domenica 13 agosto 2023

PIERO ANGELA: UNA COSA CHE HO ODIATO DI LUI... E ALTRO

Studiò al Conservatorio ma lo abbandonò perché sedotto da una depravazione della musica che è il jazz. Evidentemente era insofferente ad uno studio serio del pianoforte che nei Conservatori richiede uno studio severo di dieci anni. Angela si è fatto ritrarre spesso al pianoforte ma non poteva mai diventare un vero pianista. Scommetto che non sarebbe stato capace nemmeno di suonare il famoso pezzo facile Ad Elisa di Beethoven. E' stato un dilettante.  Per me il jazz è una depravazione perché è basata sull'improvvisazione che elimina la costruzione dove sbagliare una nota non soltanto è concessa ma anche voluta perché una nota vale l'altra ed è di una monotonia tremenda.Il jazz ha cercato di nobilitarsi con una contaminazione con la musica classica. Ma allora non è più jazz.  Sta tra il tonale e l'atonale. Provo un senso di repulsione. Gli altri dicano pure che sbaglio ma è una musica (faccio per dire) che è basata sull'improvvisazione perché credo sia difficile fissarla su un pentagramma. E la sua passione per il jazz non si concilia con sigla musicale che è la famosa aria della quarta corda (così definita perché eseguita sulla quarta corda del violino) dell'eccelso, del sommo Bach.     

E ora passo ad altro. Molti anni fa gli fu conferita a Cagliari la laurea ad honorem in Pedagogia. Non avendone mai preso una vera. Il preside della Facoltà di Lettere e filosofia rifiutò di essere presente perché ritenne che Piero Angela non meritasse la laurea ad honorem essendo un divulgatore senza laurea. Quel giorno, durante il rinfresco finale, mi avvicinai ad Angela per domandargli perché iniziasse sempre per quasi metà della trasmissione con un documentario sugli animali che io ero costretto a saltare sempre perché erano sempre incentrati sadicamente sulla predazione. Perché insistere tanto su questi documentari che non hanno alcunché di scientifico? gli domandai. Risposta rivoltante: perché hanno un successo presso il pubblico. Capite? Non disse che avevano un aspetto scientifico. Infatti non ne potevano avere alcuno. Che cosa vi può essere di scientifico nel far vedere la corsa di leoni che in gruppo rincorrono una povera gazzella che disperata cerca di sottrarsi quasi sempre inutilmente alla morte? Angela disse sempre che le sue trasmissioni si proponevano di spiegare cose difficili in modo tale che potessero essere comprese da tutti. Non è così. Vi sono cose difficili che non possono essere spiegate in modo semplice. Come può essere compresa la relatività generale di Einstein? Si può spiegare quasi facilmente la relatività ristretta ma non quella generale, che comporta la geometria dello spazio curvo, che Einstein (che era un fisico e non un matematico) riprese da Riemann. E la matematica del calcolo tensoriale necessaria per la relatività generale fu ripresa dal matematico italiano Levi Civita (ebreo anche lui). Pertanto nella teoria della relatività generale vi è anche una italianità. Lo stesso Einstein riconobbe onestamente che senza il calcolo tensoriale di Levi Cività non sarebbe riuscito ad esprimere matematicamente la relatività generale. Conservo tra i libri di mio padre una dispensa di Levi Civita su cui aveva studiato mio padre per un esame compreso nel programma previsto per la laurea in ingegneria industriale nel 1936. Un altro grande matematico professore a Roma di geometria analitica fu l'ebreo Guido Castelnuovo. Un terzo matematico ebreo professore anche lui nell'Università di Roma fu Federico Enriques. Purtroppo le sciagurate leggi razziali (antiebraiche) del 1938 privò l'Italia di grandi scienziati. Fermi lasciò l'Italia perché, pur non essendo ebreo, aveva sposato un'ebrea. Non mi ricordo che Angela abbia esposto le varie teorie cosmologiche che possono essere riassunte in tre diverse teorie: 1) un universo stabile (è questo il modello che Einstein preferì prima di abbandonarlo quando fu scoperta da Hubble l'espansione dell'universo; 2) un universo soggetto ad espansione all'infinito dopo il Big Bang; 3) espansione e poi a contrazione (per esaurirsi della forza di espansione a causa del prevalere della forza di gravità) nell'implosione nel Big Crunch (è questo il modello che va sotto i nomi di Einstein-De Sitter).  Domanda conclusiva. Poiché le trasmissioni di Angela erano esposizioni il cui contenuto era tratto servizi scientifici a cui attingeva ampiamente o da spiegazioni dovute agli ospiti invitati nello studio televisivo dove stavano le sue benemerenze? Certamente sono state utili le sue trasmissioni. Questo senza dubbio. Ma senza i documentari sugli animali, che mi costringevano a saltare su altro canale per ritornarvi quando aveva finito di dare spazio a scene di morte dando l'impressione che ne traesse compiacimento.  

Ho riportato in un mio libro il contenuto di un grosso volume scritto con il figlio Alberto sull'evoluzione biologica. Un volume di divulgazione che non ha il coraggio di porsi contro le interpretazioni che possono concordare con una interpretazione finalistica, e perciò antiscientifica, dell'evoluzione delle specie animali. Padre e figlio hanno evitato di trarre dallo studio dell'evoluzione biologica una battaglia contro l'entropocentrismo. Mi propongo di fare copia e incolla delle pagine che ho scritto nella mia recensione.                           

1 commento:

Mauro b. ha detto...

Non lo stimavo nemmeno io, divulgatore di documentari della National Geographic, fissato con l'Egitto, ché mi fece tanto disamorare quel paese e quei siti archeologici, che scartati quella metà dai miei programmi di viaggio. Una ossessione di teorie, senza arrivare a nulla....

Per contro il nostro, poco o punto di occupò dei nostri siti archeologici sparsi sulla penisola, nelle isole. Per esempio il grande nuraghe di Barumini, le "leggende" sulle tombe di giganti trovate in Sardegna, eccetera, tanto per prendere ad esempio la sua terra, professore.

Il jazz non lo capisco neppure io.