La giustizia civile non esiste in Italia. I Tribunali sono oberati di cause civili. La colpa maggiore, anche se non è l'unica, dipendendo anche dalla cattiva organizzazione dei Tribunali, che non hanno corsie preferenziali per le cause più vecchie, è da attribuire agli avvocati. Nella sola Roma vi sono tanti avvvovati quanti ve ne sono in tutta la Francia. Vi sono dunque molti avvocati, soprattutto tra i giovani, che sono quasi alla fame. Pertanto accettano qualsiasi causa, anche le più sballate, prive di un qualsiasi fumus boni juris (o parvenza di diritto) perché tanto la causa la perde sempre il cliente. Così capita che molti avvocati accettino la difesa di coloro che hanno solo interesse a resistere in malafede pur di allungare i tempi. Il disegno di riforma prevede che l'avvocato che abbia difeso chi chiaramente abbia fatto causa o abbia resistito in causa senza avere una parvenza di ragione sia condannato anch'esso, solidalmente con il cliente, a pagare le spese di giudizio. E' chiaro che se passa questo punto della riforma gli avvocati puttani cesserebbero di difendere i disonesti. D'altra parte la colpa è anche dei giudici, che mai hanno applicato l'art. 96 del Codice di Procedura Civile che punisce con maggiori spese di giudizio chi abbia intentato causa o abbia resistito in causa in modo temerario, palesandosi chiaramente chi abbia ragione o abbia torto. Se non esistessero tutti i processi nati da cause prive di una parvenza di fondamento giuridico circa metà delle cause sparirebbe e finirebbe l'intasamento dei Tribunali e delle Corti d'Appello. Purtroppo anche la Cassazione è intasata da cause che non dovrebbero nemmeno giungere in Cassazione, come le querele, che riguardano reati perseguibili solo per impulso di parte e non rilevabili d'ufficio. Non esiste più una giustizia civile se un'udienza oggi in alcuni Tribunali subiscono un rinvio anche di due anni dato il carico di lavoro dei giudici, nonostante questi non siano esenti da colpe perché se ne sono sempre fregati di una riforma della giustizia civile. Mai hanno scioperato per una riforma in talsenso. Hanno sempre scioperato solo per difendere i loro privilegi. In Corte d'Appello mettono in coda le cause provenienti dal Tribunale senza tener conto degli anni passati in Tribunale. Se ne fregano. Una riforma della giustizia civile, come ho proposto in due miei libri, dovrebbe abolire le udienze, tranne una quando sia necessaria l'escussione dei testi. Pertanto bisogna abolire gli articoli 180-181-182-183-184, che permettono di modificare la domanda, di sollevare nuove eccezioni, di produrre delle memorie. Si tratta solo di zavorra. Il processo civile è documentale. Bastano l'atto di citazione e la comparsa di risposta avversaria. Se è necessaria una consulenza d'ufficio questa deve essere chiesta con l'atto di citazione e il giudice deve nominare subito il perito dando un sufficiente tempo per depositare la perizia di parte. Invece il giudice arriva alla prima udienza senza ancora conoscere alcunché della causa. Il contraddittorio tra le parti è ulteriormene garantito dalla comparsa conclusionale e da quella di replica. Nell'odierno ordinamento la comparsa conclusionale deve essere depositata entro due mesi dall'ultima udienza, quando sono passati ormai molti anni. E la comparsa di replica entro venti giorni dal deposito della comparsa di conclusionale. Se si abolissero le udienze non vi sarebbe il logorante rinvo delle udienze che va a vantaggio della parte che resiste in malafade. Pertanto la giustizia civile è stata ammazzata sia dai giudici, che se ne fregano perché mettono tutti i processi in coda, sia, soprattutto, dagli avvocati, che hanno interesse a far durare i processi perché tanto più duranto e tanto più gudagnano dalla durata del processo. Dunque i giudici sono alleati degli avvocati puttani che non hanno alcun interesse alla riforma della giustizia civile, avendo solo interesse a guadagnare anche se avvocati delle cause perse. E' ora che finisca questa irresponsabilità di giudici ed avvocati. I giudici debbono essere sottoposti ad un'Alta Corte di giustizia formata da giudici non togati quando facciano sentenze dettate da "ignoranza o vizi logici inescusabili", come prevede l'art. 1 della legge sui Provvedimenti disciplinari, che è rimasta sempre lettera morta perché i corvi tra loro non si mangiano. Un'Alta Corte di giustizia (che invece esiste negli Stati Uniti), se formata da giudici togati, e non da giuristi, non