domenica 1 marzo 2020

SE FOSSI GIUDICE: IL CARABINIERE E IL QUINDICENNE UCCISO

Condannerei prima di tutto i genitori (padre ex carcerato) per avere permesso che il figlio all'1 di notte circolasse e non avere controllato il suo possesso  di arma. Condannerei il carabiniere per eccesso di legittima difesa anche perché come carabiniere avrebbe potuto reagire in diverso modo. Prima di tutto professandosi carabiniere armato anche se era in borghese. Se non fosse bastato consegnando il rolex e poi uscendo subito dall'auto per gridare alt al ladro e sparargli alle gambe se non si fosse fermato. Tutto ciò nel caso in cui il rolex di cui si voleva rapinare il carabiniere fosse autentico. Ma dubito che il rolex fosse autentico e non una imitazione, cioè un falso. Napoli è nota per la vendita di rolex falsi. Può un carabiniere permettersi il costo di un rolex vero? Il giudice dovrà valutare se il rolex fosse autentico o non. Perché se era un falso la reazione del carabiniere sarebbe stata ancor più eccessiva, anzi cretina, perché intesa a difendere una patacca. Condanna comunque lieve con minori attenuanti in caso di rolex falso per cretineria del carabiniere, il quale avrebbe comunque eliminato un allievo criminale. 
Mai circolare per Napoli con un rolex o gioielli in bella vista. Napoli è una città pericolosa anche per i turisti. FORZA VESUVIO! 

9 commenti:

Aizen ha detto...

quante cagate dici?
1) il carabiniere era in macchina e il rottame umano gli ha puntato la pistola alla testa, intimando di consegnare il rolex
2) il carabiniere si è dichiarato tale e non consegna l'orologio, il rottame umano se ne fotte
3) il carabiniere dichiara di aver sentito lo scarrellamento (pronto a sparare, colpo in canna), prende la sua pistola e spara tre colpi, due al corpo e uno in testa.

Non è eccesso di legittima difesa, e vanno uccisi anche tutti i parenti, che già si erano radunati al pronto soccorso. Sventagliata di mitra e giù nel forno crematorio.
Onore al camerata carabiniere, un rottame in meno in italia.

Pietro Melis ha detto...

Ero incerto se pubblicare il commento dato l'uso iniziale di un termine offensivo. La prossima volta di fronte ad un termine offensivo non vedrà la pubblicazione del commento. Per ora la perdono perché si dichiara "camerata". Ci vorrebbe un altro Mussolini.
Ma risulta che la pistola era falsa. Può una pistola falsa fare lo stesso rumore (scarrellamento)? Non lo so. Comunque lei concorda con ciò che ho scritto. Quel quindicenne non meritava di continuare a vivere. E nemmeno i suoi genitori. Talis pater talis filius.

Omer ha detto...

Credo invece che bisogna avere rispetto per le Forze dell’Ordine che difendono la nostra libertà rischiando la propria vita, difendono i deboli e gli onesti dalla criminalità e dalle ostilità. Il lavoro dei Poliziotti e dei Carabinieri purtroppo non viene compreso dai non addetti ai lavori, il più delle volte hanno una frazione di secondi per decidere se estrarre o no la pistola... Basta una esitazione, una distrazione e in un attimo cambia tutto. La vita non perdona.

Giancarlo MATTA ha detto...

Egregio Professor Melis,
1) a quanto conosco, effettivamente anche una pistola finta può produrre il caratteristico rumore del carrello che inserisce il colpo in canna; esistono riproduzioni di armi che ad un solo sguardo non sono distinguibili dalle armi vere ( la prescrizione del "tappo rosso" all'estremità della canna è solo un'idiozia : il tappo rosso si toglie facilmente, oppure basta dipingerlo di nero opaco... );
2) la mia piena solidarietà al Carabiniere che si è legalmente difeso = ce ne fossero tanti così !

Pietro Melis ha detto...

Caro Giancarlo
il carabiniere è accusato di omicidio volontario. Follia! Può rimanere l'eccesso di difesa per avere sparato più di un colpo.

aldo ha detto...

In Brasile gli scontri a fuoco tra poliziotti e rapinatori sono all'ordine del giorno. Si possono vedere su liveleak.com. Quando ci si spara adosso i ragionamenti vanno a farsi fottere, si ha solo come obiettivo ammazzare l'altro prima che quello ammazzi te.

Andrea Scalzi ha detto...

Ma quale "eccesso" di legittima difesa? Se il rapinatore avesse avuto un coltello, si poteva pensare , una volta ferito,di averlo reso inoffensivo; ma,visto che aveva una pistola, l'unico modo di renderlo inoffensivo era la morte; per premere il grilletto basta muovere un dito e questo si può fare anche essendo feriti.

Andrea Scalzi ha detto...

Ma quale "eccesso" di legittima difesa? Se il rapinatore avesse avuto un coltello, si poteva pensare , una volta ferito,di averlo reso inoffensivo; ma,visto che aveva una pistola, l'unico modo di renderlo inoffensivo era la morte; per premere il grilletto basta muovere un dito e questo si può fare anche essendo feriti.

Andrea Scalzi ha detto...

Trovo incredibile che, parlando di una rapina, si vadano a fare le pulci al rapinato, dandogli la "colpa" di non essersi qualificato come carabiniere e in possesso di un'arma.
Ebbravo, così il delinquente,dopo averlo rapinato,sparava prima a lui per prevenirne la reazione e poi alla ragazza per levare di mezzo un testimone; si sa qual è il valore della vita in certi ambienti.Che la pistola fosse falsa il rapinato non poteva saperlo).
Poi si va addirittura a disquisire se l'orologio era falso o no, arrivando a dare del "morto di fame" al carabiniere che un Rolex vero non se sarebbe mai potuto permettere.
Così, di arzigogolo in arzigogolo, si va quasi a dare la colpa al rapinato, mentre la colpa della rapina è del rapinatore, che se gli va male si deve tenere la reazione del rapinato, che in una frazione di secondo deve decidere fra la vita sua e quella di chi gli spiana una pistola..