Odio ogni anno sempre di più questo orrido Natale, una occasione perché gli stronzi si rovinino tradizionalmente la salute. E la rovina della loro salute è l'unico aspetto positivo del Natale. Mangiate agnello, maialetto, tacchino, maledetti impostori, mangiatelo pure riempendovi di grasso le arterie sino a farle scoppiare con un meritato ictus. Che il sangue degli innocenti ricada su di voi. Mangiate pure il panettone e il pandoro, pieni di micidiale burro, per rispettare questa tradizione di merda. Siete tanto stronzi da non saper sottrarvi alla pubblicità delle industrie dolciarie. Accontentatele rovinandovi il tasso glicemico sino a diventare diabetici. Riempite le tavole di cadaveri di agnelli, di tacchini, di maialetti, di capitoni. Sempre per identificare una festa religiosa con una tradizionale costrizione a mangiare sino alla sazietà. Che triste spettacolo il pranzo natalizio con mense piene di cadaveri, con tutto il parentado, e magari con il finale della patetica tombola.
Continuate pure a ignorare che tutto ciò di cui ha bisogno l'organismo si trova nei cereali, nei legumi (per le proteine), nelle verdure e nella frutta. Continuate pure ad ignorare che è meglio non mangiare pane perché fa ingrassare e che bisogna comunque evitare il pane non integrale e fatto con farina 00. Continuate pure a bere latte e a mangiare formaggi non sapendo che il calcio del latte viene respinto dalle ossa e che l'organismo di conseguenza va a cercarsi il calcio nelle stesse ossa provocando l'osteoporosi. Continuate ad ignorare che il latte contiene gli antibiotici che le mucche subiscono nelle stalle dei crudeli allevamenti industriali, dove non vedono mai la luce del sole, per evitare epidemie. Continuate ad ignorare tutto ciò. Ma io vi dico, razza di stronzi, che non meritereste di essere sottoposti a cure a carico del servizio sanitaro nazionale, che sono costretto a finanziare anch'io con le tasse, mentre voi le dovreste pagare in misura maggiore a compenso della vostra stronzaggine. Chi prova piacere nel mangiare facendo del cibo un piacere della vita e non una necessità è sotto il livello dell'animalità. E' un subanimale. La sua vita vale meno di quella di un qualsiasi animale. Anche di quella di un insetto nocivo, che non sa di essere nocivo. Mentre voi dovreste sapere che siete nocivi anche per me, come per tutti quelli che, come me, sanno che una delle maggiori cause dell'inquinamento della Terra deriva dai cosiddetti allevamenti di animali, che sottraggono enormi superfici della terra per coltivarle al fine di ricavare foraggi per essi invece che per gli uomini. Il 18% dell'inquinamento dell'aria è causato dalle flatulenze (volgarmente scorregge) degli animali degli allevamenti di morte. E poi quei disonesti dell'UNHRC chiedono di inviare offerte per sfamare i bambini dell'Africa, mentre ho risposto che sarei disposto ad offrire solo preservativi perché non aumentino da adulti la popolazione sulla Terra, sapendo solo accoppiarsi per fare altri figli, antropizzando ancor più la Terra. Io non ho voluto figli e dovrei occuparmi dei figli di questi scriteriati? Ma che me ne importa! Che si estinguano, come mi estinguerò io. Certamente non valgono più di me.
E ora riporto quanto ho scritto a questo proposito nel mio libro Io non volevo nascere.
Vittorio Feltri: perché odio il Natale? Come sopravvivere alle ...
E ora riporto quanto ho scritto a questo proposito nel mio libro Io non volevo nascere.
Nemmeno
nella Conferenza
dell'Onu (Copenaghen,
7-18 dicembre 2009) organizzata per contrastare le cause dei
mutamenti climatici si è fatto riferimento alla causa
principale dell'immissione nell'atmosfera, e perciò sulla
terra, dei gas serra, tra cui, principalmente l'anidride carbonica,
non avvertendo che la causa principale è data dagli
allevamenti intensivi di morte, che con le flatulenze degli animali
producono il 18% dei gas inquinanti (tra cui il metano, l'ammoniaca e
l'anidride carbonica), superiore all'inquinamento causato da tutta
la viabilità mondiale, pari al 14%. Mangiare una bistecca
equivale a percorrere con una automobile di media cilindrata circa 50
km.1
“Quattro
aziende producono oggi il 60% dei maiali in USA”. Dove ogni
americano si ingroppa 127 chili di escrementi di maiali della
Smithfield, che produce 31 milioni di suini anno. “Gli animali
allevati in USA producono 130 volte i rifiuti organici di tutta la
popolazione umana del Paese: 40 tonnellate al secondo”. Non
esistono impianti di trattamento dei rifiuti organici per gli animali
d'allevamento. Quindi tutti quegli escrementi dove vanno a finire? E
da che cosa sono composti? “Ammoniaca, metano, acido solfidrico,
monossido di carbonio, cianuro, fosforo, nitrati e metalli pesanti.
