GOVERNO ITALIANO DI PDOTI ANCHE IN LIBIA

Il governo italiano ha aperto un'ambasciata a Tripoli dove esiste il non governo o governo fantasma di Al Serraj ostaggio degli islamisti e ha provocato la giusta reazione di quello laico di Trobuk che con l'uomo forte che è il generale Haftar ha deciso di marciare contro il praticamente inesistente di Tripoli e ha concesso una base miltare alla Russia in Cirenaica. Che cosa credeva di risolvere questo governo inefficiente italiano ombra e fotocopia di quello sbruffone del Bomba liquidato con il referendum del 4 dicembre? Mancanza di preveggenza politica. Bisogna accordarsi con chi ha il vero governo in Libia che ha il controllo di quasi tutto il terriorio libico ed è l'unica forza di contrasto contro la residua presenza dell'ISIS. E invece il Gentiloni riconosce solo il governo di Tripoli che è impotente nel contrastare le continue rivolte degli islamici contro di esso. Se questa era la soluzione italiana per cercare di arrestare l'arrivo di altri barconi bisogna concludere che abbiamo un governo di deficienti no diverso da quello del Bomba,che in tre anni ha dimostrato di essere un fallito anche in politica estera. Poiché si annuncia un accordo tra la Russia di Putin e Trump è evidente che il governo di Tripoli verrà a mancare del sostegno degli USA, che furono com la falsa Clinton (allora segretario di Stato, cioè ministro degli esteri di Obama e trombata da Trump) la causa principale della fine di Gheddafi e del conseguente caos della Libia. Con Gheddafi era stato stipulato un accordo perché le coste della Libia non fungessero da  punto di partenza degli invasori provenienti dagli Stati subsahariani. Ora sta per finire la scellerata politica estera del deficiente Obama e della trombata falsa Clinton, responsabili maggiori del disastro della Siria e della Libia. Ma lo sgoverno italiano, come prevedibile, si è accordato con la parte sbagliata. Attendiamo Trump perché lo sgoverno italiano debba essere riconosciuto un governo di idioti, come espresso dal partito dei PDoti da cui è formato.

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