Sbattere fuori tutti gli stranieri e tutti gli omosessuali italiani oltre che impossibile non è nemmeno giuridicamente possibile. Occorrono delle correzioni su questi due punti. L'omosessualità non può essere un reato. Lo dice uno come me che ha schifo di questa gente che pretende di essere normale. L'unica cosa da farsi è impedire loro le sporche pagliacciate con cui vorrebbero dare ad intendere di essere normali. Debbono riconoscere di essere nati anormali e non pretendere che siano ufficializzate le coppie di pederasti e lesbiche con la cancallazione della distinzione NATURALE tra il culo e la vagina. Per quanto riguarda gli stranieri bisogna andare cauti perché effettivamente vi è bisogno della loro mano d'opera in molti casi. Ma basta anche qui mettere delle ferree regole. Chi non ha un posto di lavoro regolarmente retribuito senza averlo sottratto ad un disoccupato italiano può rimanere. Via per esempio tutti i vu' cumpra'. Inoltre deve essere loro imposto un limite di permanenza. Dopo un certo numero di anni se ne devono andare e lasciare il posto ad altri stranieri sempre che sia dimostrata la necessità della loromano d'opera (non qualificata). Altrimenti i figli degli attuali stranieri, non adattandosi a fare i lavori non qualificati dei padri, aumenterebbero la concorrenza per i lavori qualificati socialmente e perciò la maggiore disoccupazione degli italiani. I politici disonesti non vogliono riconoscere ciò. Via tutti i cinesi con i loro ristoranti che rovinano la salute e via la loro presenza con tutti i loro negozi (di merce anche pericolosa) che hanno messo in crisi i prodotti italiani. Siano accette le badanti perché senza la loro presenza molte persone anziane non avrebbero assistenza domiciliare. Ma senza che venga riconosciuto ad uno straniero il diritto di acquisire la cittadinanza italiana dopo un certo numero di anni. JUS SANGUINIS E NON JUS SOLI. Ciò serve anche ad evitare che prosegua la silenziosa invasione islamica, che bisogna arrestare. Come? Gli islamici hanno come regola fondamentale il Corano, che contrasta con il nostro ordinamento giuridico (art. 8 della Costituzione e vari articoli del Codice Penale. Vedi il florilegio del Corano del 20 settembre 2009). Un islamico che voglia continuare a lavorare in Italia deve essere costretto a ripudiare tutte le frasi che si trovano nel mio florilegio. Naturalmente non lo farà mai perché questi pazzi sono convinti che il Corano sia stato dettato a quel pazzo di Maometto direttamente da Allah tramite l'arcangelo Gabriele. Questo dunque è un buon motivo per dichiararlo nemico della Costituzione nei suoi principi fondamentali e di tutto l'ordinamento giuridico italiano. Dopo di che deve essere espulso a calci in culo. Fatta questa premessa mi ritrovo in molti punti di questo partito perché sono contrario al liberismo, che porta ad un'economia selvaggia, sono contrario alla globalizzazione, all'Unione Europea (grande disgrazia), all'euro (che ha impoverito tutti e ci ha portato alla recessione), al predominio che ha avuto la finanza sulla politica. Essendo sempre stato di anima socialista perché ritengo che il fine dell'esistenza umana non possa essere l'arricchimento con il profitto ad ogni costo, ho sempre pensato che vi sia molta affinità tra il comunismo ed il fascismo (o nazionalsocialismo) perchè entrambi sono statalisti e contrari all'egemonia dell'economia sulla politica.
IL CASO
"Via stranieri e gay, morte ai politicanti"
Sul web tornano i nazionalisti di Saya
Nonostante le proteste e le inchieste della magistratura, riparte la campagna di adesioni al movimento neofascista creato dal leader dell'Msi-Dn, a processo per aver creato una polizia parallela. Nel programma, la cacciata di immigrati e omosessuali, il ripristino della pena di morte e la censura preventiva per la stampa di MARCO PASQUA
Proteggere l'Italia dalle invasioni dei "nuovi barbari", ovvero dagli immigrati, e costringere tutti gli stranieri arrivati nel nostro Paese, a partire dal 1977, ad abbandonarlo. E' il compito che il Partito nazionalista italiano 1 (PNI), una formazione neofascista creata nel 2009 da Gaetano Saya, leader del MSI - Destra nazionale e ideatore delle "ronde nere" e della Guardia nazionale - attribuisce alle neonate "legioni per la sicurezza e la difesa della Patria". Un progetto, quello delle ronde, che Saya, un ex massone già noto alle cronache per aver creato un servizio segreto parallelo, non ha mai abbandonato.