In più i liquami nutrono più di cento micro patogeni
che possono provocare malattie nell'uomo , tra cui salmonella,
cryptosporidium, streptococchi e giardia. I bambini che crescono nel
comprensorio di una porcilaia industriale hanno tassi di asma
superiori del 50%”. I campi non sono in grado di assorbire tutto
questo. “I liquami vengono pompati in grossissimi lagoni (con una
estensione di più di un ettaro e profondi 9 metri) accanto
alle porcilaie, e possono essere numerosi, un centinaio o più”.
“Il deflusso si insinua nei corsi d'acqua, e i gas velenosi come ammoniaca e acido solforico evaporano nell'aria. Quando quei pozzi neri grandi come campi di calcio sono sul punto di traboccare vengono irrorati i liquami sui campi. Talvolta li spruzzano dritti in aria, un geyser di escrementi che spande un aerosol di feci creando vortici gassosi capaci di provocare gravi danni neurologici. Studi anno dimostrato che i lagoni emettono sostanze chimiche tossiche nell'aria e che possono provocare problemi infiammatori, immunitari, flogistici e neurochimici negli esseri umani”. I fatturati delle aziende però crescono e i costi di bonifica vengono posti a carico della comunità. La distruzione del paesaggio si sa è un crimine, uno dei più efferati, perché viene compromesso tutto il sistema di vita. Gli allevamenti intensivi sono un'assurdità e prima o poi dovranno cessare di esistere. Ogni stabilimento di salumi produce una filiera del benessere del consumatore. Un cretino che non ha consapevolezza, che non sa e non vuol saperne della sofferenza che vi è nel suo piatto. Siamo tutti responsabili di ciò che non facciamo. E' la violenza portata a sistema che trasforma in un affettato cibo morto....La carne etica non esiste. E' una falsità. E' solo un feroce sterminio industrializzato.” 2
“Il deflusso si insinua nei corsi d'acqua, e i gas velenosi come ammoniaca e acido solforico evaporano nell'aria. Quando quei pozzi neri grandi come campi di calcio sono sul punto di traboccare vengono irrorati i liquami sui campi. Talvolta li spruzzano dritti in aria, un geyser di escrementi che spande un aerosol di feci creando vortici gassosi capaci di provocare gravi danni neurologici. Studi anno dimostrato che i lagoni emettono sostanze chimiche tossiche nell'aria e che possono provocare problemi infiammatori, immunitari, flogistici e neurochimici negli esseri umani”. I fatturati delle aziende però crescono e i costi di bonifica vengono posti a carico della comunità. La distruzione del paesaggio si sa è un crimine, uno dei più efferati, perché viene compromesso tutto il sistema di vita. Gli allevamenti intensivi sono un'assurdità e prima o poi dovranno cessare di esistere. Ogni stabilimento di salumi produce una filiera del benessere del consumatore. Un cretino che non ha consapevolezza, che non sa e non vuol saperne della sofferenza che vi è nel suo piatto. Siamo tutti responsabili di ciò che non facciamo. E' la violenza portata a sistema che trasforma in un affettato cibo morto....La carne etica non esiste. E' una falsità. E' solo un feroce sterminio industrializzato.” 2
Per
alcuni secoli l'umanità ha sfruttato il carbone come fonte
maggiore di energia e nel XX secolo si è aggiunto il petrolio.
Ma né il carbone né il petrolio sono stati causa
dell'inquinamento atmosferico sino alla metà del XX secolo, al
cui inizio la popolazione umana era di circa un miliardo e mezzo.
Nell'arco di mezzo secolo è passata a circa sette miliardi. E'
dunque l'antropizzazione della Terra la causa principale dei
mutamenti climatici, giacché le piante, con la pazzesca
deforestazione dell'Amazzonia, polmone verde della Terra - e
sacrificata negli ultimi decenni a vantaggio degli allevamenti di
morte delle industrie dell'hamburger degli USA - non riescono più
ad assorbire l'eccesso di anidride carbonica in rispetto dei normali
tempi biologici. Sulla Terra vi sono almeno cinque miliardi in più
di individui che non dovrebbero esistere. Ma di ciò nessuno
parla nelle varie conferenze dell'ONU, che si preoccupa, tramite la
FAO, del problema alimentare sapendo soltanto rincorrere
scelleratamente l'aumento della popolazione.
