giovedì 12 agosto 2010

AL CARDINALE CAFFARRA

Giro a Lei quanto ho scritto al prof. Berti nel mio blog
A lei aggiungo che, riflettendo sulla natura (cosmologia ed evoluzione biologica, su cui ho fatto degli studi per tutta la vita insegnando storia della filosofia per 40 anni all'Università) sono arrivato alla conclusione disperata che tutto congiura contro l'esistenza di Dio. E poi noti la contraddizione di un Giovanni Paolo II che disse che "basta essere giusti per meritare la salvezza". E allora a che serve credere in Dio? Si ricordi la lezione di Kant, secondo cui la religione può seguire la morale, ma non viceversa perché altrimenti l'azione morale non avrebbe alcun merito di fronte ad un eventuale Dio. Ne ricavo il contrario di ciò che disse quell'opportunista di Pascal con la sua famosa scommessa. E' meglio non credere in Dio per avere maggiori meriti di fronte ad un eventuale Dio. E per quanto riguarda il divieto che Lei oppose ad un coro di omosessuali (io preferisco chiamarli con i classici termini "pederasti" o "sodomiti") su questo Le do ragione. Ma sino a un certo punto. Evidentemente Le mancano le conoscenze scientifiche necessarie per sapere che l'omosessualità è innata, non acquisita. Essa dipende da errori del DNA e del metabolismo. Dunque si deve arrivare alla conclusione che questi individuii (che comunque, fisicamente, non moralmente, mi fanno schifo perché ho il diritto di provare una istintiva repulsione per essi al pensiero di ciò che fanno) sono errori della natura. E a causa di questa definizione sono stato accusato anche sulla stampa di "omofobia" (termine inventato recentemente dalla lobby dei pederasti e delle lesbiche). Ma se la natura è stata creata da Dio (secondo Lei) con tutte le sue imperfezioni, anche queste debbono essere addebitate a Dio. Dunque la Chiesa non può dire che gli omosessuali peccano e debbono essere curati. L'omosessualità non è una malattia nel senso comune del termine. E' UN ERRORE DELLA NATURA SENZA ESSERE UNA MALATTIA IN SENSO STRETTO. E se l'omosessualità fosse un peccato per la Chiesa, di questo peccato dovrebbe essere considerato responsabile quello stesso Dio in cui Lei irrazionalmente crede per avere creato una natura così piena di errori (si pensi a tutte le malattie di origine genetica, a tutti i batteri e insetti nocivi, pulci, pidocchi, zecche, zanzare, etc., etc., alla tremenda selezione naturale che elimina i deboli, i portatori di malattie trasmissibili, con eccezione per la specie umana grazie alla (o a causa della?) medicina. Lei, trascurando completamente la natura, ha come unico punto di appoggio un libro, la Bibbia, che è il risultato delle più grosse falsificazioni storiche, oltre che un libro mitologico e ripugnante nell'Antico Testamento. La Bibbia, per chi sappia leggerla con cervello, è la più forte dimostrazione che quel dio di cui in esso si scrive non può esistere perché è schifoso nell'Antico Testamento. Si pensi a quel pazzo di Jahweh che comanda ad Abramo di uccidere Isacco per metterlo alla prova, al racconto pazzesco di Giobbe, dove Jahweh si diverte a scommettere con il demonio. Mosè risulta non essere mai esistito. E se cade Mosè cade tutto, anche il racconto di Gesù che parla con le anime di Mosè (grande macellatore di popoli e di animali) e del "profeta" Elia (che comandà di fare a pezzi 450 seguaci del dio Baal concorrente del dio pagano Jahweh, trasformato poi in dio unico nel passaggio dell'ebraismo dal politeismo alla monolatria (ancora con Davide), e poi al monoteismo dopo l'esilio in Babilonia, cioè a partire dal 539, con cui termina l'ebraismo e inizia il giudaismo. Vede che conosco un po' le cose? CHE FARSA LA BIBBIA. O cardinale Caffarra, come fa a non riflettere su tutte queste cose per evitare di trarne le giuste conclusioni? La resurrezione di Gesù è un invenzione del pluriassassino Saulo (poi S. Paolo), perché le sue epistole precedono tutti i Vangeli. Ho dedicato due anni allo studio dell'esegesi biblica esponendo in un mio libro di 800 pagine (SCONTRO TRA CULTURE E METACULTURA) i risultati a cui sono giunti i maggiori studiosi dell'Antico Testamento. Risultati terrificanti. Come può uno continuare a credere in simili panzane partorite da un popolo, quello ebraico, che era il popolo più ignorante dell'antichità tra tutti i popoli che conoscevano la scrittura? Se i Vangeli avessero preso le distanze dall'Antico Testamento, invece di proporsi (con spietata malafede) come