Sinistra anche nel senso di funesta.
In una trasmissione (chakra) vi era un negro senegalese che è venuto in
Italia quando aveva due mesi e ha ottenuto la cittadinanza italiana dopo
i 18 anni. Ha dichiarato di essere di destra (dell'area politica
di Francesco Storace) e di ritenere che l'ius soli sarebbe un andare contro il
concetto di italianità. Parlava correttamente l'italiano ed era contro
la concessione della cittadinanza dopo un breve percorso scolastico
perché questo non bastava a garantire l'italianità. Pertanto si è
dichiarato contro la legge americana che concede la cittadinanza a
chiunque nasca negli Stati Uniti. E ha spiegato su questo punto come gli
afroamericani non abbiano potuto godere di una effettiva integrazione.
Ha infine dichiarato che dopo i 18 anni lo straniero debba scegliere tra la
cittadinanza d'origine (quella dei genitori) e quella italiana. Ma non
poteva non contraddirsi rilevando che uno che nasca all'estero da
genitori italiani sia considerato (giustamente) italiano per la legge
italiana. E non è forse questo una dimostrazione che vale per la stessa
legge italiana l'ius sanguinis? Perché dunque esso dovrebbe essere
sostituito dall'ius soli per quelli che nascano in Italia da genitori
stranieri da cui dovrebbero ereditare la cittadinanza? Gli italiani che
vivono all'estero, soprattutto nell'America latina, normalmente
costituiscono delle comunità in cui ancora, dopo molte generazioni,
prevale un sentimento di appartenenza all'Italia piuttosto che allo
Stato in cui vivono. Se questo è valido per gli italiani all'estero
perché non dovrebbe valere per gli stranieri che vivono in Italia? Come
si può imporre loro che dimentichino le loro origini e vivano, per bene
che vada, in una sorta di schizofrenia, dove certamente le origini non
potranno mai essere cancellate a favore dell'italianità? Tanto più se le
origini sono quelle di uno Stato musulmano. E' quasi impossibile che
un musulmano venuto in Italia cessi di sentirsi musulmano. Egli pertanto
non può non porsi in contrasto con le leggi italiane giacché vi è una
totale incompatibilità con le norme del Corano. E di questo i folli o
disonesti sostenitori dell'ius soli preferiscono tacere per convenienza
politica o per la folle ideologia della società multiculturale e
multirazziale, che stanno preparando maggiori conflitti sociali che non
sono soltanto etnici ma anche religiosi. Il negro senegalese ha detto
che i suoi genitori, pur avendo avuto un permesso di soggiorno, non si
erano mai sentiti italiani. Il figlio non ha mai dichiarato di
rinunciare alle sue origini e continuerà ad essere bilingue. Non poteva
mancare da parte del negro senegalese che la cittadinanza non è una
questione di razza. C'era da aspettarselo. Alla trasmissione partecipava
anche una marocchina con tanto di velo che non rinunciava affatto ad
esibire la sua appartenenza all'islamismo, cioè ad una estraneità alla
tradizione storica italiana, nonostante facesse pubblicità ad un suo
libro intitolato Non ci prenderete mai per dimostrare la sua
condanna del terrorismo islamico. Ma gli islamici cosiddetti moderati
sono più pericolosi dei terroristi, perché contro questi si può
facilmente dichiarare guerra, mentre i cosiddetti moderati sono il
cavallo di Troia della subdola invasione islamica che nascondono la verità sulle
norme del Corano che sono una continua predicazione della violenza anche
contro i cristiani. Non vi può essere dunque accordo tra uno Stato che
per Costituzione vuole essere laico e un musulmano, che è costretto a
far prevalere le norme coraniche sulle leggi di uno Stato laico. Chi
afferma il contrario è un grande impostore. Andando a ritroso nella
storia sfido chiunque a dire che l'Europa possa essere rappresentata
dal tipo negroide, se l'Africa non può essere rappresentata dal tipo
caucasico. Ma questo non ha importanza per chi vuole il meticciato in
Europa e la perdita di una identità che è anche razziale, nel senso
che quella europea non si identifica né con la razza araba, né con la razza
negra, né con alcuna delle razze asiatiche. Sfido chiunque a dirmi che
un cinese nato in Italia e che dopo varie generazioni (cosa quasi
impossibile) non abbia ereditato la lingua cinese possa rappresentare
fisiognomicamente un europeo. Egli rimarrà fisicamente un cinese. Le
razze esistono e solo gli pseudo scienziati, corrotti ideologicamente,
possono negarlo. Gli pseudo scienziati sinistronzi dichiarano che le differenze genetiche che
esistono in un popolo apparantemente omogeneo geneticamente possono
essere eguali a quelle che esistono tra un negro ed un europeo, potendo
le egualianze genetiche essere pari al 98,8%. Peccato che questi
saputoni ignorino o facciano disonestamente finta di ignorare la
differenza tra geni strutturali e geni regolatori. Il 98,8 si riferisce
infatti ai geni strutturali. Ed io, che per molti anni ho fatto anche
studi di biologia evoluzionistica, su cui ho scritto un libro di 518
pagine (Biologia e filosofia. Origine della vita ed evoluzione biologica. Casualità e necessità)
posso smentire questi disonesti pseudo scienziati ideologizzati.
