sabato 22 marzo 2014

L'ULTIMA BARZELLETTA DEL PAPA:MAFIOSI CONVERTITEVI ALTRIMENTI ANDRETE ALL'INFERNO

Capirai quanto gliene importa a questi criminali dell'inferno. Se ci credessero non sarebbero criminali. Ma si può essere più imbecilli di così? Si può continuare a credere che bastino le prediche moralistiche per sbarazzarci di questi luridi criminali, dei subanimali la cui vita vale meno di quella di un insetto nocivo? Solo la pena di morte potrebbe liberarci di questa schifosa genia che continua a comandare anche dal carcere ricattando secondini, direttori del carcere e magistrati, le cui respettive famiglie vengono minacciate se non vengono accettate le loro richieste. L'ho scritto anche nei miei libri non sopportando più queste manifestazioni folkloristiche contro la mafia, che se la ride di tutte le prediche contro di essa. E' il tessuto sociale impregnato di mafia perché essa comanda anche quando si tratta di una ricerca del lavoro. E' più facile trovarlo rivolgendosi lalla mafia che allo Stato. La mafia è la maggiore agenzia di collocazione per i disoccupati. E la cosiddetta democrazia è il terreno migliore di coltura della mafia perché un sistema che abolisse le garanzie costituzionali abolendo prima di tutto le regioni, almeno nelle regioni mafiose, non vi sarebbero poteri locali in cui si infiltrano più facilmente i mafiosi dettando legge ai politici e manovrando appalti ed imprese. Tutto è inquinato in un sistema che vede la stessa politica collusa con la mafia. E questo papa (è scemo o ci fa?) minaccia i mafiosi di inferno. Una dittatura illuminata, anche provvisoria, che adottasse la pena di morte farebbe sparire la mafia in un mese. Io avrei fatto volentieri il boia contro questi criminali. Una corda al collo, una leva che fa aprire la botola e giù. Senza spargimento di sangue. Un lavoro assai pulito contro il "lavoro" sporco di questi subanimali che vivono solo per il danaro ad ogni costo. Oltre che criminali sono anche stronzi perché non possono godersi in pace la loro ricchezza, essendo sempre esposti, più che a possibili (purtroppo solo possibili) arresti, alla lotta tra bande opposte che si disputano la supremazia nei vari territori. 
Ha scritto Aristotele (Politica, VIII) che "ogni popolo ha il governo che si merita". Gli italiani si meritano la mafia se si meritano questi imbelli e disonesti governi e non sanno ribellarsi con una rivoluzione.   




     

1 commento:

Giancarlo Matta ha detto...

Il capo della chiesa cristiana cattolica è una caricatura, una figura grottesca. E la chiesa è allo sbando.