lunedì 2 maggio 2016

ANCORA SULL'EVOLUZIONE BIOLOGICA

Alberto Angela alla fine della trasmissione ha detto che l'evoluzione è avvenuta a "cespuglio". Con ciò contraddicendosi perché prima aveva detto che si era già formato in Africa  un "collo di bottiglia" dato dalla presenza in essa del sapiens. Ma il collo di bottiglia implica che tutti i sapiens di Neanderthal e i sapiens sapiens abbiano avuto origine dal collo di bottiglia formatosi già in Africa. In effetti non è così. Angela ha citato i resti fossili  trovati nell'isola di Flores (Indonesia), ma non ha specificato che questi resti appartengono all'erectus e non al sapiens sapiens. Se ha pensato che appartenessero al sapiens sapiens ha sbagliato di grosso. Io nel mio citato libro ho riportato un articolo del Corriere della sera degli anni '90 in cui si scriveva proprio dei resti fossili trovati nell'isola di Flores. Ebbene, è stato verificato che questi resti fossili risalgono a 800mila anni fa, quando il sapiens non esisteva ancora. Essi appartengono all'erectus. Se ne deduce che già l'erectus si era sparso dall'Africa sino alla più lontana Asia, e che esso era già capace di navigare. Ora torniamo alla tesi dell'evoluzione a "cespuglio". Esso contraddice, ho detto, l'evoluzione a"collo di bottiglia" che sarebbe collegata al sapiens. Se l'espansione della specie homo dall'Africa all'Asia fosse dovuta all'espansione del sapiens sapiens non si capirebbe il ritrovamento di resti fossili dell'erectus nell'isola di Flores. Rimane come unica spiegazione l'evoluzione a "cespuglio". Il che significa che il sapiens non ha avuto origine in Africa ma fuori dell'Africa. Esso è un'ulteriore evoluzione dell'erectus fuori dell'Africa. Così si spiega anche la formazione delle varie razze, dovute al fatto che il sistema genetico non è un sistema chiuso ma aperto alle influenze dell'ambiente. Infatti il sistema EPIGENETICO, che è del fenotipo, che subisce le influenze esterne, a cominciare dal clima, secondo gli studi dell'embriologo neodarwiniano Conrad H.Waddington, è capace di modificare i geni. Perché in Africa sono rimasti i negri mentre il sapiens sapiens fuori dell'Africa ha assunto fattezze diverse a cominciare dal colore della pelle? Perché non è stata trovata traccia nei negri d'Africa traccia del DNA del Neanderthal come invece è stata trovata nel sapiens sapiens?  Perché il sapiens sapiens europeo e caucasico è divenuto bianco? A causa di una reazione del sistema epigenetico che nei climi freddi ha reagito sul fenotipo modificando i geni,  trasformando così anche il colore della pelle. Il bianco è stata una reazione dell'organismo ai climi freddi. Il negro è rimasto tale perché il colore oscuro della pelle è una migliore difesa contro il clima caldo. Perché quando nelle civiltà mesopotamiche, agli albori della storia umana (10.000 anni fa), si trovano già grandi costruzioni e appaiono già le scritture e studi scientifici (matematica e astronomia) contemporaneamente in Africa esistevano solo tribù prive di scrittura e rimaste allo stato selvaggio di cacciatori raccoglitori incapaci di andare oltre la costruzione di capanne? Perché il sistema epigenetico degli africani non ha permesso un'ulteriore evoluzione del cervello. Vi è infatti da considerare che per ambiente non deve considerarsi solo quello naturale ma anche quello culturale, che favorisce nuove connessioni neurali. Ora, qualche imbecille dirà subito che questo è razzismo. Ma l'imbecillità si unisce sempre all'ignoranza. L'esposizione di Alberto Angela è stata ideologica, non soltanto scientifica, non volendo andare incontro ad accuse di razzismo.                   

