domenica 11 giugno 2017

LA GENIA VIGLIACCA DEI CACCIATORI: FAR FESTA QUANDO NE MUORE UNO

Se potessi, i cacciatori li ammazzerei tutti!




LAMON - Cacciatore morto diffamato sui social: il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Belluno, Vincenzo Sgubbi, ordina l'imputazione coatta per il leader dei 100% animalisti. Ordina anche al pm di indagare anche sugli autori di quei post. Nuovi guai giudiziari per Paolo Mocavero, 58enne di Saonara (Pd), uno dei tre fondatori del gruppo animalista-estremista. La vicenda è quella che si era venuta a creare sui social dopo la morte di I.S., 45enne lamonese colto da malore mentre era a caccia. Era il 6 novembre 2016 e la notizia era stata data dai Centopercentoanimalisti con tanto di bottiglia di spumante e festeggiamenti. Dal post condiviso su Facebook si erano scatenati commenti di ogni tipo, in barba al dolore della famiglia, arrivando agli oltre 150 frasi di puro odio. Quei commenti sono stati visti, il giorno dopo la morte del proprio padre, dalla figlia minorenne. I post erano del tipo: «Perché non è morto prima», o ancora «Vai nella tua bara e...» e altri ancora impubblicabili.

3 commenti:

Alessio ha detto...

Io sinceramente sono dalla parte di chi ha fondato il gruppo animalista, infatti il cacciatore è assolutamente vigliacco, uccide un animale che è indifeso e non ha armi per difendersi (non certo leoni affamati) e si dedica a questo criminale passatempo per puro piacere, non certo per necessità come ai tempi della preistoria.
Non c'è molta differenza a mio modo di vedere tra un cacciatore ed un serial killer, entrambi uccidono per divertimento e mostrano disprezzo per la vita!.

Anonimo ha detto...

perchè per i cacciatori si e per i macellatori, i pastori, gli allevatori, i pellicciai ed affini no?
Ancora, perchè i pescatori non vengono mai criticati dall'opinione pubblica specialmente quei pescatori che praticano la pesca sportiva "no kill" e poi liberano il pesce per redimersi la coscienza. I pesci rigettati a mare dopo che gli ami penetrano e bucano l' intestino, perchè non vengono considerati? Ma che pagliacciata etica è?
In Natura, tra le differenti specie, quando si infligge una sofferenza fisica lo si fa ai fini della nutrizione. Perché certi imbecilli pensano che il pesce non soffra e non abbia terminazioni nervose ? E le reti a strascico utilizzate per la pesca industriale che servono per riempire i banconi delle pescherie quanta sofferenza provocano? ma soprattutto quanto sono selettive?
Perché non condanniamo ugualmente in autunno le migliaia e migliaia di cercatori di funghi che al loro passare calpestano il sottobosco e con le falci estirpano la macchia per cercare i porcini lasciando al loro passaggio bottiglie d'acqua o l'involucro dei panini che mangiano?
Perché non si condannano gli onnivori ipocriti, codardi e perbenisti schiavi del sistema?
Perché non una parola sull'ignoranza dei vegetariani che non hanno mai capito che con il consumo del latte e derivati, in quanto consumatori, sono causa diretta del ciclo produttivo della lattazione, con la relativa macellazione degli agnelli; o ancora il consumo delle uova causa diretta della triturazione dei pulcini maschi improduttivi?
Perché non si condannano i vegani per moda, quelli che per risparmiare qualche euro del portafoglio vanno negli ipermercati e si cibano di prodotti non biologici o a km 0, ma sono complici dell'impattante agricoltura intensiva che ammazza milioni di esemplari di fauna selvatica indirettamente anche per il loro sostentamento? Forse meglio un onnivoro tonto che si ciba di un pollo.
Perché ancora non si condanna il falso perbenismo animalista, specialmente dei politici radical chic, o ancora l'animalismo dell'italiano medio che ha un approccio empatico nei confronti dell'animale che ha davanti in base ai litri di sangue che possiede nel proprio corpo? Perché ci sono quelli che non s'indignano dell'uccisione di un topo ma s'indignano invece della morte di un coniglio? Perché per alcuni una cornacchia ha meno importanza di un pollo? Perché esistono persone che tendono ad umanizzare un animale, per esempio il proprio cane, privandolo della dignità di cane che naturalmente gli spetta pensando ipocritamente che la vita da cane sia peggio di quella umana?

Unknown ha detto...

Caro Professore il suo blog è estremamente interessante e ironico e dissacrante al punto giusto. Approvazione totale!!
saluti e incoraggiamenti
MS