E lo dimostra il fatto che, in questi giorni, il sito del PNI abbia fatto partire una campagna di adesioni, con tanto di trailer (GUARDA IL VIDEO 2) e "chiamata alle armi", diffusa anche tramite Facebook 3. "Prepariamoci alla battaglia", tuona Saya in un post scritto il 19 agosto. Le cosiddette "uniformi per la difesa e la sicurezza della Patria", liberamente acquistabili sulla pagina web ufficiale del movimento nazionalista, prevedono una camicia bianca, cravatta e cintura nere, scudetto dell'Italia e l'immancabile Sole nero, simbolo del misticismo hitleriano, segno caratteristico del PNI. E' lo stile nazista che ricorda quello delle divise ocra delle ronde della Guardia Nazionale italiana e le cui immagini fecero il giro del mondo 4, oltre a suscitare la reazione di parlamentari (e dello stesso ministero dell'Interno) e un'indagine della magistratura.
Presentato per la prima volta nel 2009, il programma del PNI di Saya, per un periodo, era sparito dal web, anche in seguito all'ondata di indignazione che questo aveva sollevato. Ora è tornato on-line insieme ad un modulo, da spedire via mail, necessario per entrare a farne ufficialmente parte (è identico a quello di iscrizione all'MSI-Dn). L'appello all'iscrizione è rivolto anche agli appartenenti alle forze dell'ordine. Sembra, quindi, riprendere corpo l'inquietante progetto di una forza di polizia parallela (anche se non armata, almeno a leggere la documentazione disponibile sul web), nonostante il brusco stop imposto alle ronde della Guardia nazionale.
Il "programma per la liberazione dell'Italia" è articolato in 25 punti e prevede, tra le altre cose, "l'immediata uscita dell'Italia dall'Unione Europea" (articolo 2) . Possono essere cittadini italiani solamente "i connazionali di sangue italiano" e, a tal proposito, "si dovrà impedire ogni nuova immigrazione di non-italiani" (articolo 8). I nazionalisti chiedono, inoltre, "che tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977 vengano costretti a lasciare immediatamente il territorio nazionale". Altri punti prevedono la "statalizzazione di tutte le imprese e gli istituti di credito e delle industrie" e l'introduzione della pena di morte per "gli usurai, i profittatori e i politicanti". Ce n'è anche per i giornalisti: l'articolo 23 mira a creare una stampa italiana, attraverso l'assunzione di redattori e collaboratori "connazionali"; tutti i giornali non italiani, invece, "devono ottenere, per essere pubblicati una espressa autorizzazione dello Stato e devono venire stampati in lingua italiana". Il programma del partito (nel quale le donne non possono ricoprire alcun incarico) si conclude con l'impegno, da parte dei suoi dirigenti, a "lottare a fondo, se necessario esponendo la propria vita, per l'attuazione di questi punti".
Saya, sul suo sito, dichiara anche guerra agli omosessuali, che "vanno buttati fuori dal Parlamento e dalle istituzioni" (a tal proposito diffama un ministro, citando presunte informative della polizia sulle sue abitudini sessuali). Compito di queste milizie illegali è anche quello di battersi contro i "comunisti", il cui "obiettivo primario è l'invasione sistematica della nostra Nazione da parte di zingari, albanesi, marocchini ed islamici di vario colore, propendono affinché vengano riconosciute di fatto le famiglie tra omosessuali e vorrebbero affidare a questi pervertiti la custodia di bambini". Il 24 e il 25 settembre a Genova è prevista la "prima adunata delle legioni": qui, salvo divieti della polizia, si dovrebbe procedere al reclutamento dei primi simpatizzanti che hanno inviato il modulo tramite il sito.
Il processo contro l'ultranazionalista Saya e altre 20 persone, accusate, nel 2005, di aver dato vita al Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo (DSSA), la cosiddetta polizia parallela, dopo essersi aperto a Genova l'11 febbraio, era stato trasferito a Milano. Le ipotesi di reato per tutti erano di associazione per delinquere, finalizzata a usurpazione di funzioni e, a vario titolo, rivelazione di segreti d' ufficio e illecito uso di dati riservati tratti dalle banche dati del ministero degli Interni (secondo quanto riferito dallo stesso Saya, il Gip avrebbe dichiarato il "non luogo a procedere perché il fatto non sussiste" nei confronti di tutti e 21 gli imputati). Lo scorso mese di maggio, infine, fece discutere la proposta del fondatore del Partito Nazionalista di arruolare come segretario nazionale il "Responsabile" Domenico Scilipoti, che si disse a sua volta "onorato" di quella richiesta, proponendo addirittura di far rientrare gli adoratori del Sole nero dell'MSI-DN in Parlamento.
