giovedì 21 dicembre 2023

IL NATALE E' L'UCCISIONE DI MILIONI DI AGNELLI MASCHI

Questa festa che cade il 25 dicembre sostituisce la festa dell'Antica Roma dedicata al sol invictus. Poveri agnelli che arrivano cadaveri nelle mense dei conservatori della tradizione della religione cristiana, recepita dalla concezione ebraica che vedeva nell'agnello "l'animale sacrificale" reso necessario per purgarsi da ipocriti dei peccati scaricandoli  su questo animale simbolo dell'innocenza. Nella messa vi è "l'Agnus Dei qui tollit peccata mundi". Il Cristo doveva essere paragonato all'Agnello sacrificale perché Dio padre costrinse il figlio ad incarnarsi per togliere all'uomo il peccato originale (che per gli ebrei non esiste). Come mai ci pensò dopo milioni di anni, cioè da quando creò l'uomo e la donna e questi peccarono perché mangiarono una mela dall'albero della sapienza? Secondo il ridicolo calendario ebraico la creazione del mondo è avvenuta 6028 anni fa. Incredibile ma vero per gli ebrei che vi credono fondandosi sulle genealogie dell'Antico Testamento. Ma anche se non ci fosse il Natale (e ancor peggio la Pasqua) gli agnelli maschi sarebbero comunque uccisi perchè economicamente non produttivi. Vivono pochi giorni e subito sottratti alla madre che continua a cercare il proprio figlio, anche se femmina, perché allevato artificialmente per non sottrarre il latte che la madre ha prodotto per il figlio nato per essere allattato da lei e non per gli uomini che le rubano il latte. Anche tutti i formaggi hanno come fonte la crudeltà umana. Si salvano le femmine per produrre latte per gli uomini impedendo loro di arrivare alla vecchiaia perché non producono più latte in abbondanza. E' purtroppo la fine anche dei vitelli maschi per lo stesso motivo. I pulcini maschi vengono triturati vivi. Non si prospetta alcuna soluzione. Vince l'economia. Lo storico filosofo neoplatonico Plutarco diceva che i macellai sono  "pasticceri di cadaveri". Se fossi abitato in una casa con giardino sarei uscito con un agnello al guinzaglio come se fosse un cane. La gente capirebbe che un agnello è capace di affettività come il cane. Mi ricordai di un famoso calciatore inglese, Stanley Matthews, che rimase attivo come calciatore sino a 50 anni. Andando su Wikipedia ho scoperto che Matthews era vegetariano e un giorno alla settimana era dedicato al digiuno. Visse 85 anni (1915-2000). Come si vede si può avere un fisico dodato di robustezza senza mangiare carne. Tutti coloro che mangiano carne si dovrebbero convincere che immettono nell'intestino sostanze nocive. Non lo dico io, lo ha detto il famoso oncologo Umberto Veronesi che era notoriamente vegetariano e visse 91 anni. La famosa astronoma Margherita Hack era vegetariana e visse anche lei 91 anni. Riconosco che purtroppo il vegetarianesimo non è una soluzione se si ammette il latte con tutti i suoi derivati. Ma coloro che, come in Sardegna (dove vi sono 4 pecore per ogni abitante in una popolazione di un milione e 600 mila abitanti) vivono sfruttando le pecore dovrebbero sapere che vi sono razze di ovini che hanno un mantello di lana assai pregiata, il merino e il cachemire, e la lana dei maschi è più pregiata di quella delle femmine. La stupida tradizione impedisce loro di capirlo nonostante la lana delle loro pecore non abbia alcun valore commerciale.                  

Cosa non vi piace del Natale?

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