Meglio la vita di una pecora (innocente) che quella di questi subanimali. Se fossero solo animali sarebbero migliori.
Pecora uccisa nel campo di calcio: in attesa del martirio delle vergini
L'Associazione Chiliamacisegua si appella al Presidente della Fifa.
GEAPRESS – La partita “amichevole” (non di certo per gli animali) tra i turchi dello Sivasspor e l’FK Rad di Belgrado è stata ben descritta nei giorni scorsi dal Corriere della Sera che ha pure mostrato l’incredibile video. Una sorta di rito propiziatorio dei giocatori turchi; sgozzare una pecora in campo.
Prima la preghiera, poi l’assassinio, infine, ad uno ad uno, tutti i giocatori, si sono spalmati addosso il sangue del povero animale, con tanto di foto di rito. Dicono che sia un’usanza dell’Anatolia centrale, ma si può fare tutto ciò in un campo di calcio?
L’Associazione Chiliamacisegua se lo chiede, anzi lo chiede direttamente al Presidente della Fifa, Signor Joseph Blatter. Come è potuto accadere tutto ciò senza che nessuno si sia opposto? Per l’Associazione animalista occorre una presa di posizione, tesa a stigmatizzare quella che appare essere una blasfema messa in scena.
Il tutto, poi, innanzi a fotografi e telecamere, in attesa, forse, che prima o poi si ripristini il martirio delle vergini e dei primogeniti maschi. Insomma, se nell’Anatolia centrale vi sono ancora usi quantomeno opinabili, si lascino liberi i campi di calci con i loro poteri emulatori.
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