avrebbe mai il coraggio di andare contro colleghi, anche se di grado inferiore, prevalendo lo spirito mafioso di casta che fa loro ritenere di essere padroni e non servitori della giustizia. Per questo hanno sempre rifiutato la responsabilità civile nel caso di sentenze palesemente aberranti. Si riparano ipocritamente dietro la scusa dell'indipendenza della magistratura. La conclusione è che per essi non vale il principio "LA LEGGE E' EGUALE PER TUTTI". Si sa che chi sbaglia paga. Ma questi, anche quando commettono gravi "errori dettati da ignoranza o i vizi logici inescusabili", si sottraggono a qualsiasi responsabilità e continuano a far carriera aumentando i loro lauti stipendi solo per anzianità, rifiutando concorsi e anche esami per salire di grado. Il Consiglio Superiore della Magistratira (CSM) è una Corporazione di Stampo Mafioso, che non ha mai preso provvedimenti contro giudici che abbiano commesso gravi errori, nemmeno in sede penale quando abbiano fatto fare anni di galera ad un innocente. Se esistesse una loro responsabilità civile e dovessero pagare di tasca loro assicurandosi, subendo anche una punizione che li fermi alla classe di stipendio a cui sono arrivati e persino il liceziamento nei casi più gravi, ci penserebbero cento volte prima di fare una sentenza. E' preferibile un giudice corrotto, paradossalmente, ad uno ignorante o sragionante, perché un giudice corrotto vi è da supporre che non sia sempre corrotto, mentre uno ignorante o sragionante rimarrà tale e continuerà a combinare guai.
Ora vedremo che cosa saprà fare l'esagitato Matteo Renzi nella sua promessa di riforma della giustizia. Quale giustizia? Quella penale? Ma è quella civile che intasa i Tribunali e rende persino impossibili gli investimenti stranieri in Italia. E questo, ripeto, soprattutto per gli avvocati puttani che si vendono vergognosamente ad ogni causa, anche la più sballata, sapendo che tanto perde solo il cliente. Ma se cambierà la musica con una legge che li renda responsabili quando accettino una causa indifendibile cesserebbero di essere dei puttani che si vendono ad ogni cliente pur di far soldi.
Giustizia, da martedì avvocati in sciopero. Stop alle udienze per due ...
roma.repubblica.it/.../giustizia_da_marted_avvocati_in_sciopero_stop_al...17/feb/2014 - Aiga: "Protestiamo per difendere il cittadino e contro il deterioramento del sistema giudiziario in Italia". Giovedì 20 corteo e azione.
Ho trattato i temi della giustizia civile (di cui sono una vittima da 16 anni, in attesa per aprile di una sentenza della Corte d'Appello) in un mio libro in cui trasformo la mia allucinante vicenda in un thriller.
E giustizia infine fu fatta. Sette giudici uccisi in sette giorni - Iannozzi ...
- iannozzigiuseppe.wordpress.com/.../pietro-melis-intervista-allautore-di-e-...04/ott/2013 - di Giuseppe Iannozzi. E giustizia infine fu fatta. Sette giudici uccisi in sette giorni – Pietro Melis – Cicorivolta edizioni – collana: temalibero ...
2 commenti:
Un articolo ineccepibile. Persino un non conoscitore delle faccende legali può farsi un'idea dello stato dell'arte ed apprezzare la logica stringente ed il buon senso delle soluzioni suggerite. Mi complimento e ringrazio.
Non si faccia illusioni su Renzi professore. Il giovanotto è semplicemente un individuo divorato dall'ambizione personale che non credo abbia mai meditato neppure 30 secondi sulle gravi responsabilità dell'ufficio che si trova a ricoprire.
Parafrasando Schopenhauer: "l'animo profondamente agitato di un vero politico, la cui grande serietà sta nel ricercare una chiave della nostra esistenza di cittadini, non è cosa da sperare in un tipo come Matteo Renzi. La sua autentica serietà sta nell'acquistarsi un reddito faraonico per sé, la moglie e i figli, e inoltre nel godere una certa fama di fronte alla gente".
Di contro non mi stupirei affatto se un filosofo profondamente agitato come lei, professore, si procurasse l'indirizzo e-mail di Renzi e gli inviasse il contenuto di questo suo articolo.
Un cordiale saluto. Fabio M.
Renzi mi inviava sempre le sue news e io gli rispondevo picche. Ora che è diventato presidente del consiglio dei ministri sono sicuro che non ne invierà più. Questa gente più sale in alto e più diventa irraggiungibile allontanandosi anche da quei comuni cittadini con cui teneva contatti. Il suo indirizzo è matteo@matteorenzi.it
Gli invierò il mio articolo aggiungendovi il mio caso personale
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