ma veniamo alle gravi conseguenze del riconoscimento delle coppie di omosessuali (pederasti e lesbiche). Se essi avessero diritto alla pensione di reversibilità allora si attuerebbe il "gioco" o la giusta furbizia di coloro che, pur essendo normali, cioè eterosessuali, dichiarerebbero di convivere con una persona dello stesso sesso (magari anche con un parente) per lasciarle la pensione di reversibilità, che dovrebbe essere riconosciuta anche anche in caso di separazione, come viene riconosciuta alla ex moglie separata o divorziata. Ci sarebbe così una corsa al "matrimonio" fasullo per lasciare la pensione di reversibilità a chi si vuole, con grave aumento della spesa pubblica per le pensioni. Di queste conseguenze non ci si rende conto. Non solo. Ma verrebbero discriminate le coppie normali nel caso in cui uno dei due coniugi rimanesse vedovo o vedova perché la legge 111/7 luglio 2011 vuole che dopo i 70 anni il matrimonio debba durare almeno 10 anni perché il vedovo o la vedova abbia diritto alla pensione di reversibilità. Questa legge (chiamata legge antibadanti e voluta scelleratamente dalla Lega Nord, che ha fatto di tutte le erbe un fascio senza distinguere tra casi specifici) è per altro anticostituzionale perché si intromette nelle scelte di vita privata imponendo che uno debba sposarsi entro i 70 anni. Si prenda il caso di uno o di una che rimanga vedovo o vedova dopo i 70 anni. Il secondo marito o la seconda moglie deve vivere sperando che il nuovo coniuge viva almeno altri 10 anni per avere diritto alla pensione di reversibilità. Siamo di fronte alla follia politica e alle discriminazioni delle coppie normali.         

commenti
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2 commenti:

andrea ha detto...


Sulle sue opinioni sull'omosessualità, meglio stendere un velo pietoso!

Ma almeno eviti di scrivere palesi falsità, visto che non esiste nessuna prova scientifica che l'omosessualità sia dovuta a fattori genetici o ormonali, e il libro da lei citato "Che cos'è l'uomo" è un libro di FILOSOFIA, e non ha NESSUN VALORE SCIENTIFICO o ACCADEMICO.
Se vuole emanciparsi dalla sua abissale ignoranza, legga l'opinione di un vero studioso di genetica, come Giuseppe Novelli:

"Come si può vedere, i modelli proposti sono ancora lontani dall'essere conclusivi e lasciano ancora aperto il paradosso darwiniano associato all'omosessualità maschile che certamente l'epigenetica non aiuta ancora a risolvere"

http://www.lescienze.it/news/2013/01/07/news/orientamento_sessuale_sessualit_genetica_epigenetica_novelli-1446369/

Pietro Melis ha detto...

Se lei è un omosessuale lo dica chiaramente. Lei sarebbe parte in causa. Io ripeto che il culo la natura ce l'ha dato per defecare e non per altro. Questa è una verità inconfutabile. Il resto è solo schifo. Se lei è un pederasta giri al largo da me.