Lovelock,
il noto scienziato autore del libro Gaia
(1979) aveva
considerato la Terra come un organismo vivente capace di
autoregolarsi per mantenere le condizioni di vita. Ma dopo 27 anni si
ricredette scrivendo
La rivolta di Gaia
(2006). Egli, non essendo più ottimista come lo era stato,
prevede la fine dell'uomo nell'arco di un secolo. Il quadro di
allarme è di quelli destinati a far paura per le previsioni
inquietanti. I rimedi sono possibili, ma pressoché
inesistenti. Secondo Lovelock il riscaldamento della Terra avrebbe
raggiunto il punto di non ritorno, e l'umanità avrebbe di
fronte a sé meno di un secolo. L'impatto dei condizionamenti
climatici nel giro di 50 anni sarebbe tale da permettere la vita solo
in una ristretta porzione di artico, condannando a morte certa
miliardi di persone. La previsione arriva ad un approccio che osserva
l'insieme dei fattori di pressione sull'atmosfera, in luogo dei
semplici elementi indicativi dei cambiamenti climatici. Lo
scioglimento dei poli avrà come effetto un innalzamento della
temperatura degli oceani perché i ghiacci non rifletteranno
più i raggi solari.
Il
progresso tecnologico, aggiungo io, quando sia indirizzato unicamente
verso un maggiore benessere materiale, funzionale alla ricerca
spasmodica del profitto e del consumo, o sia teso ad un più
alto livello di vita delle popolazioni povere prescindendo dalla
necessità di una diminuzione della popolazione umana, è
la causa maggiore della rivolta di Gaia.
D'altronde
la vita umana non ha senso quando si ponga la domanda “che senso ha
la vita?”. Ma la follia umana, che, antropizzando la Terra, sta
ponendo in crisi le condizioni di vita sul pianeta, sta contrastando
il principio della tendenza naturale di ogni forma di vita alla sua
autoconservazione. Le ultime forme di vita che sopravvivrebbero
sarebbero gli insetti, che furono i primi colonizzatori della terre
emerse. Se scomparisse soltanto la vita umana scomparirebbe soltanto
il non senso della vita, perché gli animali non umani, non
potendo porsi la domanda “che senso ha la vita?” si sottraggono
allo stesso non senso di essa e si libererebbero del peggiore
predatore della Terra, che è l'uomo, per cui vale
l'espressione che lo storico Tacito aveva dato dei Romani definendoli
raptores mundi
(predatori del
mondo). Gli animali non umani hanno il diritto naturale di sottrarsi
alla follia umana – che ha radici culturali - al non senso della
sua esistenza, se non si voglia considerare la specie umana solo come
animalità, che, come tale, però, non dovrebbe potersi
sottrarre alla selezione naturale, a cui, invece, oggi più che
nel passato, essa si è sottratta, soprattutto con l'apporto
della medicina. Questa follia umana, predatrice della Terra, sarebbe
l'ingiusta causa della scomparsa delle altre forme di vita. Il mio
odio contro questa umanità è per me fonte di energia
vitale. L'unica che mi tenga in vita. Odio,
dunque esisto. Non vi
sarebbe da dolersi nemmeno della scomparsa di quella ristretta
minoranza dell'umanità che per inerzia non si batte contro la
follia, se non ha mai avuto il coraggio di combattere con tutti i
mezzi, anche violenti, la follia della grande maggioranza. “Il
mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai
combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne
accorgono e stanno lì a guardare (Einstein). “E'
sufficiente non essere mai ingiusti per essere sempre innocenti?”
(Rousseau). Le rivoluzioni sono partite sempre da una minoranza. Non
basta astenersi dal male: bisogna combatterlo.
Dobshansky,3
ritenuto il maggiore genetista sperimentale del XX secolo, ha scritto
che la medicina, contrastando la selezione naturale, ha permesso il
mantenimento in vita di soggetti portatori di malattie di origine
genetica, permettendo ad essi di riprodursi e di continuare a
trasmettere tali malattie. Dobshansky ha aggiunto che la stupidità
sulla Terra è destinata ad aumentare giacché,
normalmente, sono gli stupidi che fanno più figli. “Due
cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma
riguardo l'universo ho ancora dei dubbi” (Einstein).
Paradossalmente oggi la medicina ha posto in essere la maggiore causa
dell'inquinamento della Terra, cioè la sua antropizzazione.
La
follia politica si commisura all’ignoranza dei dati che documentano
la follia economica del destinare a mangime per animali da
allevamento (di morte) un ettaro di terreno che potrebbe produrre in
un anno 2500 kg di proteine vegetali per uomini, mentre, destinato a
mangime, produce solo 250 kg di proteine animali, con un consumo di
acqua 70 volte maggiore. Si va predicando moralmente contro la fame
nel mondo e contro lo spreco delle risorse d’acqua perché
non si rispettano le condizioni di vita conformi al rispetto del
diritto naturale, facendo del palato, e non delle reali necessità
dell’organismo, la base delle tradizioni alimentari. Ma, variando
di una parola un noto proverbio, si può dire che “ne uccide
più il palato che la spada”.4
Gli allevamenti intensivi avvengono in spazi chiusi e per evitare
epidemie viene aggiunto dell'antibiotico per uso veterinario,
cosicché chi consuma carni ingerisce ogni volta lo stesso
antibiotico. La natura si vendica con l'aumento di decessi per
cancro.
