giovedì 24 novembre 2022

LA STORIA NON SI FA CON I SE...MA SE HITLER AVESSE SCONFITTO LA RUSSIA

La Russia si è sempre fatta forte della sua estensione essendo uno Stato europeo ed asiatico sino ad affacciarsi al Giappone. Per questo motivo Putin si può fare forte nella sua aggressione all'Ucraina. Se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale quale sarebbe stata l'Europa di oggi? Dopo la fine della seconda guerra mondiale oltre metà dell'Europa non sarebbe caduta dentro "una cortina di ferro", come disse Churchill parlando all'ONU. Il nazismo non sarebbe sopravvissuto a Hitler, già ammalato. Nel pur famigerato Mein Kampf era stata preannunciata la persecuzione degli ebrei, ma una vittoria della Germania con l'alleanza dell'Inghilterra e della Francia (furono esse a dichiarare guerra alla Germania, che non aveva alcuna pretesa su di esse) avrebbe potuto impedire i lager nazisti. L'Unione Sovietica di Stalin fece in Russia prima della guerra più morti di quanti ne abbia fatto la Germania nazista. Con la collettivizzazione delle terre causò milioni di morti per fame anche in Ucraina. Di questo gli ucraini non si sono mai dimenticati. Ma non pretenda il governo di Kiev di prendersi anche la Crimea. Non ne ha il diritto storico. Fu Hitler a volere la migliore legislazione a favore degli animali e dell'ambiente. Pur tra varie contraddizioni nell'attuarla. Venivano uccisi (così ho letto, se non si tratta di propaganda antinazista) che non venivano risparmiati cani e gatti appartenenti agli ebrei. A cui fu imposto il divieto della macellazione "rituale", che il fanatismo ebraico riteneva fosse necessario perché l'animale non diventasse impuro togliendogli la coscienza prima che venisse ucciso nei mattatoi. Regola riferita ad un personaggio romanzesco quale fu Mosè, mai esistito secondo i più importanti studiosi dell'Antico Testamento.  Appena salito al potere nel 1933 Hitler disse in un discorso: im neuen Reich darf es keine Tierquälerei mehr geben (Nel nuovo Reich non può esserci più posto per la crudeltà verso gli animali). Hermann Göring fu convinto animalista ma da schizofrenico non rinunciò mai alla caccia nonostante i rimproveri di Hitler, che addittandolo agli altri in un incontro tra gerarchi disse: dice che la caccia è uno sport, non capisce che è una crudeltà. E Heinrich Himmler, organizzatore dei lager, inutilmente presentò vari decreti legge al fine di vietare la caccia. La cosa mi rimane inspiegabile considerando il potere assoluto di Hitler. Probabilmente non seppe porsi contro uno dei massimi gerarchi. Ma è più certo che non seppe porsi contro una parte del popolo tedesco, quella dei vili cacciatori. L'ultima tesi di laurea di cui fui primo relatore prima che andassi in pensione riguardava proprio le leggi naziste a protezione dell'ambiente e degli animali. Non potei aggiungere la lode al 110/110 perché per la lode occorre l'unanimità, e vi fu l'opposizione del preside, fanatico comunista. Leggi naziste da cui oggi l'Europa, che ha la pretesa di dichiarsi "civile", avrebbe tutto da imparare. Vi erano severe leggi riguardo al trasporto degli animali, che, anche se diretti verso un mattatoio, non dovevano subire un lungo viaggio e dovevano sostare in stazioni di servizio dove potevano nutrirsi e abbeverarsi. Sui pavimenti dei vagoni doveva essere cosparsa della paglia per ammorbidire il contatto con il pavimento perché i piedi non ne soffrissero. Ed ogni vagone non poteva contenere più di un certo numero di animali perché avessero lo spazio sufficiente per riposare sdraiati. I pesci potevano essere venduti solo se giungevano vivi, contenuti in grosse vasche ossigenate, nei mercati e dovevano essere sottoposti ad una scarica elettrica che li tramortisse perché non dovessero morire per asfissia dopo una lunga agonia.             