Infatti l'uomo ha il 98,8 dei geni strutturali in comune con lo
scimpanzé. Ma questo i saputoni pseudo scienziati non possono dirlo pur
di portare avanti le loro falsità ideologiche. Ciò che diffenzia la
specie umana da quella degli scimpanzé sono i geni regolatori, cioè una
piccola ma determinante minoranza di geni rispetto alla totalità dei
geni. Infatti sono i geni regolatori che fanno la differenza tra un uomo
e una scimmia. Ma andiamo avanti. Essere italiani (o francesi, o
tedeschi, e così via in Europa) significa riconoscersi nella propria
storia che è quella dei propri avi, nel bene e nel male. Dove stanno gli
avi del negro senegalese? Stanno in Senegal e non in Italia. La sua
storia rimarrà sempre quella del Senegal e non dell'Italia. Egli non
potrà mai identificarsi con la storia d'Italia perché i suoi avi non
appartengono alla storia d'Italia. Ognuno eredita dai propri avi il
proprio passato e le proprie benemerenze. Italiani sono quelli che hanno
avuto avi che hanno speso la loro vita in due guerre mondiali, anche se
si tratta di avi che la storia non ricorderà mai. Ma ognuno sa di
averli. Dove hanno speso la vita gli avi del negro senegalese? Il
meticciato vuole cancellare ideologicamente l'identità storica oltre che
la comunanza genetica. Che affondino politicamente i disonesti della
falsa sinistra che vorrebbero dare la cittadinanza a circa 800 mila
stranieri pensando che essi siano un loro serbatoio di voti per le
prossime elezioni. Perché tanta fretta? E' evidente. Se fossero onesti,
mentre la loro disonestà ha superato ormai ogni limite, farebbero dello
ius soli un punto del loro scellerato programma prima di presentarsi
alle elezioni. Non lo fanno perché sanno che l'ius soli sarebbe un
motivo in più della loro sconfitta. E allora preferiscono che sia un
parlamento illegittimo, dove hanno una falsa maggioranza, a prevenire
la loro sconfitta cercando di arginare la perdita di voti ricuperandoli
da quelli che vorrebbero come nuovi italiani aventi già diritto di voto
alle prossime elezioni. Che la falsa sinistra, nemica dell'italianità,
torni finalmente nella fogna da cui è uscita. Una falsa sinistra ormai
chiaramente nemica della classe operaia perché sperpera i soldi anche
delle mie tasse (mi ribolle il sangue) per mantenere nei cosidetti
centri di accoglienza un eserito di invasori nullafacenti (per di più quasi tutti
musulmani) oppure pone in concorrenza con la classe operaia un
"esercito di riserva" (Marx) di disoccupati italiani per mantenere bassi
i salari o mantenerli bassi per gli italiani occupati con la tacita
minaccia del licenziamento qualora scioperassero per avere aumenti del
salario. Una politica scellerata che ha per di più la disonesta pretesa
di essere di sinistra. Sinistra sì, ma nel senso di funesta.
In Sardegna vogliono un montone da sgozzare
Testo di Roberto Marino Marceddu
Migranti in rivolta, sempre a Girasole. E vai, che paga Pantalone!
Ma, poi, ‘sti migranti che cazzo dovranno fare? Li dobbiamo
mantenere a vita! O gli troviamo casa e lavoro, magari anche una
moglie italiana? E già, chi se ne frega dei nostri figli che
scappano all’estero o dei disoccupati e dei nostri anziani che non
si possono curare, chi se ne frega dei milioni e milioni di poveri
italiani costretti alla fame e a frugare nei cassonetti!? Prima i
falsi profughi, poi gli italiani, che si suicidino pure!Siamo invasi da una marmaglia senza meta e senza futuro
Fonte: Il Giornale
Stufi! Siamo stufi, noi italiani, di questa falsa e smielata fratellanza istituzionale nei
confronti dei milioni di invasori senza dio, senza legge, senza
rispetto, senza regole, senza punizioni esemplari. Clandestini
invasori, occupano le nostre terre senza colpo ferire e ne diventano
padroni spavaldi e arroganti col
beneplacito della legge. Della
nostra Legge. Tentano di farci sentire a disagio a casa nostra, sulle
nostre piazze, per le nostre strade, nelle nostre chiese. Perfino
nelle corsie dei nostri ospedali, nei viali silenziosi dei nostri
cimiteri. Nelle aule scolastiche, negli uffici pubblici. Si
appropriano anche dell’aria che respiriamo. Ci fottono le case se,
poco poco, partendo per una vacanza o un ricovero in ospedale, non ne
muriamo le porte e le finestre. Ci
scippano l’assistenza pubblica, gli studi, gli alloggi popolari, il
lavoro. Anche la povertà!
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