“Nulla
darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto
l'evoluzione verso una dieta vegetariana” (Einstein).
Inoltre,
perché debbo commuovermi delle sofferenze di coloro che
mangiano carne, ignorando da ipocriti da quante inenarrabili
sofferenze è prodotta la bistecca che mangiano? Avrebbero il
coraggio di andare almeno una volta a ricavarsela da sé in un
mattatoio? Non ho mai avuto il coraggio di guardare in un video su
Internet (OK NO. Macellazione dei bovini, durata 12 minuti) le scene
terribili di un mattatoio. Mi è bastata la descrizione. Capita
che anche previo stordimento - magari male operato per la fretta dai
macellatori, operanti in una sorta di catena di montaggio per lo
smontaggio degli animali - il povero animale conservi ancora un po'
di coscienza, quanto gli basta per cercare di fuggire, mentre i suoi
compagni, posti in fila in attesa del loro turno, non sottratti alla
vista dell'abbattimento del compagno, si terrorizzino e cerchino di
scappare per rifugiarsi nel recinto dove prima si trovavano. Chi ha il coraggio di assistere a simile crudeltà vada a vedersi lo
“spettacolo” sul citato sito. Se ne ha il coraggio e rimane
insensibile non può pretendere che si abbia sensibilità
per la sofferenza di individui come lui. Se non ne ha il coraggio e
mangia carne è un'ipocrita degno di disprezzo, ed anche in tal
caso non merita alcuna sensibilità. In ogni bambino vedo un
fruitore della crudeltà sugli animali. A causa degli adulti
che non sanno educare i figli al rispetto della vita sono stato
sempre un pedofobo. I bambini nascono e crescono crudeli se non
interviene una giusta educazione. Mi da dà fastidio la
vista di bambini che si divertono correndo scompostamente e gridando.
Passando di fronte ad un asilo le mie orecchie non sopportano il
fastidio del loro stridulo vociare. Se di bambini ne nascessero meno
vi sarebbero meno animali da macellare. Perciò me ne importa
proprio nulla del bambino che si dice muoia di fame e di malattie
ogni tre o sei secondi sulla Terra. Che muoia pure. Anzi, ne godo. Vi
saranno meno animali da macellare per lui.
Se
l'umanità avesse tratto insegnamento, non dall'esecranda
Bibbia, ma da filosofi antichi come Pitagora, Eraclito, Empedocle,
Platone, Apollonio di Tiana, Plutarco, Porfirio (che citerò
alla fine del libro), nell'età moderna da Leonardo e in quella
contemporanea da Ghandi e da Schweitzer, non vi sarebbero state le
“civiltà” della crudeltà sugli animali, gli unici
innocenti della Terra.
1
“Si calcola che per produrre un solo hamburger vengono prodotti 3
chili di anidride carbonica, senza contare che, come abbiamo modo di
vedere nello studio Livestock
and Climate Change,
oltre la metà dei gas serra prodotto oggi dall'uomo sono
emessi dagli allevamenti industriali di bestiame”
(www.greenme.it).
2
Dal sito www.luigiboschi.it
(voce “animali”).L'articolo del sito trae spunto
dall'inaugurazione di un nuovo stabilimento (di morte) della
Parmacotto su 72.000 mq, con annuncio di un nuovo lager di morte
negli USA. Ho tralasciato la descrizione delle terribili crudeltà
a cui sono sottoposti i maiali in questi lager. Sarebbe inutile per
chi sia indifferente ad esse e sia interessato solo al proprio
palato o sia preoccupato solo della propria salute. Le frasi tra
virgolette sono tratte dal libro di Jonathan Safran Foer (di origine
ebraica) Se niente
importa. Perchè mangiamo gli animali?,
Guanda 2010.
3
Theodosius Dobshansky,
L'evoluzione della
specie umana, Einaudi
1965, pp. 330-40.
4
E’ risaputo ormai che la carne favorisce il sorgere di diverse
specie di tumori. Il noto oncologo Umberto Veronesi (vegetariano) ha
dichiarato che essa favorisce in particolar modo i tumori al
pancreas, all’intestino e al colon. Attualmente un milione e mezzo
di italiani sta combattendo contro un tumore, aggravando le spese
sanitarie per tutti. Si sa che gli animali erbivori non sono
soggetti a tumori. Ma pare che questi argomenti non servano contro
il potere del palato e dell’economia.
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