From: Massimo
Terrile terrilemassimo@gmail.com
Buon ‘Solstizio d’inverno’ e Buon Anno !
Care
amiche e cari amici,
come è
noto, il 21 dicembre, dal punto di vista astronomico, è il giorno che precede
l’inizio dell’inverno, che dura fino al 20 marzo. Il Sole è al punto di massima
distanza dal piano equatoriale (il così detto ‘solstizio d’inverno’, dal latino
‘solstitium’, ossia ‘sole fermo’). Visto dall’emisfero boreale, il Sole sembra
fermarsi per qualche giorno nella sua massima declinazione, per rinascere poco
dopo. Si verifica pertanto il fenomeno della notte più lunga dell’anno e del
giorno più corto. Meno noti sono i riti e le ragioni con cui tale evento si
celebra e/o festeggia nel mondo a seconda delle relative culture e credenze.
Eccone alcuni esempi.
Gli
antichi romani celebravano in tale periodo i Saturnali, in ricordo del Prometeo
latino (Saturno), che avrebbe insegnato loro l’agricoltura, l’uso della moneta
e le prime regole del vivere civile, commemorando così l’uscita dalla barbarie
e i primi principi di eguaglianza sociale. Durante tale periodo era d’uso
scambiarsi doni, candele, e prodigarsi in atti di fratellanza verso gli
schiavi.
Presso i
celti era in uso un rito in cui le donne attendevano, immerse nell’oscurità,
l’arrivo della luce-candela portata dagli uomini, con cui veniva acceso il
fuoco. La pianta sacra associata a tale evento era il vischio, raccolto dai
sacerdoti, i druidi, con uno speciale rituale. Ancora oggi è usato come omaggio
e simbolo di buon augurio. A Stonehenge (Inghilterra) si celebra in tale
giorno, fin dall’età del Bronzo, la festa di Yule, con falò e pronunciamento di
formule magiche.
Per gli
ebrei, ricorre in tale periodo la festa del Chanukkah (‘inaugurazione’, detta
anche ‘festa delle luci’), in ricordo della consacrazione di un nuovo altare
nel Tempio di Gerusalemme per favorire la rinascita del culto originario dopo
l’invasione ellenica (II° sec. a.C.), le cui credenze avrebbero potuto
allontanarli dall’osservanza di alcune prescrizioni della Torah (‘La Legge’,
contenuta nel Pentateuco, facente parte della Bibbia ebraica).
Sempre
in epoca pre-cristiana, in Germania, la celebrazione era associata al dio Odino
il quale, in occasione di una battuta di caccia, avrebbe sostituito con
dolciumi il cibo che i bambini avessero messo (per il suo cavallo) negli
stivali appesi al caminetto.
In epoca
paleocristiana, il 21 dicembre i fedeli di Mithra (dio persiano, simboleggiante
il Sole e il Bene) ne onoravano la nascita.
Sul
finire del II° secolo d.C., il 25 dicembre veniva festeggiato a Roma, per
iniziativa di Aureliano (274), il ‘Dies Natalis Solis Invicti’, a seguito del
culto del ‘Dio-Sole’ (in realtà una grossa pietra detta El-Gabal, ossia
Dio-montagna) importato dall’imperatore Eliogabalo nel 218 dalla città di Emesa
in Siria.
Nella
stessa epoca, i cristiani anticiparono al 25 dicembre la nascita di
Gesù, prima fatta coincidere con l’Epifania (dal greco ‘tà epiphàneia’, ossia
‘apparire sopra’) in riferimento alla manifestazione della divinità in forma
visibile come si riteneva apparve ai Magi nella grotta di Betlemme. Pare
sia stato il papa Giulio I (337-352) a fissare tale ricorrenza.
Nei
paesi nordici europei si celebra la festa di Santa Lucia, la notte più lunga
dell’anno, e quella di Santa Claus (dal nome del vescovo Nicola di Myra del IV°
secolo, città della Licia, ora Anatolia), detto oggi ‘Babbo Natale’, il quale
pare abbia inaugurato la tradizione dei regali ai bambini allo scopo di poter
effettuare visite pastorali nelle famiglie che non potevano recarsi alla Messa.
In
India, l’evento è celebrato con la festa induista del Pancha Ganapati, in onore
del dio-elefante Ganesh, e dura dal 21 al 25 dicembre. Le case dei fedeli
vengono decorate con immagini della divinità, lumini e foglie di banano. Ai
bambini vengono offerti piccoli doni, e questi si vestono ogni giorno di un
colore diverso, dal giallo, al rosso, all’arancione, in segno di
allegria.
In
Giappone, secondo la leggenda, l’inverno è dovuto alla prigionia della dea del
Sole, Amaterasu, la quale riuscirebbe a fuggire proprio in occasione del
solstizio. Gli shintoisti dal 15 al 25 dicembre si recano in pellegrinaggio al
santuario di Ise Jingu per offrire alla dea cibo e oggetti preziosi.
