lunedì 7 novembre 2022

VUOLE ABOLIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA ALL'ETA LAVORATIVA

Se non avesse detto questa scempiaggine avrebbe avuto più voti, compensativi di quelli perduti con il voler togliere il Reddito di Cittadinanza a coloro che sono in età lavorativa. Ma che razza di scempiaggine è questa? Chi ha raggiunto i 50 anni e ha perso il lavoro a questa età non per colpa sua (per esempio per riduzione del personale o perché l'azienda ha chiuso) dove trova un lavoro che si conformi alle sue attitudini passate? Ho sentito dire Briatore dire cose giuste (riduzione del cuneo fiscale ed assegnare il Reddito di Cittadinanza alle imprese). Ma questa non è una la soluzione perché andrebbe a vantaggio dei giovani, che costano meno. Ma che cosa propone Briatore come lavoro? Solo lavori stagionali, finiti questi si rimane senza lavoro. Esiste in tutta l'Europa il sussidio per i disoccupati. Annualmente il Reddito di Cittadinanza costa 9 miliardi l'anno. Non è un grosso aggravio nella spesa pubblica. Se il lavoro stagionale fosse LEGALMENTE retribuito (con i versamenti per la pensione) avrebbe un senso. I fruitori del Reddito sono degli sfigati che nella maggioranza hanno perso il lavoro e non è gente che preferisce starsene in casa senza far nulla. E non usufruiscono dei versamenti per prepararsi una pensione. Specialmente chi ha superato i 50 anni si trova in grave difficoltà. Se lo Stato non gli trova un lavoro perché conosco persone che hanno superato i 50 anni e hanno inutilmente presentato i loro curricula inutilmente. Si trovano i soldi per mantenere un esercito di invasori quando questi si infiltrano nella malavita ma si vuole risparmiare su una cifra di 9 miliardi che nel bilancio statale di circa 800 miliardi sono trascurabili. Se questo governo - che delusione! - vuole risparmiare sul Reddito vuole promuovere una giusta rivolta sociale.          

2 commenti:

marcorighi1979@gmail.com ha detto...

l'ultima modifica dovrebbe essere la possibilità di ricevere un'offerta di lavoro. se vi si rinuncia il rdc viene meno. dunque un irrigidimento della norma, dacché in precedenza era possibile rifiutare fino a due offerte di lavoro. la terza bisognava accettarla. purtroppo, come per tutte le leggi, sono norme di carattere generale. invece, per un tema così delicato come il rdc, andrebbe analizzato caso per caso, per distinguere i poltronari da chi ha ingiustamente perso il lavoro. ma come si fa a fare una verifica così capillare ? è impossibile.

Pietro Melis ha detto...

Ho presente una ex ragazza (nel senso che quando lavorava era ancora sotto i 50 anni) che ingenuamente inviò una lettera semplice, invece che una racc. A.R. a un noto supermarket dicendo che doveva assentarsi per un giorno per fare assistenza alla madre ricoverata improvvisamente in ospedale. Questi disonesti della direzione dissero che nesuna lettera avevano ricevuto. E poiché il supermarket, dove la mia conoscente da 12 anni lavorava come cassiera, colse la palla al balzo per licenziarla essendo in fase di riduzione del personale. Io le dissi che doveva fare ricorso al giudice del lavoro e invece si fece consigliare da un avvocato disonesto anche lui che le consigliò di accettare la liquidazione (di cui quell'avv. si prese una buona parte). Precedentemente aveva lavorato come commessa per 5 anni in un negozio di abbigliamento. Credette di poter facilmente trovare un altro lavoro per arrivare con gli ulteriori contributi) arrivare ad una pensione che fosse superiore a quella sociale. Inviò il suo curriculum a varie aziende ma dato che ormai aveva superato i 50 anni dovette arrangiarsi con lavori in nero. Ormai le restava per sopravvivere il RdC. Dovette lasciare la casa della madre e cercarsi una camera a pensione vivendo con 780 euro per non fare cumulo con la piccola pensione di reversibilità della madre altrimenti non avrebbe potuto avere il RdC. Le basti questo esempio per capire quanto sia giusto il RdC per coloro che altrimenti non potrebbero nemmeno sopravivere.