giovedì 27 novembre 2014

UN PAPA TOTALMENTE SCHIZOFRENICO. UNA VERA SCIAGURA

Questo papa è andato a Strasburgo  per rivendicare le radici cristiane dell'Europa. Avrebbe dovuto dire che le sue radici sono greco-romano-cristiane. E non sto qui a ripetere quanto ho già scritto sull'argomento. D'altronde il suo predecessore nel famoso discorso di Ratisbona del 12 settembre 2006 aveva accusato il protestantesimo di avere dis-ellenizzato il cristianesimo scindendolo dalle radici greche che sono soprattutto platoniche e neoplatoniche. Questo papa Francesco, invece, tanta è la sua ignoranza dottrinale, ha ignorato che fu il pensiero greco la fonte della stessa concezione della trinità, che fu traghettatrice della razionalità neoplatonica, soprattutto di Plotino, che concepì la triade Uno-Intelletto-Anima del mondo, corrispondente al Padre-Figlio(Intelletto)-Spirito Santo (che aleggia sul mondo come spirito divino, come l'Anima dei neoplatonici. Bisogna anche ricordare che Benedetto XVI nel suo libro Gesù di Nazareth cercò di sostenere la tesi, storicamente infondata, e comunque assai discutibile, secondo cui l'ultima cena non fu una cena pasquale nel senso ebraico, cioè a base di carne di agnello. Che sia stata invece una cena pasquale è stato sostenuto con sapiente documentazione dalla teologa ex cattolica Uta Ranke-Heineman nel libro Così non sia. Introduzione al dubbio di fede. Vi è comunque da elogiare almeno il tentativo fatto da Benedetto XVI di far apparire Gesù come appartenente alla setta degli Esseni, che erano degli ebrei rigorosamente vegetariani. Ma Benedetto XVI non ha tratto nemmeno lui le dovute conseguenze dalla sua tesi. Mai ha speso una parola a difesa della vita degli animali non umani. Mai in un suo discorso a p.zza S. Pietro ha condannato il Natale e la Pasqua come feste di sangue. E allora a nulla serve presentare, pur falsamente, Gesù come vegetariano. Come poteva essere vegetariano uno che nella parabola del figliol prodigo fa riferimento al vitello più grasso da uccidere per far festa?    
Ma come può un papa come quello attuale, che difende le radici cristiane dell'Europa, favorirne allo stesso un meticciato rimproverando i governi europei di non voler aprire le porte a quelli che questo sciagurato chiama migranti mentre sono solo invasori, soprattutto islamici? Questo papa sta preparando la resa all'islamismo. Se li prenda lui in Vaticano questi invasori.  Quanto al solito discorso che i papi fanno riguardo al rispetto dell'ambiente, si tratta sempre di aria fritta. Per essi l'ambiente non include mai il rispetto della vita animale. Riporto su questo tema quanto è stato scritto nel blog


  1. Freeanimals: Quando l'ISIS parlava latino

    freeanimals-freeanimals.blogspot.com/.../quando-lisis-parlava-latino.html
    17 ore fa - Quando l'ISIS parlava latino. Il Papa è appena andato a parlare al parlamento europeo, pronunciando la bestemmia che la sua diabolica ..
Il blog Freeanimals, come si potrà controllare nella colonna dei blog personali in esso inclusa, riporta sempre in automatico anche l'ultimo titolo del mio blog. e con esso si può accedere pertanto al mio blog. Ecco quanto in Freanimals si trova scritto con spietata verità riguardo a questo papa scellerato e schizofrenico. Riporto la prima parte di questo articolo, la cui lettura integrale si può avere cliccando sul link sopra riportato.

