domenica 3 marzo 2013

GRILLO MI STA DANDO RETTA: GLI HO SCRITTO CHE BISOGNA CAMBIARE LA COSTITUZIONE PER EVITARE LA COMPRAVENDITA DEGLI ELETTI

In base all'art. 67 della Costituzione gli scellerati costituenti hanno stabilito che gli eletti sono liberi da vincolo di mandato. Ma si erano resi conto questi insipienti che in questo modo si favoriva il passaggio da un partito all'altro? Faccio un esempio: io non so se sia vero che Berlusconi abbia dato tre milioni di euro a quella spregiudicata (per non dire peggio) figura di De Gregorio, che ha lasciato Di Pietro per passare dalla parte di Berlusconi nel 2008 e far cadere il governo Prodi. Se la cosa fosse vera Berlusconi sarebbe stato uno spregiudicato, ma De Gregorio sarebbe stato anche spregevole perché prima si sarebbe intascato i quattrini e poi avrebbe denunciato Berlusconi. E' tutto uno schifo. Ma dove sta il reato?  Se lo spregiudicato Berlusconi avesse realmente pagato tre milioni  a De Gregorio non li avrebbe certamente presi dal danaro pubblico. Ognuno dei soldi propri può fare ciò che vuole entro i limiti della legge. Ma la legge non prevede che sia reato indurre qualche parlamentare ad abbandonare il proprio partito per passare ad altro. Che differenza  vi è tra il passare ad altro partito spontaneamente perché "convertito" sulla via Damasco e il passarvi perché incoraggiato con quattrini? Se i motivi per cui uno passa da un partito all'altro non sono sindacabili proprio in base allo scellerato art. 67 della Costituzione, allora bisogna prendere atto di una sola cosa. Bisogna cancellare tale articolo che induce alla disonestà per opportunismo. Che esso sia gratuito o suggerito dai quattrini rientra nel privato e non nel pubblico. Dal punto di vista morale in ogni caso il cambiamento di casacca è una cosa spregevole. Ma dal punto di vista giuridico questo è permesso proprio dall'art. 67 della Costituzione. 
Ha dunque ragione Grillo nel chiedere il cambiamento della Costituzione perché non possa avvenire più la compravendita LEGALE degli eletti in parlamento. Questo non è stato capito da quelle teste di cazzo di p.m. e giudici (in alternativa bisogna dire che hanno agito per odio) che hanno ritenuto Berlusconi colpevole del reato di corruzione. La corruzione, con la concussione, ripeto, esisterebbe solo se Berlusconi avesse usato del danaro pubblico. E non si pensi che stia facendo l'avvocato d'ufficio di questo individuo spregiudicato e venditore di fumo che in otto anni di governo nulla ha fatto di ciò che aveva promesso. E ha dato persino fiducia al governo RIGORMONTIS.   Se non verrà cancellato l'art.67 non vi è da escludere che qualche disonesto sia pronto ad abbandonare 5stelle per passare ad altro schieramento. Ma costui deve capire che sarebbe politicamente finito. Grillo lo espellerebbe e i partiti difficilmente lo accoglierebbero per dare un premio ad un traditore perdendo così ancor più la faccia. La richiesta di democrazia serve solo ai disonesti per mettersi in mostra e comandare al posto di Grillo, che ha fatto un programma. Nessuno era costretto a condividerlo. Grillo è stato evangelico: chi non è con me è contro di me. Se qualche eletto ha cambiato idea deve fare solo una cosa. Dimettersi e andarsene lasciando il posto ad un altro. Via i traditori. 

Grillo: "In Parlamento circonvenzione elettore"
"Tutti in Parlamento", visita a Camera è evento

Il Movimento approfitta della giornata di visite guidate per far "conoscere il luogo che tornerà finalmente ad essere familiare ai loro reali proprietari: i cittadini italiani". Appuntamento a Montecitorio. Centinaia di persone in fila. Al via la riunione dei neoeletti in hotel del centro

ROMA - "In Parlamento si pratica circonvenzione di elettore". Beppe Grillo, nel giorno in cui gli eletti del Movimento 5 Stelle si radunano a Roma per la prima convention, sul suo blog critica la troppa libertà prevista dall'art.67 della Costituzione. ''L'articolo 67 della Costituzione recita: 'Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato'. Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati né verso il partito in cui si sono candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori. Insomma, l'eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno''. Poi prosegue: "L'elettore, al momento del voto, crede in buona fede alle dichiarazioni di Tizio o Caio, di Scilipoti o De Gregorio, lo sceglie per la linea politica espressa dal suo partito e per il programma. Gli affida un mandato di un lustro, un tempo lunghissimo, per rappresentarlo in Parlamento e per attuare i punti del programma. Gli paga lo stipendio attraverso le sue tasse perchè mantenga le sue promesse. Il voto è un contratto tra elettore ed eletto ed è più importante di un contratto commerciale, riguarda infatti la gestione dello Stato. Se chi disattende un contratto commerciale può essere denunciato, chi ignora un contratto elettorale non rischia nulla, anzi di solito ci guadagna".

Tutti a Montecitorio.
Oggi, poi, approfittando della visita guidata alla Camera dei Deputati 'a porte aperte', M5S di Roma ha pensato di dare vita a un 'happening', con tanto di banda dell'Esercito, dando appuntamento per le 10:30 a piazza Montecitorio: "Tutti in Parlamento, la casa dei cittadini!". L'iniziativa è stata lanciata sul web: M5S di Roma, infatti, ha linkato una pagina interna del sito della Camera con lo scopo di invitare tutti a "conoscere il luogo che tornerà finalmente ad essere familiare ai loro reali proprietari: i cittadini italiani".

Centinaia in coda. Centinaia di persone si sono messe in fila davanti all'ingresso principale della Camera dei deputati. Secondo i funzionari di polizia sul posto, l'afflusso di visitatori, infatti, è superiore alla media. Probabile che l'invito dei grillini sia stato accolto.

Sirtaki improvvisato. Un gruppo di studenti greci ha improvvisato un sirtaki in Piazza Montecitorio con bandiera bianca e celeste al vento. Lo spettacolo dei liceali in viaggio di studio è andato in scena a pochi metri dalle centinaia di persone ancora in fila per visitare la Camera dei deputati. I ragazzi, una ventina in tutto, hanno chiesto il perché ci fosse una fila così lunga. Loro, hanno raccontato, avevano già sentito parlare dai parenti in Grecia del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo.

Via alla convention. Sono arrivati alla spicciolata, nella Capitale, gli eletti alla Camera e al Senato del Movimento 5 stelle, che si sono radunati all'hotel Saint John, in via Boiardo 30. Per oggi è prevista solo una riunione, senza Beppe Griilo che è nella sua casa al mare a Marina di Bibbona. La presenza di Grillo e Casaleggio è attesa per domani. Ma le notizie, per ora, finiscono qui: "Siamo in silenzio stampa", ripetono deputati e senatori eletti ai giornalisti.

Vinto il ricorso per le Regionali. Intanto il movimento laziale incassa una prima vittoria: la commissione elettorale ha dato ragione al ricorso presentato subito dopo il voto e migliaia di schede con la preferenza 'Grillo' che erano state annullate alle elezioni regionali sono state convalidate.


 

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