giovedì 16 giugno 2022

PUTIN E IL TRAMONTO DELL'OCCIDENTE

Che Putin sia un criminale per avere invaso l'Ucraina è fuori dubbio. Se avesse ragione nel pretendere come minimo il russofono Donpass allora bisognerebbe riformare tutti i confini di Europa. I confini più giusti (anche se non pienamente giusti) erano quelli che segnati dalle potenze vincitrici dopo la prima guerra mondiale. La Polonia si estendeva molto ad oriente, tanto è vero che la città di Leopoli, ora facente parte dell'Ucraina, apparteneva alla Polonia. Vedere la carta geografica scrivendo Europa dopo la fine della prima guerra mondiale. Veniva giustamente salvata a favore della Germania la Prussia orientale, che era stata sin dal Medioevo la culla del regno prussiano essendo stata fondata nel 1255. In essa si trovava la città di Königsberg, città dove nacque, visse e morì il filosofo Kant che non si mosse mai dalla sua città. Adesso tale città, ribattezzata durante l'URSS Leningrado, fa parte di un piccolo territorio che non ha confini con la Russia, a cui, pure, appartiene ingiustamente essendo stata sempre abitata da tedeschi. Dopo la seconda guerra mondiale i confini segnati dalle potenze vincitrici furono stravolti. I confini segnati dalla prima guerra mondiale furono principalmente la causa della seconda guerra mondiale per la volontà di Hitler di segnare nuovi confini riprendendosi le terre che era state sottratte alla Germania. Ma nella sua lucida follia andò oltre tale pretesa invadendo la Polonia che aveva soltanto un corridoio per lo sbocco al mare. A destra di tale corridoio, se pur ristretto, rimaneva un territorio che aveva fatto sempre parte della Prussia orientale. Tale territorio fu perso dalla Germania dopo la seconda guerra mondiale perché incamerato ingiustamente nella Polonia, che vide però ristretti i confini orientali a favore dell'Ucraina, che si incamerò, per esempio, la città di Leopoli. Bisognerebbe verificare a quale Stato in tutto un lungo passato fosse appartenuta la città di Leopoli, oggi fuori discussione nella sua appartenza all'Ucraina. 

     Tutto ciò premesso, se avesse ragione Putin, bisognerebbe riformare nuovamente almeno i confini dell'Europa orientale. Ma allora bisognerebbe riformare anche i confini dell'Italia solo perché ha perso la seconda guerra mondiale. Gli austriaci dell'Alto Adige avrebbero il diritto di staccarsi dall'Italia, ma l'Italia dovrebbe riprendersi tutta l'Istria e la Dalmazia con l'italianissima di un tempo della della città di Ragusa, tutta di architettura veneziana e che oggi ingiustamente appartiene alla Croazia. Il governo ucraino non è stato intelligente. Avrebbe dovuto chiedere soldi all'UE da far piovere nel Donpass in modo da dare ai russi del Donpass (ché di russi si tratta e non di ucraini anche per diversità di lingua) la convenienza economica di rimanere nell'Ucraina, come gli altoatesini (sudtirolesi) austriaci hanno avuto la convenienza economica di rimanere formalmente in Italia. Il fatto che Putin abbia invaso l'Ucraina non toglie che egli abbia ragione nel dire che l'Occidente è corrotto e non si ha alcunché da imparare da esso in tante questioni. L'Occidente che decanta le sue libertà è malato di relativismo. Mai in Russia verrebbe permessa quella lurida pagliacciata pubblica del Gay Pride, oggi chiamata meglio LGBT Pride, che vuole equiparare omosessuali ed eterosessuali con una equiparazione contro natura. In Occidente si arrivati ad identificare il sesso con l'orientamento sessuale, cosicché uno che nasca maschio e conservi i connotati fisici del maschio può pretendere di essere riconosciuto femmina senza attributi femminili. Sparisce così il concetto di famiglia naturale. E che dire della crudele pratica permessa in molti Stati occidentali, ma proibita in Italia, dell'utero in affitto che permette l'acquisto in anonimato di un ovulo da impiantare in altra donna che viene fecondata dallo sperma di uno della coppia di omosessuali? La crudeltà si manifesta nel permesso di staccare subito il neonato dalla falsa madre perché non lo allatti, giacché l'allattamento creerebbe una affezione del neonato alla sua falsa madre, tale perché non madre biologica. Cosicché nascono dei bambini che non conosceranno mai la loro vera madre e subirebbero dei traumi gravi, come già capitato in alcuni casi, qualora venisero a sapere che sono nati da una pratica aberrante. Crescerebbero fuori di una famiglia naturale avendo al posto della madre un altro (falso) uomo, non sapendosi chi avrebbe il ruolo della madre. Di fronte a tali aberrazioni non si può negare che l'Occidente è corrotto e nulla ha da insegnare alla Russia diPutin. Piuttosto che riferirsi ad una inesistente nazificazione dell'Ucraina Putin avrebbe dovuto toccare altri temi importanti che connotano la corruzione morale dell'Occidente nascente dalla malattia mortale del relativismo che porta a sostituire la natura con un orientamento personale.               

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