Due suggerimenti a Monti
di Manca e Abravanel
Ascoltate in video quanto pretende l'Europa per sanare i conti. Tutto si riassume nella formula del liberismo, che è fallito. Dovrebbe essere messa in atto un'altra regola. Se un'azienda è in attivo non può essere permesso ad essa di licenziare. Il liberismo ha come unico fine l'aumento del profitto e non l'aumento dell'occupazione. Il liberismo è contraddittorio perché favorisce il profitto a danno dell'occupazione. Ma se diminuisce l'occupazione diminuisce la domanda. Se diminuisce la domanda diminuisce il consumo. Se diminuisce il consumo diminuisce il profitto delle aziende. Il liberismo si morde la coda.
La legge (previo controllo dei bilanci perché non siano truccati) deve impedire che si licenzi quando il licenziamento sia finalizzato solo all'aumento del profitto. Il licenziamento sarebbe giustificato solo nel caso in cui l'azienda fosse in passivo per esubero del personale. La liberalizzazione dei servizi pubblici è una pazzia. E' vero che l'amministrazione pubblica (in mano ai partiti) è spesso un carrozzone politico che aumenta il costo della politica. Ma una sana amministrazione pubblica dei servizi pubblici è sempre meglio di un'amministrazione privata. Si consideri infatti che il privato offre un servizio sotto la condizione del profitto. Invece un'amministrazione pubblica (per esempio dell'acqua) può permettersi di offrire lo stesso servizio ad un costo minore facendo pagare il servizio per quel che veramente costa e senza profitto. Ed anche se esistesse un profitto pubblico, questo andrebbe a beneficio di tutti e non solo dell'azienda privata. La cosa mi sembra così evidente che bisogna essere pazzi o disonesti per proporre la liberalizzazione come soluzione dei problemi sociali. Questa è un'Europa che se ne frega del sociale e vive nel mito della globalizzazione, che sta rovinando la Terra, mercificando il lavoro. Sto rivalutando Marx, nonostante fosse partito dall'errore di avere equiparato il valore di una merce al valore delle ore di quantità di lavoro necessarie per produrla. Un bicchier d'acqua è gratuito mentre un chilo d'oro vale molto più di un bicchier d'acqua. Ma nel deserto a che cosa servirebbe avere dell'oro e non avere acqua? Vi è dunque la componente del mercato, delle necessità vitali e della rarità della merce. Cose di cui Marx non tenne conto nel passaggio dal valore=lavoro al valore della merce nel mercato, in cui la merce è soggetta ANCHE alla legge della domanda e dell'offerta. Solo il socialismo può porre d'accordo il profitto con il sociale. Ma guai a parlare della priorità del sociale a questi scriteriati burocrati della cosiddetta Unione Europea, che vedono la soluzione di tutti i mali nel liberismo.
E ora si vorrebbe proporre come capo del governo un Mario Monti che rappresenta solo gli interessi di un liberismo sfrenato. Di male in peggio.
Io mi sono sempre domandato che cosa abbiamo tratto di vantaggio da questa disgrazia dell'euro. L'unico argomento che si affaccia a suo favore è la cantilena che l'euro ci ha salvato dall'inflazione. FALSO. Basti considerare che la condizione per entrare nell'euro era che l'Italia diminuisse sino al 3% la differenza del debito pubblico annuale rispetto al prodotto interno lordo (PIL). Ma questo è stato fatto ancor prima di entrare nell'euro. Dunque si sta ammettendo che solo una forza esterna (quella delle regole dell'Unione Europea) poteva essere capace di continuare a mantenere l'inflazione entro il 3%. E perché non poteva continuare a farlo il governo italiano senza dover entrare nell'euro? Qualcuno me lo spieghi. Si vuole forse dire che nessun governo sarebbe stato capace di ciò senza obblighi esterni? Ma che senso ha tutto ciò? Significa ammettere che siamo un Paese incapace di esprimere un governo che tenga sotto controllo l'inflazione evitando lo sperpero del costo della politica, dei corporativismi, delle lobby, degli ordini professionali (che non dovrebbero esistere). Che ci stanno a fare le province? Non capisco nemmeno che ci stiano a fare le regioni con una massa di consiglieri regionali che vivono di politica. Siamo l'unico Paese in cui esistono i notai. Che ci stanno a fare i notai se non ad aumentare a loro vantaggio, con i loro onorari, il costo dei contratti, quando basta un pubblico ufficiale per gli atti di compravendita? L'Inghilterra, la Danimarca e la Svezia (facenti parte dell'Unione Europea) non hanno voluto l'euro e stanno benissmo senza di esso. La Svizzera sta benissimo con il suo franco. E la Grecia sarebbe stata meglio se si fosse tenuta la dracma.
