venerdì 14 ottobre 2016

BOB DYLAN: UN PREMIO NOBEL SPUTTANATO

Hanno sputtanato per sempre il Nobel per la letteratura facendo prevalere motivi politici sul vero valore artistico. Non si può assegnare un Nobel per la letteratura giudicando testi che sono legati alla musica leggera. E' evidente che questa contaminazione fa prevalere il giudizio sulla musica ponendo in sottordine il valore dei testi. E poi quali testi? Testi di contenuto politico. L'arte deve essere apolitica.  Si pensi che non è mai stato assegnato il premio Nobel  a Jorge Luis Borges. Ormai sarebbe meglio abolire questa buffonata di premio Nobel per la letteratura.  In subordine: o si è al livello di molti grandi  del passato o meglio saltare almeno qualche anno evitando di assegnarlo ad ogni costo a qualcuno. E poi mi sono sempre domandato: come mai i premi Nobel per la scienza e per l'economia vengono assegnati ex aequo a più vincitori mentre quello per la letteratura ad uno solo? Potrei fare molti esempi di esclusi: è stato assegnato il premio Nobel al Carducci mentre è stato ignorato un poeta italiano assai superiore quale fu per me D'Annunzio. Forse perché poi aderì al fascismo? NO. Infatti ebbe il premio Nobel il grande Pirandello, che aderì anch'egli al fascismo. E nessun poeta italiano del XX secolo raggiunse, come il D'Annunzio, la sua capacità di linguaggio così lussureggiante. Egli fu un assoluto padrone della lingua italiana in tutta la sua ricchezza. Chi sarebbe stato capace, per esempio, di superarlo in una poesia come la Pioggia nel pineto? Italo Calvino (un gigante) non ha mai avuto un premio Nobel. Non l'ha avuto Tolstoj, non l'ha avuto Kafka, non l'ha avuto Bertolt Brecht, non l'ha avuto Milan Kundera (vivente) con il suo capolavoro L'insostenibile leggerezza dell'essere. L'hanno avuto dei pigmei della letteratura. Ha avuto il premio Nobel l'odioso Hamingway, accanito cacciatore in Africa ed amante della corrida. L'unica cosa di buono che fece nella vita fu di suicidarsi con lo stesso fucile con cui aveva ucciso tanti animali. Ha avuto invece il premio Nobel il filosofo Henri Bergson, che non ha mai scritto opere letterarie ma solo libri di contenuto filosofico. Ma allora perché non l'hanno dato anche a Martin Heidegger, ritenuto il maggiore filosofo del XX secolo? Altri grandi esclusi Joyce, Céline, Nabokov, Cortázar, Proust, solo per fare qualche nome. E che dire del caso di Ezra Pound, che, pur canditato al premio Nobel nel 1959, si vide rifiutare dall'Accademia di Svezia il Nobel perché non rinnegò mai il fascismo sebbene avesse preso le distanze dal nazismo? Gli americani lo considerarono un traditore internandolo per 13 anni in un manicomio, mentre in manicomio sarebbero dovuti andare coloro che lo reclusero in manicomio. Questo dimostra che nell'assegnazione valgono vergognosamente le scelte politiche. E' uno schifo. Basta con queste ingiustizie. 

4 commenti:

Sergio ha detto...

Una volta il premio Nobel in letteratura contava pure qualcosa, sono stati premiati anche autori che lo meritavano. Il premio accresceva la fama (e i redditi) del premiato. Che sia stata insignita del Nobel la Deledda e non Proust o d'Annunzio la dice lunga. D'altra parte si scrivono tanti di quei libri - ci sono più autori che lettori - che mi pare impossibile leggerli tutti, conoscere tutti gli autori. L'assegnazione è dunque pilotata in base a certi criteri (politici, regionali, linguistici, meno per autentici valori letterari). La giuria deve accontentare un po' tutti, nessuno deve sentirsi escluso. Motivo per cui a me del Nobel non importa proprio più nulla. Trovo anche esagerata, quasi immorale, la somma assegnata (un milione di dollari). La decima parte basterebbe. Ma nessuno rifiuta l'obolo (c'è stato però anche chi ha rifiutato il Nobel, Jean-Paul Sartre, criticato per questo da un critico italiano rispettabile come Nicola Chiaromonte).

franceso ha detto...

Il prossimo Nobel sarà assegnato a Vasco Rossi a questo punto.Intanto il disinteresse pare dilagare, persino il premiato non si è fatto vivo, e dalla Svezia non riescono a contattarlo. Snobismo iniziale da rockstar, per poi rientrare nei ranghi, dopo aver fatto il prezioso, o sussulto di dignità? Staremo a vedere. Anche se propendo per la prima ipotesi. Staremo a vedere, anche perché questo mi pare l'unico elemento di relativo interesso.

gionanellabalena ha detto...

D'altronde uno che ha venduto l'anima al diavolo meritava un premio.
Se non sbaglio vi è un video in cui lo confessa sto traditore dell'umanita'.e di sicuro i testi da lui cantati glieli avranno pure scritti i diavoli suoi amici,con quella faccia senz'anima.

Massimo ha detto...

In realtà nel 1974 il Premio Nobel per la letteratura fu assegnato a due scrittori, entrambi svedesi Harry MArtinson e Eyvind Johnson. In ogni caso concordo che ormai il Premio Nobel sia il premio più politicizzato e sputtanato che esista.