avveramento dell'Antico Testamento nelle sue false profezie (attribuite con spudoratezza ai cosiddetti profeti - per esempio Isaia - anche due secoli dopo che i fatti erano accaduti, così da avere un Deuteroisaia e persino un Tritoisaia, e la stessa cosa vale per Zaccaria ed altri ) avrebbero avuto tutto da guadagnarci. Un'ultima cosa. Non ha avuto vergogna a mettersi accanto a quella banderuola di Giuliano Ferrara? Un individuo intellettualmente e politicamente ripugnante per il passato e per il presente (peggiore del passato). Lei crede che l'aborto sia un peccato perché "la vita è un bene ed è un dono di Dio"? Non si accorge del non senso linguistico (prima di tutto) di tale espressione? La vita non è un dono perché all'atto del concepimento manca il ricevente (se qualcuno fuori di testa non voglia dire che il ricevente è uno degli almeno 200 milioni di spermatozoi che per primo arriva all'ovulo). NESSUNO HA CHIESTO DI NASCERE. E sa che cosa le dico io? IO NON VOLEVO NASCERE per non fare l'esperienza della morte. Voi preti cercate da sempre di sfruttare la paura o il terrore della morte per continuare a propagandare le vostre menzogne. E poi, ammesso che esista l'anima immortale, che peccato farebbe una donna abortendo? Giovanni Paolo II disse, rivolgendosi alle donne che avevano abortito, che "i loro mancati figli erano stati accolti nella gloria di Dio". E allora? Non è meglio essere abortiti per andare direttamente in paradiso, o il suo Dio preferisce da sadico che uno diventi adulto e magari criminale per il gusto di condannarlo? Però Giovanni Paolo II (notare) permise di abortire alle suore che in Africa erano state violentate. E ora Le faccio un esempio a cui Lei deve assolutamente rispondere. Altrimenti è un disonesto. Premesso che Benedetto XVI, difendendo l'embrione, disse che "Dio pone su di esso uno sguardo benevolo e amoroso vedendovi già il destino dell'uomo", mi dica: il suo Dio (cristiano) pose uno sguardo benevolo e amoroso anche sull'embrione di Hitler e (da masochista) anche su quello di Maometto? Ma non sarebbe stato meglio che la madre di Hitler avesse abortito (come anche quella di Maometto)? O era meglio che non abortisse pur prevedendo tutte le negative conseguenze? Oltre tutto Hitler abortito sicuramente sarebbe andato in paradiso essendo privo di quelle tremende colpe che conosciamo. MI RISPONDA SU QUESTA DOMANDA. Anche se so che non mi risponderà. D'altronde, che me ne farei della Sua risposta? E lasciamo perdere il discorso su Maometto, che diventa pericoloso. Anche per la Chiesa costretta a far vivere da clandestini i cristiani nei Paesi islamici perché nel Corano è proibito ai cristiani cercare di fare proselitismo nei confronti dei musulmani, pena la persecuzione sino alla morte con tremende mutilazioni. Conosco bene il Corano, anche peggiore dell'Antico Testamento almeno per il fatto che gli ebrei credenti non fanno proselitismo (anche se ciò è contraddittorio se credono che il loro Jahweh sia il dio vero). Ma si sa che gli ebrei credenti sono dei fanatici che identificano la loro religione con la loro razza. Il resto dell'umanità per essi non esiste, tanto è vero che nel libro di Daniele sta scritto che risusciteranno soltanto gli ebrei credenti. Il resto dell'umanità rimarrà morta per sempre. Voi preti siete degli scellerati quando pensate soltanto a difendere gli embrioni senza pensare all'aumento tremendo della popolazione pazza che questa Terra esausta è costretta a sopportare essendo la popolazione umana passata dall'inizio del '900 ad oggi da un miliardo e mezzo a 7 miliardi. Ma per voi incoscienti questa è una questione che non esiste, pur essendo l'antropizzazione della Terra la causa ormai quasi unica di tutti i disastri ambientali. Siete veramente degli incoscienti responsabili della degradazione della vita sulla Terra.

1 commento:

ANTONIO ha detto...

Caffarra ha un degno cardinale dal cognome anagramma Carlo Carafa e il malcostume del nepotismo con i cardinali nipoti, omosessuale, e nipote di Giovanni Carafa e Paolo IV. 1536-1555, Pietro Carafa che ridusse in un ghetto gli ebrei di Roma Carafa in odio al diavolo e al cielo è qui sepolto
col putrido cadavere; lo spirto Erebo ha accolto.
Odiò la pace in terra, la prece ci contese,
ruinò la chiesa e il popolo, uomini e cielo offese;
infido amico, supplice ver l'oste a lui nefasta.
Di più vuoi tu saperne? Fu papa e tanto basta. questa nota solo per assonanza di cognomi. antonio graci.