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Infatti io mi chiedo sempre come mai i neri siano sempre rimasti indietro.
E' indubbio che essi non brillano in alcunché di artistico o scientifico o filosofico. Perché? Perché chiaramente vi è stata una evoluzione, che ha implicato una crescita a livello neuronale. Non è razzismo ma una realtà oggettiva.
Da qui la considerazione che FORSE tra qualche migliaio di anni i neri d'Africa che stanno invadendo l'Europa, saranno FORSE un po' più intelligenti avendo acquisito da noi qualcosa di nostro.
Ma noi nel frattempo, mischiati a loro, diverremo più deficienti, così si ribalteranno le cose?
Se qualcuno ne fa una questione razziale è un ignorante.
Sono diversi anche a livello biologico.
Il referto di un esame di urine fatto in ospedale cita che alcuni parametri sono diversi per razza bianca e razza afro-americana, e riguarda: azotemia, acido urico, sodio, potassio, calcio, cloro.
Inoltre i foglietti di alcuni medicinali avvertono che per l'assunzione da parte di soggetti di ceppo africano, vi è da porre attenzione, fra cui medicine che regolano il battito cardiaco.
Cosa che non riguarda gli asiatici.

Cecilia

Alessio ha detto...

Professore, io come lei ritengo che gli africani siano sostanzialmente inferiori intellettualmente e anche dal punto di vista morale. Il continente africano è un miscuglio di superstizione, corruzione, voglia di sopraffazione tra le tribù sino a massacri inutili e barbari, non conoscono che cosa sia la ragione e anche in sensibilità spesso difettano tanto. La loro religione è spesso aberrante, piena di irrazionalità e di divieti insensati (tabù, ecc.).
Non hanno prodotto nulla, niente filosofia, niente fisica, ma nemmeno letteratura decente e questo non è razzismo, sono dati obiettivi.
Una volta avevo letto di uno studio secondo cui gli africani avrebbero un quoziente intellettivo medio di 70 o perfino inferiore, sostanzialmente i ritardati dell'umanità.
E' anche vero ,però, che il vivere in un ambiente poco aperto agli scambi con altri popoli, spesso ostile ed eccessivamente caldo non ha aiutato a sviluppare la loro mente, li ha chiusi nel loro mondo ristretto e statico fatto di tradizioni ataviche difficili da scardinare.

Anonimo ha detto...

professore,
il suo articolo è interessante ma se parla di dna oggi rischia davvero grosso !
nel mondo fiabesco - più da fiaba dell'orrore - della Boldrini, non esistono differenze di alcun tipo ! e poi non si dice negro, ma diversamente bianco...
saluti,
marco

Pietro Melis ha detto...

Anche nei commenti ho notato la paura causata dal pensiero unico che vuole che si dica neri e non negri. Ricordo che nei libri scolastici di geografia si usava a proposito delle razze l'espressione "tipo negroide". Sfido chiunque a dire "tipo neroide". Che nei testi di geografia umana non esiste. I negri d'America discendenti dagli schiavi rifiutarono di essere chiamati "nigger" (negro) ma soltanto perché non volevano essere confusi con i negri immigrati dall'Africa e pretendevano di essere chiamati "black" (neri) per distinguersi dagli immigrati africani che dovevano essere chiamati nigger (negro). Dunque la distinzione tra black e nigger è sorta all'interno degli stessi negri d'America.

Anonimo ha detto...

Ma se i negri sono quasi tutti parassiti, delinquenti e buoni a nulla senza voglia di lavorare perchè stiamo riempiendo l'Italia di questi soggetti???!

Pietro Melis ha detto...

Perché esiste questa disgrazia dell'UE, che deve essere distrutta in alleanza con la Russia. Perché purtroppo non stanno al governo le destre cosiddette estreme, colpa dei popoli europei soggiogati dalle propaganda della falsa sinistra. La vera sinistra può esistere solo in una destra nazionalista e sociale.