domenica 22 marzo 2020

GOVERNACCIO ITALIANO: CHIEDE MASCHERINE AD ALTRI STATI

Il peggiore governo nella peggiore situazione. Venuto dal nulla il deficiente Conte si è svegliato (si fa per dire) quando era troppo tardi con il chiedere mascherine ad altri Stati, compresa la Russia. Cosa veramente incredibile. L'Italia è la seconda industria manifatturiera d'Europa e questo governaccio non è stato capace di imporre alle varie industrie tessili di produrre decine di milioni di mascherine. Di tutto questo dovrà pagare le conseguenze andandosene quanto prima quando la pandemia sarà terminata, speriamo con il caldo dell'estate. 
Questo governaccio, invece di bloccare subito la prima manifestazione del virus in Lombardia dichiarando zona rossa tutta l'Italia ha aspettato che il virus si espandesse anche nel centro sud per dichiararlo tardivamente anch'esso zona rossa.  Ho sentito nella trasmissione mezz'ora in + la Lucia Annunziata dire da ignorante che la natura si è rivoltata contro l'uomo. O imbecille! E' l'uomo che con i suoi comportamenti scellerati, tra cui primi quelli alimentari, si è rivoltato contro la natura. Vedi gli allevamenti intensivi che sono tra le cause principali del degrado ambientale e della conseguente diminuzione della resistenza immunologica. Il coronavirus non ha risparmiato i calciatori, che dovrebbero essere considerati, invece, secondo l'opinione comune, simboli dell'efficacia e della resistenza fisica. Efficacia un cazzo. Sono anch'essi vittime di una vita sottoposta innaturalmente ad inutili sforzi fisici e di una alimentazione sbagliata. A 35 anni si avviano spompati verso il tramonto della loro attività calcistica.     
E che dire di quello stronzo di Davide Sassuolo che, essendo presidente della fantomatica assemblea dell'UE, non poteva che fare (Cicero pro domo sua) l'elogio degli aiuti dell'UE? Ma dove stanno gli aiuti?  Se li è inventati. Piuttosto, vi è da dire che per rispettare il cappio delle norme europee (pareggio di bilancio, divieto di finanziare in deficit le infrastrutture sforandone il 3%, obbligo di versare la propria quota, ogni anno più di 5 miliardi di euro, nei fondi comuni europei, si è avuta la triste conseguenza che di anno in anno sono diminuiti i finanziamenti per la ricerca scientifica. E quando vi sarà un vaccino contro il coronavirus questo vaccino purtroppo non verrà dalla ricerca italiana.         

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