martedì 7 febbraio 2012

IL CAPITALISMO HA FALLITO. LEGGETE QUESTA STORIA E RIFLETTETE. IL COMUNISMO NON LASCIAVA NESSUNO SENZA LAVORO

CORRIERE DEL VENETO

Artigiano rovinato tenta il suicidio
La moglie: prostituta per mangiare

CRONACHE Era stata la donna a salvare l'uomo che aveva tentato di impiccarsi . Poi aveva deciso di vendersi per racimolare qualche soldo. Il marito lo ha scoperto dopo l'arresto di lei. E ora dice: almeno con quei soldi riuscivamo a mangiare VIDEO

2 commenti:

andrea ha detto...

Però metteva tanta gente dentro i Gulag!
Secondo me non serve arrivare all'estremo del comunismo, basterebbe una tassazione molto più alta per i ricchi, e una migliore redistribuzione delle risorse. Nel 1973 chi aveva un reddito da super ricco(equivalente a chi oggi guadagna oltre 3 milioni di euro l'anno) pagava un'imposta del 72%. Oggi i multimilionari pagano la stessa imposta di chi guadagna 80mila euro l'anno, cioè il 43%...e sulle rendite finanziarie molto meno (il 20% mi sembra)
Se tornassimo allo stesso sistema fiscale del 1973, i poveri pagherebbero meno(l'aliquota più bassa era il 10% contro il 26% di quella attuale!), i ricchi molto più, e ci sarebbe una migliore redistribuzione. MENO MORTI DI FAME, E MENO PERSONE SCANDALOSAMENTE RICCHE.
Ma la politica di Monti purtroppo è palesemente classista(anche peggio di Berlusconi), rubare ai poveri, per dare ai ricchi

Sergio ha detto...

Cari Melis e Andrea,

con questi ragionamenti non si va da nessuna parte!
È vero che il comunismo aveva un posto per tutti, ma bisogna vedere che razza di posto era. Senza dimenticare che il "diritto al lavoro" implica anche l'obbligo di lavorare, e secondo le direttive del partito (perché tutti devono lavorare almeno 8 ore al giorno?).

Ho visitato la Jugoslavia al tempo del comunismo. Tutti avevano un lavoro ovviamente - perché il comunismo garantisce un lavoro a tutti - ma quanta apatia e mancanza d'iniziativa.

Insomma, se il capitalismo fa schifo - è vero - , fa schifo anche il comunismo - ammettiamolo, anche se ci abbiamo creduto. E allora? Quale alternativa? Direi che uno stato moderno e decente dovrebbe assicurare a tutti il minimo indispensabile (i diritti non negoziabili, per dirla con Ratzinger), ma non soffocare l'iniziativa privata. Dovrebbe anche impedire la speculazione sui beni primari (acqua, aria, cibo, territorio). Non mi sembra che la sinistra abbia mai affrontato il problema della riforma fondiaria - che invece sarebbe fondamentale.

Caro Andrea: qual è la giusta imposta? Si lavora per lo Stato fino alla fine di giugno. Se dipendesse dalla sinistra e dalla Chiesa si dovrebbe lavorare per lo Stato e per la Chiesa fino a metà dicembre. È chiaro che a quel punto non lavorerebbe più nessuno, a parte qualche idealista e stakanovista - tanto il reddito sarebbe garantito. Persino la Chiesa ha considerato il comunismo irrealizzabile e contro natura (così Casaroli buonanima).
Chi decide qual è la giusta tassazione? Il dibattito è aperto, ma non spariamo cifre a vanvera.