Se per popolo, aggiungo
io, si intende la maggioranza in uno Stato in cui venga
rappresentata la
minoranza. Ma in caso di dittatura bisogna distinguere. Vi
sono dittature in
cui comanda la minoranza tramite gli apparati del partito
unico appoggiato
dall'esercito e dalla polizia (come attualmente ancora in
Cina) ma vi
sono dittature che hanno riscosso un grande consenso come il
fascismo e il
nazismo. Oggi l'Italia non si merita questo governo di
incapaci in un
parlamento dove esiste una falsa maggioranza. L'abusivo del
Quirinale
Mattarella avrebbe dovuto capirlo già da tempo e sciogliere il
parlamento. Non
vale l'obiezione che ove si riscontri una maggioranza in
parlamento questa
maggioranza ha piena legittimità. Bisogna infatti tener conto
di quanto già
osservava il costituzionalista Costantino Mortati, che in Istituzioni di diritto pubblico (Cedam 1958) scrive: «Sembra più consono all'indole di governo parlamentare considerare la
presunzione di concordanza fra corpo elettorale e parlamentare (...) non
assoluta, ma relativa, subordinata cioè alla possibilità di un accertamento in
ogni momento della sua reale fondatezza. E poiché ciò è ottenibile attraverso
la consultazione del corpo elettorale, da effettuare con lo scioglimento
anticipato delle camere o con il referendum, occorre affidare ad un organo
indipendente dal Parlamento un compito siffatto, diretto alla constatazione di
eventuali disarmonie fra corpo elettorale e Parlamento».
Nuove
elezioni dovrebbero porre in discussione da parte dei partiti di destra
l'appartenenza dell'Italia all'UE e perciò alla zona euro. Soprattutto in
questa situazione in cui è impedito all'Italia di riavere una sovranità
monetaria spiegando che, per esempio, il MES è un prestito che deve essere
restituito con gli interessi. Con la sovranità monetaria non si avrebbe bisogno
di ricevere prestiti da una banca straniera quale è la Banca Centrale Europea.
Con la sovranità monetaria la Banca d'Italia riprenderebbe a stampare moneta
come fanno per esempio gli USA con la Federal Reserve, che stampa i dollari.
Ciò non produrrebbe automaticamente un'inflazione. Per di più gli aiuti
economici a coloro che nelle condizioni odierne di pandemia hanno perduto il
lavoro proverrebbero da un aumento del debito pubblico, che, come ho scritto
altre volte, è un falso debito in quanto gli interessi pagati a chi investe in
titoli di Stato (BTP) rimangono entro l'economia nazionale. Se poi l'aumento
del debito pubblico viene impiegato per finanziare infrastrutture e favorire
nuovi posti di lavoro si genera un circolo vizioso perché aumenta la massa dei
contribuenti orizzontalmente. La perdita di valore della lira rispetto all'euro
(ma istituendo una nuova lira pari al valore dell'euro nel 1999 in Italia
quando il valore dell'euro fu stabilito artificialmente in lire 1936,27)
sarebbe di grande vantaggio e potrebbe fare esplodere tutta l'UE della zona
euro. Infatti le merci italiane costerebbero molto meno e metterebbero in
ginocchio le produzioni degli Stati europei della zona euro (a cominciare dalla
Germania, che non reggerebbe alla concorrenza italiana). Nel mercato interno
nulla cambierebbe perché le industrie sarebbero costrette ad adeguare i prezzi
alla minore capacità d'acquisto della nuova lira. Tutto questo
bisognerebbe spiegare in caso di nuove elezioni per vincere la paura degli
ignoranti di un ritorno alla sovranità monetaria. Ignoranza di cui approfittano
gli europeisti dando ad intendere che l'UE è un ombrello di copertura degli
interessi economici italiani. Non si capisce perché questi europeisti siano
veramente ignoranti o abbiano interessi nascosti.
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