Nell'attuale parlamento di composizione anticostituzionale a causa del porcellum, che ha permesso l'elezione alla Camera di 130 deputati fuori legge perché eletti con il premio di maggioranza, sono ben 290 i deputati e ben 150 i senatori che hanno cambiato casacca. Cioè poco meno della metà dei membri di ciascuna Camera. Ciò è permesso dall'art. 67 della Costituzione che permette l'esercizio delle funzioni del parlamentare "senza vincolo di mandato". Che avevano in testa questi costituenti? Non potevano prevedere i vari tradimenti, che accadono o per compera di un parlamentare (come ha fatto Berlusconi) ma soprattutto perché, a seconda di come vanno le cose, molti preferiscono transumare andando in aiuto di quelli che credono siano i futuri vincitori alle successive politiche? In realtà stanno andando in aiuto di se stessi, per assicurarsi meglio la poltrona anche per il futuro. Non so chi sia più sporco, quello che si fa comprare per danaro o quello che si fa comprare da promesse di un più lungo futuro in parlamento. La soluzione dovrebbe essere semplice. Ogni partito prima delle elezioni dovrebbe presentare un ARTICOLATO PROGRAMMA sui temi più importanti in politica interna ed estera, non escluse le questioni riguardanti i cosiddetti diritti civili. Chi ci sta ci sta, e chi non ci sta stia fuori. Vada a cercarsi casa altrove. Nessuno lo costringe. Chi accetta il programma lo deve sottoscrivere firmando e deve essere vincolato ad un voto che non tradisca il partito che lo ha inviato in parlamento e soprattutto, cosa più grave, non tradisca l'elettore che lo ha votato. L'attuale parlamento è formato per quasi la metà da traditori dell'elettorato, come i Verdini e gli Alfano con relative brutte compagnie. Per tutti i punti non compresi nel programma del partito il parlamentare dovrebbe avere libertà di voto. PACTA SUNT SERVANDA (Thomas Hobbes). E chi viola il patto deve lasciare per legge il parlamento con l'impossibilità di lasciare il partito che lo ha eletto votandogli contro. Queste cose le scrissi già qualche anno fa. Ebbene, sapete chi disse queste stesse cose due anni fa? L'urpatore fanatico e psicopatico Renzi, quando si presentava come rottamattore. Aveva detto che non avrebbe mai accettato i voti di chi fosse passato ad altro partito o avesse costituito un diverso gruppo parlamentare. Voleva presentarsi con la faccia dell'onestà questo individuo che si è rivelato peggiore di tutti gli altri. Infatti questo disonesto si è rimangiato tutto pur di rimanere incollato alla sedia grazie alle decine di traditori che hanno cambiato casacca. Ieri non sarebbe passata l'approvazione del primo articolo di quella pagliacciata di cosiddetta riforma del Senato senza i voti dei traditori. Infatti è passato con 172 voti. I senatori sono 315 più i quattro a vita che non so se si siano fatti vedere nell'occasione.Tra questi vi è quel Renzo Piano che ha da pensare ai suoi progetti di architetto e non a quella palestra di senatori, pur intascandosi la lauta indennità di senatore per il resto della vita. Come se non avesse fatto abbastanza di soldi. Dunque il primo articolo è passato con i voti determinanti dei traditori facenti capo a quella lurida figura di Alfano e alla più recente lurida figura di Verdini e dei loro seguaci. E questa la chiamano democrazia. Democrazia dei traditori. Ma quella del prezzemolo Renzi sarà una vittoria di Pirro se ci sarà. Infatti in base all'art. 138 della Costituzione questa può essere modificata dal solo parlamento se si raggiungono i 2/3 dei voti, perché con la sola maggioranza assoluta bisognerà andare poi al referendum. E risulterà tutto tempo sprecato. Spero che il referendum segni la fine di Renzi e la sua scomparsa dalla politica.
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