sabato 18 novembre 2023

EINSTEIN E MARILYN MONROE

Si racconta che un giorno, incontrando Einstein, Marilyn Monroe gli disse: "Tu ed io potremmo avere un figlio: avrebbe la mia bellezza e la tua intelligenza".

Lui, non molto elegantemente, le rispose: "Potrei andarmene con la mia bellezza e la tua intelligenza".

In quei giorni, i test di intelligenza non erano ancora in voga. Anni dopo si scoprì che il QI di Marilyn era 165, cinque punti più alto di quello di Einstein. Il suo QI è ancora oggetto di dibattito oggi perché da quel che so, quei test non esistevano allora, ma internet adora il dramma e decise di farle fare un test del QI.

Marilyn Monroe (Norma Jean Baker, 1926-1962) era un'avida lettrice. A casa aveva una biblioteca ben fornita con oltre mille libri. Passava molte ore a leggere letteratura, poesia, teatro e filosofia.

1 commento:

Mauro b. ha detto...

Consorterie scientifiche, ovvero meri divulgatori di teorie che escono quand il faut, quando conviene, spesso roba sgraffignata, rubata, copiata da altri ricercatori non appartenenti alla scuderia, come il nostro Olinto del Pretto cui si deve, parrebbe, il primo sostanziale abbozzo della teoria della relatività....Roba non nuova, peraltro, malcostume diffuso , solita solfa, alla faccia del merito, o meritocrazia. Io non so se Einstein fosse veramente un genio, però fu giudicato abbisognevole di insegnante di sostegno, secondo il.parere dei professori durante il breve percorso scolastico milanese. La faccia era da cretino. E qui non ci piove.

Solo la bellezza aveva dalla sua, la nostra Marilyn, ché la sua prima disgrazia fu di nascere in una famiglia sui generis... Seguì matrimonio con uomo più anziano, divorzio, parentesi come attrice di films per adulti, indi le prime particine, e poi....Non sapevo fosse una donna colta, divoratrice di libri, chapeau. Ricordo la sua splendida interpretazione di Zucchero, nel bellissimo A Qualcuno Piace Caldo, di Billy Wilder, i suoi duetti con Lemmon e Curtis, quel suo modo intrigante di sovrapporre le labbra....La sua faccia era perfetta, bellissima, una via di mezzo fra il sensuale e l'angelico. Non ho mai avuto la sensazione che fosse una cretina. Ora che ci penso.