E lo dimostra il fatto che, in questi giorni, il sito del PNI abbia fatto partire una campagna di adesioni, con tanto di trailer (GUARDA IL VIDEO 2) e "chiamata alle armi", diffusa anche tramite Facebook 3. "Prepariamoci alla battaglia", tuona Saya in un post scritto il 19 agosto. Le cosiddette "uniformi per la difesa e la sicurezza della Patria", liberamente acquistabili sulla pagina web ufficiale del movimento nazionalista, prevedono una camicia bianca, cravatta e cintura nere, scudetto dell'Italia e l'immancabile Sole nero, simbolo del misticismo hitleriano, segno caratteristico del PNI. E' lo stile nazista che ricorda quello delle divise ocra delle ronde della Guardia Nazionale italiana e le cui immagini fecero il giro del mondo 4, oltre a suscitare la reazione di parlamentari (e dello stesso ministero dell'Interno) e un'indagine della magistratura.
Presentato per la prima volta nel 2009, il programma del PNI di Saya, per un periodo, era sparito dal web, anche in seguito all'ondata di indignazione che questo aveva sollevato. Ora è tornato on-line insieme ad un modulo, da spedire via mail, necessario per entrare a farne ufficialmente parte (è identico a quello di iscrizione all'MSI-Dn). L'appello all'iscrizione è rivolto anche agli appartenenti alle forze dell'ordine. Sembra, quindi, riprendere corpo l'inquietante progetto di una forza di polizia parallela (anche se non armata, almeno a leggere la documentazione disponibile sul web), nonostante il brusco stop imposto alle ronde della Guardia nazionale.
Il "programma per la liberazione dell'Italia" è articolato in 25 punti e prevede, tra le altre cose, "l'immediata uscita dell'Italia dall'Unione Europea" (articolo 2) . Possono essere cittadini italiani solamente "i connazionali di sangue italiano" e, a tal proposito, "si dovrà impedire ogni nuova immigrazione di non-italiani" (articolo 8). I nazionalisti chiedono, inoltre, "che tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977 vengano costretti a lasciare immediatamente il territorio nazionale". Altri punti prevedono la "statalizzazione di tutte le imprese e gli istituti di credito e delle industrie" e l'introduzione della pena di morte per "gli usurai, i profittatori e i politicanti". Ce n'è anche per i giornalisti: l'articolo 23 mira a creare una stampa italiana, attraverso l'assunzione di redattori e collaboratori "connazionali"; tutti i giornali non italiani, invece, "devono ottenere, per essere pubblicati una espressa autorizzazione dello Stato e devono venire stampati in lingua italiana". Il programma del partito (nel quale le donne non possono ricoprire alcun incarico) si conclude con l'impegno, da parte dei suoi dirigenti, a "lottare a fondo, se necessario esponendo la propria vita, per l'attuazione di questi punti".
Saya, sul suo sito, dichiara anche guerra agli omosessuali, che "vanno buttati fuori dal Parlamento e dalle istituzioni" (a tal proposito diffama un ministro, citando presunte informative della polizia sulle sue abitudini sessuali). Compito di queste milizie illegali è anche quello di battersi contro i "comunisti", il cui "obiettivo primario è l'invasione sistematica della nostra Nazione da parte di zingari, albanesi, marocchini ed islamici di vario colore, propendono affinché vengano riconosciute di fatto le famiglie tra omosessuali e vorrebbero affidare a questi pervertiti la custodia di bambini". Il 24 e il 25 settembre a Genova è prevista la "prima adunata delle legioni": qui, salvo divieti della polizia, si dovrebbe procedere al reclutamento dei primi simpatizzanti che hanno inviato il modulo tramite il sito.
Il processo contro l'ultranazionalista Saya e altre 20 persone, accusate, nel 2005, di aver dato vita al Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo (DSSA), la cosiddetta polizia parallela, dopo essersi aperto a Genova l'11 febbraio, era stato trasferito a Milano. Le ipotesi di reato per tutti erano di associazione per delinquere, finalizzata a usurpazione di funzioni e, a vario titolo, rivelazione di segreti d' ufficio e illecito uso di dati riservati tratti dalle banche dati del ministero degli Interni (secondo quanto riferito dallo stesso Saya, il Gip avrebbe dichiarato il "non luogo a procedere perché il fatto non sussiste" nei confronti di tutti e 21 gli imputati). Lo scorso mese di maggio, infine, fece discutere la proposta del fondatore del Partito Nazionalista di arruolare come segretario nazionale il "Responsabile" Domenico Scilipoti, che si disse a sua volta "onorato" di quella richiesta, proponendo addirittura di far rientrare gli adoratori del Sole nero dell'MSI-DN in Parlamento.
(21 agosto 2011) © Riproduzione riservata
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