La legge (previo controllo dei bilanci perché non siano truccati) deve impedire che si licenzi quando il licenziamento sia finalizzato solo all'aumento del profitto. Il licenziamento sarebbe giustificato solo nel caso in cui l'azienda fosse in passivo per esubero del personale. La liberalizzazione dei servizi pubblici è una pazzia. E' vero che l'amministrazione pubblica (in mano ai partiti) è spesso un carrozzone politico che aumenta il costo della politica. Ma una sana amministrazione pubblica dei servizi pubblici è sempre meglio di un'amministrazione privata. Si consideri infatti che il privato offre un servizio sotto la condizione del profitto. Invece un'amministrazione pubblica (per esempio dell'acqua) può permettersi di offrire lo stesso servizio ad un costo minore facendo pagare il servizio per quel che veramente costa e senza profitto. Ed anche se esistesse un profitto pubblico, questo andrebbe a beneficio di tutti e non solo dell'azienda privata. La cosa mi sembra così evidente che bisogna essere pazzi o disonesti per proporre la liberalizzazione come soluzione dei problemi sociali. Questa è un'Europa che se ne frega del sociale e vive nel mito della globalizzazione, che sta rovinando la Terra, mercificando il lavoro. Sto rivalutando Marx, nonostante fosse partito dall'errore di avere equiparato il valore di una merce al valore delle ore di quantità di lavoro necessarie per produrla. Un bicchier d'acqua è gratuito mentre un chilo d'oro vale molto più di un bicchier d'acqua. Ma nel deserto a che cosa servirebbe avere dell'oro e non avere acqua? Vi è dunque la componente del mercato, delle necessità vitali e della rarità della merce. Cose di cui Marx non tenne conto nel passaggio dal valore=lavoro al valore della merce nel mercato, in cui la merce è soggetta ANCHE alla legge della domanda e dell'offerta. Solo il socialismo può porre d'accordo il profitto con il sociale. Ma guai a parlare della priorità del sociale a questi scriteriati burocrati della cosiddetta Unione Europea, che vedono la soluzione di tutti i mali nel liberismo.
E ora si vorrebbe proporre come capo del governo un Mario Monti che rappresenta solo gli interessi di un liberismo sfrenato. Di male in peggio.
Io mi sono sempre domandato che cosa abbiamo tratto di vantaggio da questa disgrazia dell'euro. L'unico argomento che si affaccia a suo favore è la cantilena che l'euro ci ha salvato dall'inflazione. FALSO. Basti considerare che la condizione per entrare nell'euro era che l'Italia diminuisse sino al 3% la differenza del debito pubblico annuale rispetto al prodotto interno lordo (PIL). Ma questo è stato fatto ancor prima di entrare nell'euro. Dunque si sta ammettendo che solo una forza esterna (quella delle regole dell'Unione Europea) poteva essere capace di continuare a mantenere l'inflazione entro il 3%. E perché non poteva continuare a farlo il governo italiano senza dover entrare nell'euro? Qualcuno me lo spieghi. Si vuole forse dire che nessun governo sarebbe stato capace di ciò senza obblighi esterni? Ma che senso ha tutto ciò? Significa ammettere che siamo un Paese incapace di esprimere un governo che tenga sotto controllo l'inflazione evitando lo sperpero del costo della politica, dei corporativismi, delle lobby, degli ordini professionali (che non dovrebbero esistere). Che ci stanno a fare le province? Non capisco nemmeno che ci stiano a fare le regioni con una massa di consiglieri regionali che vivono di politica. Siamo l'unico Paese in cui esistono i notai. Che ci stanno a fare i notai se non ad aumentare a loro vantaggio, con i loro onorari, il costo dei contratti, quando basta un pubblico ufficiale per gli atti di compravendita? L'Inghilterra, la Danimarca e la Svezia (facenti parte dell'Unione Europea) non hanno voluto l'euro e stanno benissmo senza di esso. La Svizzera sta benissimo con il suo franco. E la Grecia sarebbe stata meglio se si fosse tenuta la dracma.
1 commento:
Forse sarò un po' troppo complottista, ma secondo me l'unione europea vuole trasformare i paesi di serie b(Grecia e Italia), in colonie di schiavi. E' per questo che la stampa estera(ed esterofila, tipo IL CORRIERE, e La Repubblica, cioè i cosiddetti SALOTTI DELLA FINANZA) ha fatto di tutto per destabilizzare e far cadere il governo sia in Grecia che in Italia, perché è più facile manovrare un governo tecnico, piuttosto che uno democraticamente eletto.
Magari l'UE fosse autenticamente e coerentemente liberista, in realtà il liberismo estremo vogliono imporlo soltanto ai paesi di serie B, per permettere ai paesi dominanti(Germania e Francia in primis) di salvarsi il culo senza troppi sacrifici, ma semplicemente imponendo un'estrema austerità agli altri!
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