venerdì 27 marzo 2020

IL CORONAVIRUS DOVRA' ESSERE LA MORTE DELL'UE

Sono saltati i vincoli e i lacci dell'Unione Europea (come il pareggio di bilancio). Nessuno Stato vuol farsi carico di aiuti economici a favore di altri Stati in questa tragica situazione. E' stata data via libera all'indebitamento maggiore di ogni Stato per affrontare la crisi economica derivante dal coronavirus. Ognuno faccia per conto suo aumentando il debito. Ma se il debito significa aumentare gli interessi che lo Stato deve pagare agli acquirenti dei titoli di Stato si tratta di un falso debito se titolari dei titoli sono gli stessi cittadini. Ad un debito statale corrisponde un maggiore credito dei cittadini e dunque la ricchezza rimane all'interno dell'economia statale. Per decenni il debito pubblico (di cui nessuno si accorgeva) aveva portato l'Italia ad essere la quinta potenza mondiale con l'aumento del debito pubblico. L'ingresso nell'Unione Europea ha proibito con il pareggio di bilancio e con il divieto di sforare il 3% del PIL ad una crisi economica che ha avuto come conseguenza anche il taglio nei finanziamenti della ricerca scientifica e della sanità. Per converso l'Italia ha buttato ogni anno molti miliardi per finanziare i fondi comuni europei senza trarne alcun vantaggio. Lo spread esiste solo perché bisogna fare i conti con i titoli di Stato tedeschi, che sono arrivati a rendere ai loro possessori un interesse negativo. Usciti dalla zona euro sparisce anche lo spread e si potrebbe tornare ad una moneta nazionale. Magari equiparando una nuova lira al valore dell'euro che artificiosamente nel 1999 in Italia fu stabilito in lire 1936,27. Questa nuova lira subirebbe una svalutazione di circa il 20% con beneficio delle esportazioni delle industrie italiane, a cui non reggerebbe la concorrenza tedesca che rimarrebbe con l'euro nato in base al valore che le monete nazionali avevano rispetto al marco. Così nel 1999 l'euro in Italia ebbe un valore calcolato in base al valore che aveva il marco rispetto alla lira (un marco equivaleva a 990 lire). Nel mercato interno nulla cambierebbe perché i prezzi necessariamente si adeguerebbero alla minore capacità d'acquisto della nuova lira. E' evidente che l'euro è stato introdotto sulla base del valore del marco rispetto alle monete nazionali. In sostanza, l'euro è una moneta straniera in quanto è il marco travestito da euro. Una volta tornati alla lira (ad una lira pesante equivalente a vecchie 1936,27 lire) cessa la schiavitù dell'Unione Europea con grande risparmio in quanto non si dovrebbe più buttare soldi nei fondi comunitari. Nulla potrà essere come prima dopo la tragedia del coronavirus. Da un grande male potrebbe trarsi un grande beneficio economico. Ma per arrivare a questo occorrerebbe un governo antieuropeista. Chi crede che Draghi possa essere la salvezza dell'Italia si illude perché chi è stato presidente di una banca straniera (la BCE, cioè la Banca Centrale Europea con sede a Francoforte) non può che essere fautore di una perdurante espropriazione della sovranità monetaria, che implica che la moneta sia il riflesso dell'economia reale e non il risultato di una costruzione artificiale quale è l'UE con una moneta che non corrisponde agli  interessi nazionali.      
Gli Stati Uniti hanno affrontato la crisi economica derivante dal coronavirus stampando monenta con Federal Reserve perché hanno una sovranità monetaria. Ciò è impossibile con l'euro perché la BCE ha espropriato gli Stati della sovranità monetaria.    

L'economista De Grauwe
"È la fine dell'eurozona"

1 commento:

aldo ha detto...

Le speculazioni saranno terribili. Infatti la borsa che dovrebbe chiudere per eccessivo ribasso non chiude. Se su piccola scala possiamo assister a delle speculazioni per prodotti di basso utilità come disinfettanti, carte varie, armi personali varie, è facile immaginare che dalla rovina delle economie di alcuni paesi altri ne trarranno grande vantaggio. L'aspetto positivo è che si avrà più coscienza del problema ambientale, infatti sembrerebbe che le nanoparticelle siano i veicoli ideali che utilizzano i virus per diffondersi in quanto si "incollano" ad esse. Purtroppo e dico purtroppo, il caldo porterà al naturale ridimensionamento del fenomeno, perchè stato evidenziato da vari studi come l'aria fredda faccia il gioco del virus, mentre l'aria calda gioca a suo sfavore. Quindi dico purtroppo in quanto poi si ritornerà ad inquinare come prima e più di prima.