In Cina,
la festa del solstizio cade il 22 dicembre. In tale occasione viene preparata
la ‘tangyuan’, zuppa dolce da consumarsi in famiglia, mentre in Corea si
prepara il patjok, simile al porridge, che si dice scacci gli spiriti maligni.
Per il
sincretismo attuatosi tra le credenze pagane e quelle cristiane nei paesi dove
predominano quest’ultime, il Solstizio d’inverno è oggi celebrato con un misto
di entrambe.
Da un
lato, il messaggio di pace e fratellanza che si vorrebbe trasmettere dal lato
cristiano appare affatto antropocentrico. L’immagine della ‘sacra
famiglia’ con il ‘dio-bambino’ al centro, i genitori ai lati e il
bue e l’asino sullo sfondo invia infatti da due millenni un messaggio a forte
contenuto specista: il gesto di umiltà attribuito al ‘Redentore’ per aver
scelto di nascere in una stalla, simbolo della (pretesa) incolmabile differenza
‘ontologica’ tra umani e non umani.
Dall’altro,
l’abbuffata carnivorista che ne accompagna le celebrazioni richiama i riti
pagani, orientati spesso più a mettere in evidenza l’evento geofisico dell’aspetto
morale richiamato dalle rispettive credenze.
La
scienza ha però scoperto e dimostrato la possibilità di rinunciare allo
sfruttamento degli altri animali e ha confermato, semmai ve ne fosse stato
bisogno, che sono esseri coscienti, capaci di gioire e soffrire quanto
quelli umani. E’ allora oggi possibile liberare nell’umano il rispetto e
l’empatia verso le altre specie, sentimenti repressi per millenni dalla
necessità e da credenze accondiscendenti basate sulle conoscenze
dell’epoca. La possibilità di un tale cambiamento rappresenta un evento epocale
nella storia dell’umanità, consentendo di lasciarsi alle spalle l’era della
predazione e iniziare quella del rispetto, al di là di ogni credenza
dell’inizio.
Massimo
Terrile
Consigliere
del Movimento Antispecista
15
dicembre 2019
VOLONTARIA DELL'ANNO
Freccia 45, per la costanza, tenacia e per aver dedicato ogni
momento libero alla causa animalista, intende nominare quale volontaria
dell’anno 2019 la splendida
ANNA MARANO
“Anna, grazie per ciò che fai, per ciò che sei e per aver
dedicato tutto l’anno, senza escludere nemmeno un giorno, ai nostri amici
animali”.
Grazie per esserci.
Susanna Chiesa, Presidente di Freccia 45
____________________________________
Dr. Susanna CHIESA, Presidente
Freccia 45
Associazione per la protezione e difesa animale
facebook: freccia 45.org
e.mail: info@freccia45.org
' info: 3318443166
' ufficio stampa:
3663566015
campagna www.noharlan.org
Per donazioni: Banca Credito Valtellinese
IBAN: IT 44 B 05216 22900 000000002277
Freccia 45 aderisce e sostiene I-CARE NETWORK per una ricerca
scientifica senza utilizzo di animali.
Donate il vostro 5 x 1000 ad I-CARE. Non costa nulla, basta
indicare nel CUD, mod. 730, MOD. UNICO, al rigo riservato al finanziamento
della ricerca scientifica e dell'università, il codice fiscale 95064870124.
CLAUSOLA DI RISERVATEZZA: quanto contenuto
nella presente comunicazione e i relativi allegati sono di natura
privata e destinati esclusivamente ai destinatari indicati. La
diffusione e/o copiatura è proibita (ex art. 616 c.p., d.lgs. n.
196/2003). Se avete ricevuto questo messaggio per errore, vi preghiamo di
distruggerlo e di darcene immediata comunicazione. CONFIDENTIALITY
NOTICE: this e-mail, including attachments, is intended only for the
recipient(s) named above. It may contain confidential or privileged information
and should not be read, copied or otherwise used. If you are not the named
recipient, please contact us and delete the e-mail from your system.
P SALVIAMO GLI ALBERI
! Non stampare inutilmente.
𝐋𝐀 𝐌𝐎𝐑𝐓𝐄
𝐍𝐎𝐍 𝐄̀
𝐀𝐑𝐓𝐄
È sconcertante assistere nell’anno 2019 al connubio “Arte -
Morte”.
Lo è ancora di più se all’interno di un evento che dovrebbe
rappresentare il ‘trionfo’ e la celebrazione della Cultura Musicale Italiana,
questo triste legame viene ostentato da chi è a capo di un’istituzione.
La signora Casellati, Presidente del Senato della Repubblica
Italiana, si deve vergognare.
Non è questo il modo di dare lustro alla nazione intera.
Non è questo il modo di trasmettere un messaggio di rispetto e
di compassione verso Chi è più debole.
Ci dissociamo completamente da un gesto così sconsiderato e così
di cattivo gusto.