E ora ci si rischiari le idee riguardo alla Crimea, riguardo alla quale Zelensky, errando gravemente, ritiene che non vi sarà pace con la Russia sino a quando la Crimea non tornerà a far parte dell'Ucraina. Con quale diritto? A questo punto bisogna pensare che sia proprio il governo dell'ex comico a volere la continuazione della guerra.    

 Nel 1944 Sebastopoli venne liberata dalle truppe sovietiche. Dopo la liberazione il 18 maggio 1944 l'intera popolazione dei Tatari di Crimea venne deportata dal regime sovietico di Stalin per punizione, in quanto i tatari, dopo aver creato la Wolgatatarische Legion, avevano combattuto a fianco delle truppe del Terzo Reich. Si stima che il 46% dei deportati morì per la fame e le malattie.

Nel 2001 la popolazione della Repubblica autonoma di Crimea era per il 58,5% di etnia russa e per il 24,4% di etnia ucraina. La minoranza etnica dei tatari di Crimea, che nel 2001 formavano il 12,1% della popolazione, discende direttamente dal periodo della dominazione del Khanato di Crimea. Fino alla fine del XIX secolo, i tatari rappresentavano la maggioranza della popolazione, poi, in seguito alla massiccia immigrazione russa ed ucraina, sono diventati una minoranza fino quasi a scomparire a causa della deportazione di massa verso l'Asia centrale effettuata da Stalin nel 1944. Con la dissoluzione dell'Unione Sovietica i tatari poterono ritornare in Crimea.

Storia della Crimea - Wikipedia

La storia della Crimea ebbe inizio nell'antichità quando fu abitata da Cimmeri, Sciti e Greci. Indice. 1 Antichità; 2 Medioevo; 3 Il dominio genovese ..      

Diritti degli animali nella Germania nazista - Wikipedia

Nella Germania nazionalsocialista furono fatti molteplici sforzi per assicurare la tutela dei diritti degli animali. Tali sforzi incontrarono il favore di ...
Se Hermann Göring vive in un ambiente rurale, nella sua villa a Carinhall, pratica la caccia. Tuttavia, Adolf Hitler era vegetariano almeno dal 1932 e Heinrich ..

3 commenti:

Anonimo ha detto...

https://www.unionesarda.it/news-sardegna/in-sardegna-nel-2022-si-muore-di-piu-rispetto-al-periodo-pre-covid-lvf3pjhs

Pietro Melis ha detto...

Mi lasciato un commento prima che scrivessi il lungo articolo. Avevo preparato da un paio di giorni solo il titolo. Di cui lei, dato l'orario, si era accontentato. Grazie per l'informazione.

Mauro b. ha detto...

Statisti selezionati nelle galere, Stalin addirittura in un gulag siberiano zarista, Hitler in una comune prigione tedesca. Anche Mussolini si fece diversi mesi al gabbio, in Svizzera, mi pare. Si vede che scaltri talent scout selezionano o selezionavano colà i futuri condottieri.... Curioso, quanto meno.

Stalin era un quasi prete, Hitler indefinibile. Il primo era o divenne massone, il secondo di discendenza cazara, o della tredicesima tribù, gli Ashkenazi, ovvero gli ebrei che non sono ebrei.

Non sorprende l'amore di Hitler per gli animali, personaggio bipolare come minimo, che aveva preferenze nel mondo animale, appunto, talche' per gli Ashkenazi tutti coloro non appartenenti alla loro etnia sono gojim (bestie), così come gli Ashkenazi di rango inferiore, che sono tranquillamente sacrificabili. Ergo una bestia vale l'altra. Il quasi reverendo Stalin, per contro, si immedesimo' benissimo nel ruolo di pastore, come sono usi definirsi i sacerdoti di ogni rango, spedendo all'altro mondo, al macello, una ottantina di milionate di suoi compatrioti. I due sodali, in combutta, sono responsabili dell'eliminazione di circa 100 milioni di umani,fra guerra, lager, gulag... Non solo loro, ma questo è un altro discorso. E comunque tutto secondo copione, tutto previsto. Parere personale.

Complimenti professor Melis per i suoi pezzi, onusti di cultura, conoscenza e di dettagli a volte inediti. Almeno per me.