Quando certi cronisti, nemmeno giornalisti, insistono sino alla persecuzione verbale di qualcuno che vogliono intervistare anche di fronte a ripetuti dinieghi, come se questi cronisti si sentissero dei magistrati, pubblici ministeri o giudici, con l'autorità di fare domande come in un processo, allora anche a un santo può scappare la pazienza. Figuriamoci a chi non ha anticorpi culturali che gli permettano di avere freni inibitori per non passare a reazioni violente. Come avrebbe detto il grande Totò, ogni limite ha una pazienza. Ora prendete il caso di un rompicoglioni della RAI che insiste nel fare domande ad un certo Roberto Spada, che, certamente non uno stinco di santo, tuttavia, spinto naturalmente dal suo fisico palestrato (e infatti è titolare di una grande palestra con tanto di regolare autorizzazione), è portato dalla sua natura, per stato di provocazione verbale da parte del cronista, a reagire con forza fisica dopo che il cronista, con maggiore provocazionne, si introduce senza autorizzazione nella palestra perché l'ingresso è riservato ai soci. Il codice penale prevede tutte le attenuanti del caso se uno agisca in stato di provocazione. Allo Spada Roberto non sono state riconosciute nemmeno le attenuanti della provocazione. Notare che lo Spada risulta del tutto incensurato. Allora che è stato fatto? Sono andati biblicamente a cercargli tutti i parenti che avevano avuto delle condanne in carcere o senza carcere. Come se in questo caso le colpe dei parenti dovessero ricadere anche sul Roberto Spada, allo stesso modo in cui biblicamente le colpe dei padri debbono ricadere sui figli sino alla quarta generazione. Qui si è andati oltre la Bibbia perché si è andati a cercare i parenti. Immaginatevi che il cronista non fosse un prezzolato della RAI di regime ma un cronista di un giornaletto qualsiasi di provincia. Prima di tutto il fatto della testata non avrebbe avuto alcun risalto nella RAI di regime. Come non ne ha avuto l'episodio di un inviato di Striscia la notizia bastonato in un campo di zingari.
Il fatto grave è che nel caso di Roberto Spada il codice penale non prevede affatto il carcere immediato se le lesioni non sono gravi (oltre i venti giorni di cura) ma la denuncia a piede libero con successivo processo. Ma certi magistrati politicizzati da questo regime che sa tanto di fascismo hanno ritenuto che Roberto Spada dovesse essere subito incarcerato e per di più in un carcere di massima sicurezza perché ritenuto "individuo pericoloso". Ripeto: nonostante fosse incensurato. Evidentemente sono andati a pescargli le sue simpatie per Casa Pound, come se simpatizzare per Casa Pound fosse un reato. Tanto poco lo può essere che Casa Pound ha avuto il 10% dei voti alle elezioni comunali di Ostia. Il fatto è che questo regime fascista negli aspetti peggiori del fascismo deve sparire con le prossime elezioni perché vi sia una vera riforma della giustizia e i giudici non possano più sostituirsi alle leggi. Occorre che vengano varate delle norme perché certi giudici, quando prendano dei provvedimenti aberranti, siano sottoposti a giudizio e paghino PERSONALMENTE di fronte ad una Corte di giustizia che non sia formata da giudici togati, ma da giudici popolari di cultura giuridica estratti a sorte perché quelli togati, tutti divisi in correnti politiche nell'Assemblea dei magistrati, non si sentano più padroni ma servitori della giustizia.
09 nov 2017 - Ecco perché Roberto Spada non è stato ancora arrestato .... le carceri--chiunque vada al governo non può decidere di rendere più severo il ... Dev'essere il giudice, che ha enormi spazi di manovra tra le pieghe del codice (e ...
Ecco perché Roberto Spada non è stato ancora arrestato - Il Giornale
www.ilgiornale.it/.../ecco-perch-roberto-spada-non-stato-ancora-arrestato-1461192.ht...
3 commenti:
tutte cazzate, l'unico modo per uno stato di risolvere questi problemi è di ucciderli sul posto, o farli sparire.
Si va li di notte, irruzione, si fanno fosse comuni o forni.
Tutto il resto sono cazzate.
Non si capisce a chi lei si riferisca. Ad ogni modo le sue proposte sono fuori della realtà
Anche a me ha fatto riflettere l'episodio.
Come è possibile che uno ti possa rompere le balle in strada impunemente.
E la punizione è arrivata, tralaltro non sapevo che erano dentro la palestra del tizio, quindi all'interno di uno spazio privato.
Ma i rossi quando perdono il potere reagiscono così, democraticamene mettendoti in galera.
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