La stragrande maggioranza degli Italiani è contraria all’uso
delle pellicce ed è assolutamente favorevole affinché vengano finalmente
aboliti gli allevamenti ( leggi “i lager” ) dove i poveri Animali vengono fatti
nascere con il solo scopo di essere scuoiati ancora coscienti; e dopo una
brevissima vita di atroci sofferenze, di torture e di privazioni.
Presentarsi al Teatro Alla Scala nel 2019 con circa 80 morti
innocenti sulle spalle è deplorevole oltre che orribile.
Tradizione fa rima con evoluzione, ed evoluzione vuol dire anche
e soprattutto presa di coscienza.
Gli occhi di quelle Anime invisibili, torturate, umiliate e infine
ammazzate per l’effimera vanità di qualche pseudo-umano, è come se ci
guardassero.
È vergognoso e immorale rendersi complici di un crimine così
efferato e sanguinario.
Non siamo più nel paleolitico, né tantomeno abbiamo bisogno di
assassinare esseri senzienti per ripararci dal freddo.
Le tecnologie e il progresso ci mettono a disposizione
meravigliosi tessuti sintetici utilizzati anche a latitudini polari che
oltretutto hanno un positivo impatto anche a livello ambientale.
Ma è assolutamente intollerabile far passare il messaggio che
sia “normale” indossare la sofferenza e l’agonia di QUALCUN ALTRO.
L’Italia prenda esempio da molti altri paesi stranieri che hanno
VIETATO PER LEGGE gli allevamenti dei cosiddetti “Animali da Pelliccia” ( già
di per se un’aberrazione propria di un ‘tossico antropocentrismo’ ) proibendone
al contempo la commercializzazione, come accaduto poco tempo fa in California
negli Usa, il primo stato al mondo ad aver vietato la vendita di questo
anacronistico e barbaro indumento.
Una scelta che è una chiara testimonianza di vero progresso
morale e civile.
Lo stesso progresso che è stato espresso nel Regno Unito (dal
2000), in Austria (dal 2004), in Croazia (dal 2017), in Slovenia (dal 2013), in
Repubblica Ceca (dal 2019), in Lussemburgo (dal 2018), e in molti altri stati.
La pelliccia è sinonimo di profondo degrado.
La pelliccia è sfruttamento e violenza imposta ad ALTRI ESSERI
SENZIENTI , INCOLPEVOLI e INNOCENTI .
Invitiamo la signora Casellati a visionare il filmato allegato.
Potrà così ascoltare con le proprie orecchie il pianto disperato
di una delle Creature da lei “indossate” il 7/12 u.s. durante la celebre serata
inaugurale della stagione teatrale milanese e magari riflettere e farsi un
esame di coscienza.
La “Tosca” macchiata di sangue innocente non è arte.
La Morte non è Arte.
E il “sogno d’Amore” di quegli Animali Innocenti è davvero
“svanito per sempre”.
Loro sono “morti disperati” ...
Riccardo Manca
Animalisti Italiani
#NOPELLICCE #ABOLIAMOLEPELLICCE
#STOPELLICCE
#AnimaliLiberi
Link FB:
Link articolo:
VIDEO,
abbiate il coraggio di guardare.
Anche lei signora Casellati.
E si vergogni .
CALIFORNIA VIETA PELLICCE :
--
Riccardo Manca
Vice Presidente Nazionale
ANIMALISTI ITALIANI ETS
Via Tommaso Inghirami,82 - 00179 ROMA
Tel./Fax 06 78 04 171
e-mail: riccardo.manca@animalisti.it
http://drive.google.com/uc?export=view&id=1Sh7tpviX9hmoquvrEgaoPU6ZTIpMicrq
Dona il 5 x 1.000 motivi
C.F. 96368210587
www.animalisti.it
Vice Presidente Nazionale
ANIMALISTI ITALIANI ETS
Via Tommaso Inghirami,82 - 00179 ROMA
Tel./Fax 06 78 04 171
e-mail: riccardo.manca@animalisti.it
http://drive.google.com/uc?export=view&id=1Sh7tpviX9hmoquvrEgaoPU6ZTIpMicrq
Dona il 5 x 1.000 motivi
C.F. 96368210587
www.animalisti.it
Virus-free. www.avg.com
|
Virus-free. www.avg.com
|
3 commenti:
LIBERIAMO LE CREATURE OPPRESSE DALLA TIRANNIDE UMANOIDE
Di VALDO VACCARO
https://www.valdovaccaro.com/liberiamo-le-creature-oppresse-dalla-tirannide-umanoide/
Grazie Giorgio. Infatti Piero Deola avrebbe dovuto precisare che "LIBERIAMO LE CREATURE OPPRESSE DALLA TIRANNIDE UMANOIDE" è il titolo diun articolo di Valdo Vaccaro. Altrimenti sembrerebbe assurdamente che Vaccaro propagandi una "TIRANNIDE UMANOIDE.
Posta un commento