mercoledì 26 novembre 2014


Quando l’ISIS parlava latino



Il Papa è appena andato a parlare al parlamento europeo, pronunciando la bestemmia che la sua diabolica organizzazione ripete da secoli, cioè che solo l’uomo è degno di considerazione, ma rimarcando anche il programma massonico della distruzione dell’identità europea, ovvero che sia nostro dovere accogliere asiatici e africani. Un dovere, ci viene spiegato dal Santo Padre, di matrice cristiana, dimenticando che le cose dette da un ipotetico Gesù di Nazareth potevano non avere una valenza concreta, ma solo teorica, frutto di buone intenzioni prive di senso pratico. Il quale viceversa c’insegna che buoni steccati fanno buoni vicini. In altre parole, se il vicino se ne sta a casa sua e io a casa mia, possiamo anche fare quattro chiacchiere quando c’incontriamo in giardino e ce ne viene voglia. Da sopra il recinto possiamo scambiarci pomodori, zucchine o uova di cui dovessero essercene in abbondanza. Se invece il vicino s’installa a casa mia e dimostra di volermene scacciare, non va più bene e penso che nemmeno l’ipotetico personaggio conosciuto come Gesù Cristo intendesse e volesse questo. 


D’altra parte, all’epoca in cui quei magri santoni allucinati, pieni di fame e di sporcizia, che poi sarebbero stati accorpati in un’unica persona, vagavano per la Palestina, c’era tanto spazio desertico tutt’attorno e poca popolazione, rispetto ad oggi in cui i fattori si sono nel frattempo invertiti: poca superficie ben antropizzata, poche risorse e molte più bocche da sfamare.



Ciò che mi preme ancora una volta qui evidenziare è che se il Papa bestemmia dicendo che solo l’uomo è meritevole di rispetto, dà per scontato che i non umani non lo siano. E’ vero che ha fatto un accenno anche alla necessità di rispettare l’ambiente ma questo, nella mente di chi ascolta, significa non sporcare il terreno, l’aria e le acque, cioè nell’ordine: non abbandonare immondizia ovunque, cosa alla nostra portata, non immettere fumi in atmosfera, cosa impossibile se vogliamo andare al lavoro in auto e non scaricare liquidi inquinanti nei fiumi o nel mare, cosa che non facciamo direttamente ma che lasciamo fare alle autorità previa depurazione. La frase che ha usato: "questa nostra amata Terra che è la grande risorsa che Dio ci ha dato e che è a nostra disposizione", è di un antropocentrismo così bieco che non vale nemmeno la pena commentare, giacché si commenta da sola. Chi ne capisce un po' di specismo la trova semplicemente vomitevole.

Non è mai capitato, nella storia della Chiesa, che un Papa dicesse di rispettare gli animali e nemmeno stavolta è successo. Il richiamo al rispetto dell’ambiente i Papi lo fanno solo da quando l’ecologia è diventata una moda, dagli inizi degli anni Settanta circa. Non includere gli animali nelle norme di rispetto che il devoto cattolico dovrebbe avere significa ribadire l’autorizzazione della Genesi secondo cui degli animali possiamo fare ciò che più ci aggrada. Se veramente esistesse quel Dio d’amore di cui papi, vescovi e sacerdoti si riempiono la bocca, di sicuro c’è un posto già prenotato all’inferno per tutti loro, per le blasfemie che dicono. Anche se loro non lo sanno, né se lo immaginano.

         

1 commento:

Sergio ha detto...

"...buone intenzioni prive di senso pratico. Il quale viceversa c’insegna che buoni steccati fanno buoni vicini.*

Una semplice verità che ci rimanda al fatto che l'uomo è un "animale territoriale": questa la mia casa, la mia tana, e tu non puoi entrarci se non col mio permesso, se ti comporterai bene e poi te ne tornerai a casa tua.
Se i vicini fraternizzano potrebbero anche togliere lo steccato, ma il confine resta (al catasto e nelle loro teste). In caso di screzi si innalzerà subito di nuovo lo steccato e si aggiungerà magari il filo spinato.
Secondo la vulgata cattocomunista invece ciò che è tuo è anche mio, anzi è più mio che tuo.
"La proprietà è un furto", diceva Rousseau. Vorrei proprio vedere come si possa vivere senza possedere qualcosa, a cominciare dalla casa (anche quella in affitto è casa nostra "a tempo"). Rousseau era del resto uno scroccone che si faceva mantenere. Alla larga dai cattocomunisti e dai filosofi da strapazzo.