mercoledì 28 settembre 2016

A W ASSAD CON PUTIN E LA GUERRA DI LIBERAZIONE DI ALEPPO.ASPETTANDO TRUMP

Si condannano i bombardamenti di Aleppo facendo passare i ribelli come liberatori dalla cosiddetta dittatura di Assad, che invece era ed è l'unica garanzia contro i falsi liberatori che hanno agevolato il falso esercito di liberazione di Al Nusra, che, al contrario, è stato appoggiato dall'Arabia saudita, mentre i curdi, che in Iraq combattono contro l'Isis, in Siria combattono contro Assad. Non mancano gli americani che appoggiano i curdi, mentre la Turchia del dittatore Erdogan combattono in Siria contro i curdi. Come si vede la situazione è complicata e contraddittoria. L'unica posizione coerente è quella di Putin, schieratosi in appoggio ad Assad, il falso dittatore che ha sempre garantito la laicità della Siria, ereditando dal padre un governo che era nato all'interno del partito socialista Baath, che aveva una corrispondenza nell'Iraq di Saddam Hussein, che aveva come vice primo ministro il cattolico di rito caldeo Tareq Aziz, che andò nel 2003 in Vaticano dove, avendo garantito il disarmo dell'Iraq, ottennne dal papa Giovanni Paolo II un sostegno morale con una dichiarazione contraria alla progettata invasione dell'Iraq. Dopo Saddam Hussein, fatto fuori con l'invasione dell'Iraq voluta dal criminale Bush jr che accusava Saddam Hussein di avere armi di distruzione di massa, risultate inesistenti, risultò invece che era Bush ad avere armi di DISTRAZIONE di massa consistenti nella sue menzogne. E, quasi non bastasse, gli Stati Uniti del mezzo negro Obama, a cui solo per disgrazia potrebbe succedere la Rodham (detta falsamente Clinton per abuso del cognome del marito Bill), avrebbero voluto far cadere il governo di Assad. Ma non ottennero l'assenso di altri membri della NATO (tranne quello del prossimo trombato Hollande in Francia). Assad si è trovato senza appoggi da parte dei governi occidentali, mentre, fatta esperienza tragica dell'Iraq, sarebbero dovuti intervenire subito militarmente a favore di Assad, garante della pace in Siria e di tutte le religioni, compresa quella cristiana, che si sentiva protetta dal laico Assad. Putin sarebbe dovuto intervenire subito in Siria, sin dal 2011, per contrastare il falso esercito di liberazione che era appoggiato dai fanatici dei Fratelli Musulmani. Al Nusra ha fatto stappare il vaso di Pandora del caos, di cui poi hanno approfittato i tagliagola dell'Isis, che hanno occupato buona  parte della Siria. Ora la liberazione di Aleppo, pur ridotta in buona parte in macerie, dovrebbe essere l'inizio della liberazione di tutta la Siria. Ma senza l'intervento, pur tardivo, di Putin, ora tutta la Siria sarebbe una terra devastata dagli assassini dell'Isis. La popolazione di Aleppo, anche quella non combattente contro Assad, è colpevole di questa situazione perché, da complice dei falsi liberatori, non si è rifugiata nei territori controllati dal legittimo governo di Assad. Perciò nessuna pietà per tutte le false innocenti vittime della popolazione di Aleppo. 
Se vincerà Trump e rispetterà le sue promesse vi è da aspettare che cambi la scellerata politica estera degli Stati Uniti, vista anche la sua simpatia per Putin con l'annunciato cambio di direzione in politica estera dopo avere condannato la Rodham (la falsa pluricornuta Clinton) per avere appoggiato l'intervento della NATO in Libia quando era ministro degli esteri (segretario di Stato) sotto il governo del mezzo negro Obama, un deficiente totale a cui subentrerebbe un altro deficiente con la Rodham, una guerrafondaia sempre dalla parte sbagliata e sostenuta dai potentati finanziari delle grandi banche, a cominciare da quella ebraica che è la Goldman Sachs, che l'hanno finanziata, mentre Trump è portavoce della classe media che vede come nemica l'immigrazione e non è dipendente dalla grande finanza perché, essendo un plurimiliardario, è economicamente autosufficiente. Trump toglierebbe subito le sanzioni alla Russia dimostrando di non non voler fare dell'Europa una colonia degli Stati Uniti, come tuttora è stata considerata dai suoi avversari.        
Ed ecco l'Anticristo che, come al solito, non capisce un cazzo e difende gli islamici facendoli passare per vittime. Dovranno rendere conto ad Assad e non a Dio.       

Siria, il Papa all'attacco:
"Quelli che bombardano
renderanno conto a Dio"


2 commenti:

Anonimo ha detto...

profesore,
far fuori Assad per poi arrivare all'iran, storico alleato della russia.
queste le losche macchinazioni degli illuminati, di cui fanno parte i bush ( obama è stato il loro puppet )
ma gli americani hanno capito. Trump non ha nessun interesse a ripristinare un clima da guerra fredda, anzi vuole l'amicizia con Putin. andrebbe dato a lui il nobel per la pace, altro che a obama !
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Forza Assad! W Putin! Speriamo in Trump!
Perchè invece in Italia siamo pieni di sinistronzi e Piddioti? Perchè in Italia abbiamo politici mafiosi, corrotti e ladri?
Perchè in Italia politici, giornalisti e compagni vari agiscono sempre contro il popolo italiano?