venerdì 7 luglio 2023

COME ARRESTARE L'INVASIONE DALL'AFRICA

Poiché purtroppo non si possono impiegare le armi si dovrebbe arrestare lo scafista imponendogli il carcere duro. Il respingimento di fatto è impossibile per vari motivi. Questi invasori volontariamente arrivano senza documernti e non si può sapere da quale Stato africano provengano. Anche se fosse possibile respingerli inviandoli negli Stati di provenienza il costo sarebbe eccessivo con gli aerei e bisognerebbe usare le navi. Ma poi chi ci assicura che la  Tunisia e la Libia sarebbero disposte a prendersi gente che proviene dall'Africa subsahriana non essendo gli invasori cittadini tunisini o libici? Purtroppo è il buonismo della falsa sinistra che è complice di questa invasione. La Meloni non ha mai pensato di mettersi d'accordo non con la Libia, ma con il Niger finanziandolo perché chiuda il confine con la Libia, perché chiuso il tratto Niger-Libia non partirebbero più invasori dall'Africa provendo dalla Libia. Egualmente per la Tunisia. E ora vengo ad un argomento che nesssuno disonestamente non ha mai voluto trattare. I barconi e i gommoni per la legge internazionale dei mari sono natanti fuori legge perché non espongono la bandiera di uno Stato dove dovrebbero apparire registrati. Questi natanti sono pertanto da considerare alla stregua di navi di pirati. Pertanto non possono godere del diritto al salvataggio. Questo dovrebbero mettersi in testa i complici che vorrebbero ad ogni costo la salvezza di questi invasori, che disonestamente partono sempre quasi sempre con donne incinte o con bambini per richiedere il diritto al salvatasggio, se non anche il diritto d'asilo. Purtroppo siamo vittime della confusione della morale (fondata sul sentimento) con il diritto (fondato sulla ragione). Bisogna avere la forza della ragione per coltivare un odio nei confronti di questi invasori, che sono peggiori di quelli armati, perché in questo caso sarebbe giustificato l'uso delle armi per respingerli.     

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