martedì 12 maggio 2020

"OGNI POPOLO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA" (ARISTOTELE)

Se per popolo, aggiungo io, si intende la maggioranza in uno Stato in cui venga rappresentata la minoranza. Ma in caso di dittatura bisogna distinguere. Vi sono dittature in cui comanda la minoranza tramite gli apparati del partito unico appoggiato dall'esercito e dalla polizia  (come attualmente ancora in Cina) ma vi sono dittature che hanno riscosso un grande consenso come il fascismo e il nazismo. Oggi l'Italia non si merita questo governo di incapaci in un parlamento dove esiste una falsa maggioranza. L'abusivo del Quirinale Mattarella avrebbe dovuto capirlo già da tempo e sciogliere il parlamento. Non vale l'obiezione che ove si riscontri una maggioranza in parlamento questa maggioranza ha piena legittimità. Bisogna infatti tener conto di quanto già  osservava il costituzionalista Costantino Mortati, che in Istituzioni di diritto pubblico (Cedam 1958) scrive: «Sembra più consono all'indole di governo parlamentare considerare la presunzione di concordanza fra corpo elettorale e parlamentare (...) non assoluta, ma relativa, subordinata cioè alla possibilità di un accertamento in ogni momento della sua reale fondatezza. E poiché ciò è ottenibile attraverso la consultazione del corpo elettorale, da effettuare con lo scioglimento anticipato delle camere o con il referendum, occorre affidare ad un organo indipendente dal Parlamento un compito siffatto, diretto alla constatazione di eventuali disarmonie fra corpo elettorale e Parlamento».

Nuove elezioni dovrebbero porre in discussione da parte dei partiti di destra l'appartenenza dell'Italia all'UE e perciò alla zona euro. Soprattutto in questa situazione in cui è impedito all'Italia di riavere una sovranità monetaria spiegando che, per esempio, il MES è un prestito che deve essere restituito con gli interessi. Con la sovranità monetaria non si avrebbe bisogno di ricevere prestiti da una banca straniera quale è la Banca Centrale Europea. Con la sovranità monetaria la Banca d'Italia riprenderebbe a stampare moneta come fanno per esempio gli USA con la Federal Reserve, che stampa i dollari. Ciò non produrrebbe automaticamente un'inflazione. Per di più gli aiuti economici a coloro che nelle condizioni odierne di pandemia hanno perduto il lavoro proverrebbero da un aumento del debito pubblico, che, come ho scritto altre volte, è un falso debito in quanto gli interessi pagati a chi investe in titoli di Stato (BTP) rimangono entro l'economia nazionale. Se poi l'aumento del debito pubblico viene impiegato per finanziare infrastrutture e favorire nuovi posti di lavoro si genera un circolo vizioso perché aumenta la massa dei contribuenti orizzontalmente. La perdita di valore della lira rispetto all'euro (ma istituendo una nuova lira pari al valore dell'euro nel 1999 in Italia quando il valore dell'euro fu stabilito artificialmente in lire 1936,27) sarebbe di grande vantaggio e potrebbe fare esplodere tutta l'UE della zona euro. Infatti le merci italiane costerebbero molto meno e metterebbero in ginocchio le produzioni degli Stati europei della zona euro (a cominciare dalla Germania, che non reggerebbe alla concorrenza italiana). Nel mercato interno nulla cambierebbe perché le industrie sarebbero costrette ad adeguare i prezzi alla minore capacità d'acquisto della nuova lira.  Tutto questo bisognerebbe spiegare in caso di nuove elezioni per vincere la paura degli ignoranti di un ritorno alla sovranità monetaria. Ignoranza di cui approfittano gli europeisti dando ad intendere che l'UE è un ombrello di copertura degli interessi economici italiani. Non si capisce perché questi europeisti siano veramente ignoranti o abbiano interessi nascosti.

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