mercoledì 31 luglio 2024

QUANDO UN POLITICO VALE MENO DI UN ORSO

Si era già reso responsabile dell'ordine di uccidere un orsa. Non gli è bastato. Ha voluto prevenire un'ordinanza del TAR che avrebbe sospeso la decisione di uccidere l'orsa. Questo presidente della provincia di Trento merita più delle manifestazioni animalistiche contro questo SUBANIMALE che ha privato della madre tre cuccioli destinati a brutta fine perché non ancora autosufficienti. I subanimali non meritano di essere considerati uomini perché stanno sotto il livello dell'animalità. Se fossero animali sarebbero migliori.

3 commenti:

Mieleamaro ha detto...

Il mio sogno è che gente simile si levi di mezzo da una santa volta. Sparisca letteralmente insieme alla loro mentalità criminale.Tuttavia il problema è che gentaglia come il personaggio citato continua a prendere gran parte dei voti da altrettanta genia maledetta tipo cacciatori, specisti vari e simili. Per cui è difficile toglierseli da mezzo, perché godranno sempre di largo consenso.

Anonimo ha detto...




Tempo al tempo...!! Il male e' come un boomerang che torna pericolosamente al mittente che l ha lanciato.
Sara' proprio il tempo a svegliare chi dorme e a togliere di mezzo questa nullità vivente.

Anonimo ha detto...

Il mondo pullula di subanimali che uccidono o prevenendo un'ordinanza, e quindi aggirando un aggirando una legge, pur se inadeguata, oppure che uccidono piccole vite, sadicamente, ma impunemente, causa le gravissime deficienze delle leggi vigenti.
Nel caso dell'orsa la legge è aggirata e neutralizzata, nel caso che vorrei segnalare alla sua attenzione, la legge è uno strumento di elusione della responsabilità umana nei confronti di vite innocenti e fragili.
I responsabili dell'orribile morte del gattino scagliato nel vuoto oltre un ponte in località Lanusei, risultano impuni, in assenza del corpicino del gattino assassinato.
L'impunità è figlia della complicità, è figlia dell'indifferenza con la quale ascoltiamo noncuranti invece di dare espressione all'orrore e chiedere, compatti, l'applicazione delle leggi vigenti e l'elaborazione di un quadro normativo che affronti il problema dilagante del maltrattamento nei confronti di qualunque essere vivente.

Giustizia per il gattino lanciato dal ponte a Lanusei: è il titolo di una
Petizione, lanciata il giorno 7 luglio 2024 e diretta al Parlamento Italiano.

Questa petizione, lanciata tramite chang.org è importante ed è importante firmarla e condividerla.
Ecco il testo della Petizione, lanciata da Claudio Lauretti:

"A Lanusei dei ragazzi lanciano dal ponte un tenero gattino, riprendendo il tutto e pubblicando il video, diventato virale in poco tempo, sui social.

Nel video, si vede che uno dei ragazzi prende in mano il gattino nero e lo lancia di sotto, come se niente fosse, da una strada sopraelevata. Presenti anche un amico - che riprende la scena col telefonino - e un'altra ragazza, che incitano il primo e sghignazzano mentre il cucciolo vola oltre il guard rail.

Le immagini sono raccapriccianti. Il fatto è accaduto a Lanusei, comune della Sardegna. Accompagnati dai genitori, i tre sono stati convocati dagli investigatori, ma sapete quale è la beffa? Che non avendo trovato il gattino morto non gli possono contestare il reato di uccisione di animale.

Rischiano quindi di farla franca. Cosa chiedo con questa petizione? Almeno l'applicazione minima delle pene previste per maltrattamento di animali: una reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro

Un gesto simile non può passare impunito."