lunedì 11 maggio 2020

MEGLIO FOSSE RIMASTA VIVA IN AFRICA O TORNATA MORTA IN ITALIA


E' tornata facendo un affronto alle Istituzioni italiane e alle donne italiane accettando di esibire all'arrivo un abito simbolo della schiavitù della donna nell'islam. Miserevole spettacolo di un capo del governo e di un ministro degli esteri che vanno ad attenderla all'areoporto come se fosse stata un'eroina, senza avere almeno il buon gusto di non compromettersi con questa scriteriata accettandone implicitamente la pubblica presenza. Il suo riscatto (sembra sia costato 4 milioni di euro) ha finanziato il terrorismo islamico. E sono soldi di tutti gli italiani. Inammissibile. Il governo avrebbe dovuto abbandonarla al suo destino trattandosi di una scriteriata che ben sapeva del rischio che avrebbe corso. Con il pagamento del riscatto si incoraggiano altri sequestri. Accettando di convertirsi all'islam ha accettato di convertirsi al terrorismo islamico degli Shabaab, di coloro che chiudono i cristiani nelle chiese per poi dare ad esse fuoco. Ecco a che cosa si è convertita questa scriteriata (se è vero che si è convertita spontaneamente, come dice lei). Una vita simile non meritava alcuna difesa. Non valeva nemmeno un euro. Per coerenza doveva rimanere viva in Africa insieme ai terroristi, di cui, tornando in Italia, si è fatta fiancheggiatrice. Ha dichiarato di aver chiesto lei stessa una copia del Corano. Ma in che lingua? Certamente non in traduzione italiana. Questo è un punto importante da sondare per capire se questa scellerata abbia veramente letto il Corano. Peggio del Mein Kampf.     

3 commenti:

Andrea Scalzi ha detto...

A parte augurarle la morte(cosa che non si fa per nessuno) per il resto sono d'accordo.

Pietro Melis ha detto...

Ho sempre ritenuto stupido il detto "la morte non si augura a nessuno". Estenda il detto nella storia e se ne deduce che non si sarebbe dovuto augurare la morte nemmeno a Hitler. E a parte Hitler nemmeno ai peggiori assassini, nemmeno ai capi della mafia. E ai terroristi islamici non si dovrebbe augurare la morte? E a tutti quelli che non hanno rispetto per la vita animale io vegetariano non dovrei augurare la stessa fine? E ai cinesi, ma anche a tutti i popoli di area cinese come i vietnamiti, per cui vale il detto che "è mangiabile tutto ciò che si muove da sé" e che ogni anno espandono sulla Terra le influenze (che infatti sono dette asiatiche) non dovrei augurare la morte? Se le conseguenze sono paradossali significa che è falsa la premessa "la morte non si augura a nessuno". Più in generale odio quasi tutta l'umanità, fatta di impostori che mangiano carne ma non avrebbero mai il coraggio una volta nella vita di ricavarsi da sé la bistecca in un mattatoio. Infine auguro la morte a tutti quelli che mi hanno fatto ingiustamente del male. E quando uno di questi è morto ne ho gioito. Compreso un mio fratello a causa della sua persecuzione giudiziaria in sede civile, per cui dopo 22 anni sto ancora tribolando. Irriconoscente nonostante tutti i benefici avuti da me. Morì a 59 anni per cancro ai polmoni. Brindai alla sua morte.

Giancarlo MATTA ha detto...

E' bene ricordare come lo "islam-vero" esiga che i suoi fedeli vivano stabilmente in una terra governata dalla "sharia". Pertanto, romano silvia (minuscole premeditate) deve ben presto "ritornare-alla-casa-dell'islam" ; può soggiornare temporaneamente nelle terre degli "infedeli" solo per svolgervi proselitismo, al massimo per due mesi; poi "rientrare".
Inoltre, colei dovrebbe essere animata dallo "zelo del neofita" il che implica assoluta osservanza di tutti i precetti della religione che pare abbia "scelto" di praticare...vedremo.