venerdì 6 dicembre 2013

SIAMO ANCHE SENZA CORTE COSTITUZIONALE. MA NON LO SI VUOLE AMMETTERE

Caro Sallusti
almeno lei faccia presente che questa Corte Costituzionale fa finta di essere cretina quando dice che questo parlamento può continuare a legiferare, e dunque può approvare una nuova legge elettorale. Massa di ipocriti perché hanno affermato ciò sapendo di essere delegittimati anch'essi per il fatto che 1/3 di essi è stato nominato da parlamenti eletti con il porcellum e 1/3 dal capo dello Stato eletto due volte da parlamenti eletti con il porcellum. In tutto sono sei i componenti della Corte che risultano anch'essi anticostituzionali. L'unica soluzione consiste nell'autoscioglimento del parlamento senza che sia Napolitano a dichiararlo sciolto essendo anch'egli delegittimato. Ma sono delegittimate anche tutte le leggi approvate da parlamenti illegittimi. E dunque cade anche la legge Severino e cade la decadenza di Berlusconi. In questa fase siamo anche senza Corte Costituzionale, che potrà essere completata solo da un nuovo parlamento eletto costituzionalmente.     
E PER LE TASSE DA PAGARE COME SI FA? 

I parlamentari della sinistra stavano ancora brindando alla decadenza di Berlusconi che si ritrovano tutti decaduti, loro e i loro colleghi di ogni partito

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dovremmo apettare la pubblicazione della sentenza della Corte per dire che questo parlamento è deligittimato. Comunque le pronunce della Corte Costituzionale non sono sempre retroattive.
Quando avviene un "rapporto esaurito", ha detto la Corte più volte, la declaratoria di incostituzionalità non incide su questo rapporto; L'elezione è avvenuta a febbraio di quest'anno quindi è stato un evento che si è ormai concluso (l'elezione dei parlamentari).

Pietro Melis ha detto...

Dove sta scritto che le sentenze della Corte Costituzionale non hanno valore retroattivo? Lo dice la Corte? E sulla base di quale norma? Non può la Corte inventarsi una norma per dire che le sue sentenze non hanno valore retroattivo. La Corte non ha questo potere perché deve limitarsi a dire se una legge sia o non conforme alla Costituzione. E sopra la Costituzione non esiste e non può esistere una norma superiore. Il fatto è che questi disonesti hanno voluto anch'essi salvarsi la poltrona. L'unica soluzione costituzionale è che questo parlamento si AUTOsciolga motu proprio senza che possa essere il presidente della Repubblica a scioglierlo risultando anch'egli anticostitituzionale. E il nuovo parlamento potrebbe con una semplice legge rivotare con urgenza tutte o quasi tutte le precedenti leggi per evitare un vuoto legislativo almeno da 2006 ad oggi. Non esiste altra soluzione. Se si è di fronte ad una violazione della Costituzione è assurdo che la Corte Costituzionale dica che tale violazione vale solo per il futuro. D'altra parte molti articoli anche dei Codici sono decaduti in passato con effetto retroattivo. Ma non riguardavano l'illegittimità della composizione del parlamento. Adesso la Corte Costituzionale, in combutta con quel delinquente di Napolitano ( e mi riferisco anche al suo sporco passato di quando, servo di Togliatti e di Mosca, approvò la repressione della rivolta ungherese con 20.000 morti e tacque sempre sulle foibe istriane) vorrebbe salvare se stessa anche per salvare Napolitano. La questione è tutta qui. Allo Stato di diritto si è sostituito il diritto della forza. Allora è meglio una rivoluzione. Una rivoluzione nasce sempre dall'illegalità per fondare una nuova legalità. Ma una rivoluzione è almeno onesta perché riconosce di essere illegale. Questi disonesti poltronisti sono illegali ma ammantano l'illegalità con l'apparenza della legalità.