sabato 28 gennaio 2017

PRIMA GLI UOMINI? NO! I CANI PRIMA DI MOLTI UOMINI

Moni Ovadia ha detto che bisogna finirla col dire: prima l'America, prima l'Italia, etc. Secondo lui bisogna dire "prima gli uomini". Ma quali uomini? Molti uomini stanno sotto il livello dell'animalità. La vita del criminale che ha impiccato questo cucciolo di cane vale meno di quella di un insetto nocivo. E tuttavia la legge, sempre fondata su una concezione schifosamente antropocentrica della vita, non riconoscerebbe l'autore di questo crimine passabile di galera. Al massimo un anno con la condizionale.  Mi dissocio dal titolo. Purtroppo crimini come questo capitano anche in altre regioni. E' capitato l'anno scorso anche in Sardegna.

Sicilia terra maledetta




Non è un pendolo che oscilla, ma un cucciolo impiccato. Angioletto mio, cosa avrai fatto di male per meritare questo, che neanche nel Medioevo sarebbero stati capaci? Questa è la Sicilia, nonostante i buonisti dell'ultima ora e i sostenitori del "non fate di tutta l'erba un fascio". Invece possiamo fare un gran bel fascio di merda, fra cacciatori, pastori, delinquenti o teppistelli che singolarmente o in gruppo si divertono così, che la figa non la vedono neanche in cartolina.

O vogliamo parlare dei Comuni o delle Asl mafiose e corrotte?

O vogliamo parlare delle ForSe dell'Ordine che ignorano o minimizzano il problema?

O vogliamo parlare dei Magistrati a cui non frega una beata minchia, come dimostrano i numerosissimi maltrattamenti senza processo o addirittura senza che venga aperto un cazzo di fascicolo?



Oppure pensate che se NON ESISTONO praticamente CONDANNE per reati contro gli animali significa che, in fondo in fondo, non vengano poi bastonati, torturati, uccisi, avvelenati, impiccati, bruciati o trascinati a morire?

Oppure pensate che questa foto sia un caso isolato e che non succeda ogni cazzo di giorno in ogni cazzo di angolo della Sicilia? No signori, questa è normalità, semmai non ne siete a conoscenza o, cosa ben peggiore, vi rifiutate di esserlo.

Non cominciare a rompere il cazzo che succede ovunque, perché non sposta di una virgola lo SCHIFO che c'è QUI dove viviamo, perché le vergogne di altre ragioni aggravano la situazione nel complesso e non ci consolano, perché sarebbe come giustificare la lapidazione o la pena di morte sol perché esiste altrove.

Aspetto con ansia la prossima manifestazione nazionale a cui parteciperanno migliaia di persone per un morto, un morto dimmerda, salvo poi ritrovarci davanti ai canili lager, alle Asp, ai Tribunali a lottare per i Vivi che poi saranno i prossimi morti in 3, 4 o se va bene in 5.

In questa terra maledetta alligna un mostro incurabile fatto di ignoranza, cattiveria e impunità, al cui apice, quale male dei mali, sta l'odiosissimo uomo medio del "nenti sacciu, nenti vitti", colpevole di alimentare quotidianamente l'inciviltà, il degrado e l'omertà che ormai ci contraddistinguono vergognosamente.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

professore,
chi ha fatto questo è un sadico che si sente al sicuro in quanto ha ammazzato un cane, mica un uomo ! questo dimostra come le leggi siano fatte dall'uomo e per l'uomo. e dimostra anche che l'uomo è un essere cattivo : non fa il male solo perché ha paura della legge, lo fa quando la legge è carente.
se ad uccidere il cane poi fosse stato un profugo si finirebbe nel ridicolo : vorrei vedere l'imbarazzo del giudice nel dire "bisogna capirlo" anche davanti a tanta efferatezza...
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Moni Ovadia ama gli animali. Magari se lei si informasse meglio sarebbe bene, e riposto le parole dette da Ovadia stesso:
"L’elenco di debiti che abbiamo nei confronti degli animali è senza fine e, per tutto ringraziamento, li sottoponiamo ad ogni sorta di abusi. Alcuni li abbiamo ridotti all’estinzione e con sconcertante cinismo ed indifferenza, altri li facciamo oggetto di sperimentazione per mezzo delle torture più crudeli. Conviene, di tanto intanto, alzare lo sguardo verso la maestà degli altri esseri viventi che, per loro sventura, condividono con noi l’esistenza su questo povero martoriato pianeta".

Pietro Melis ha detto...

O anonimo! Lei pensava che io non sapessi che Ovadia sia vegetariano oltre che ateo (agnostico) e dunque capace di irridere alle farneticazioni dell'Antico Testamento. Ma per coerenza avrebbe dovuto prendere posizione pubblica contro la maggiore crudeltà inflitta agli animali a causa della macellazione ebraica kasher (senza previa rimozione della coscienza), fatta propria dagli islamici nella corrispondente macellazione halal. Chi tace si rende corresponsabile di questa maggiore crudeltà.

Anonimo ha detto...

Quando degli uomini possono valere molto meno di un topo. Un topo è stato torturato e ucciso per aver "rubato" del riso (come se un topo potesse comprendere il nostro concetto di rubare...). Ma la cosa più tragica e grottesca nello stesso tempo è che il topo in questione dopo esser stato torturato e ucciso è stato esposto con un pezzo di carta con su scritto "Non lo farò mai più", come se i suoi simili potessero leggerlo e comportarsi di conseguenza. L'uomo è un misto di pazzia, crudeltà e deficienza, ci vuole un meteorite.

http://www.corriere.it/esteri/17_gennaio_30/catturato-torturato-aver-rubato-riso-ecco-fine-topo-affamato-e919f0ce-e6dc-11e6-b669-c1011b4a3bf2.shtml?refresh_ce-cp