sabato 19 luglio 2014

SENTENZA RUBY


Con ciò che segue rispondo ad un amico che mi ha scritto:
Sintesi della Sentenza Ruby che ha assolto Berlusconi
In Italia, anche al Presidente del Consiglio, è consentito di fare il PORCO

Prima di tutto non offendere i maiali. Non sopporto l'uso dispregiativo del termine "porco". I maiali sono animali intelligenti che hanno il cuore più simile a quello dell'uomo. E nascono sfortunati perché si sa qual è il loro destino. Molti uomini sarebbero migliori se fossero dei maiali.
Direi invece che ognuno a casa sua ha il diritto di divertirsi come vuole se non commette reati. Quella Ruby prima di arrivare ad Arcore aveva già preso  più cazzi di quanti ne avessero preso tutte insieme le ragazze che erano state ad Arcore. Infatti era fuggita da casa e per mantenersi faceva la prostituta. Dunque chi stavano a difendere quelle imbecilli del Tribunale (tutte donne)? Una verginella? Berlusconi aveva il diritto di divertirsi a casa sua con tutte le mignotte e non mignotte che voleva. Beato lui che lo poteva fare con il fascino dei quattrini. Una bella donna è la migliore distrazione dal pensiero della morte. Si vive solo una volta. E tutto quel che è lasciato per arrendersi al moralismo degli invidiosi è perso. Grandi uomini della storia (e  Berlusconi non lo è) sono stati grandi puttanieri. Da Cesare (che si portò a Roma Cleopatra senza scandalizzare i Romani), a Napoleone, al Cavour, al cosiddetto padre della patria Vittorio emanuele II, a Mussolini, ai fratelli Kennedy (che tra le tante altre si scoparono entrambi Marilyn Monroe), a Mitterand e, fuori della politica, si possono ricordare D'Annunzio, Picasso, Charlie Chaplin, e via dicendo. Non vanno giudicati per il fatto che piacessero loro le donne. Einstein non ebbe mai paura di confessare la sua infedeltà coniugale. Si scopava anche delle studentesse. E faceva bene se ciò non comportava la vendita di un esame. Penso che le studentesse non lo facessero per l'esame ma perché affascinate dalla fama di Einstein, il quale sarebbe stato un cretino se avesse rinunciato alle grazie delle studentesse solo per obbedire a un falso moralismo. La morale deve essere fatta valere in contesti diversi, risolvendosi essa in fatti di costume, che variano a seconda dei costumi sociali. Importante non è la morale ma la giustizia, che si esprime nella norma tratta dal diritto romano Neminem laedere (non danneggiare alcuno). Quando si rispetti questa norma come norma di vita, la morale può andare a farsi fottere. Mi ricordo di una battuta di Roberto Benigni (nonostante non riscuota da me alcuna simpatia sul piano politico e nemmeno come lettore e commentatore dilettatensco di Dante): "A me mi hanno rovinato le donne: troppo poche". 

Ho ascoltato una trasmissione intervista al neuropsichiatra Luigi De Maio (autore del recente libro Tradire) che dice che il tradimento è un fatto naturale per l'uomo perché dettato da un impulso naturale, che viene poi contrastato dalla morale producendo un rimorso che può portare alla confessione del tradimento in modo da alleggerire nella coscienza "morale" la propria colpa scaricandola con mille scuse sulla donna. Una giornalista presente all'intervista (di cui non ricordo il nome) aggiungeva che era sempre meglio per l'uomo non confessare il tradimento per più di un motivo. Meglio il sospetto (la curiosità) che la verità. E infatti le donne pare che preferiscano non sapere. Ma non accettano la diversità biologica tra il maschio e la femmina. Ha scritto Aristotele (Metafisica, libro I) una apparente banalità, che ha invece un grande significato alla luce di un comportamento naturale: il maschio può fecondare più femmine mentre la femmina può essere fecondata da un solo maschio. Anche la legge romana ha imposto la monogamia contro natura, ma per diverse ragioni. Prima di tutto per non disperdere il patrimonio (da pater) che più spesso derivava dall'uomo. Ma il costume sociale accettava che l'uomo potesse avere le donne che voleva fuori del matrimonio. Non così per la donna. Infatti la moglie di Cesare doveva essere al di sopra di ogni sospetto, mentre per Cesare non valeva la stessa norma. 
E allora perché fare i falsi moralisti per nascondere dietro il moralismo obiettivi politici? Berlusconi deve essere criticato per tutto ciò che avrebbe dovuto fare in politica e non ha fatto e per tutto ciò che di male ha fatto in politica e che continua a fare. Questo imbecille, per esempio, continua a proporre una legge elettorale che è anticostituzionale perché permette alla coalizione che raggiunga il 37% dei voti di avere la maggioranza assoluta in parlamento. Quasi fosse sicuro di raggiungere lui con altri affiliati il 37%. Non ha capito che lui, per bene che gli andasse, risulterebbe secondo al ballottaggio tra le prime due coalizioni. E sarebbe costretto a finire i suoi giorni all'opposizione. Gli ho scritto nel suo sito
che per salvarsi gli conviene il proporzionale puro senza premio di maggioranza. Solo così potrebbe impedire il governo assolutista del pifferaio Renzi, questo venditore di pentole che ha fatto con Berlusconi il patto del Nazzareno (con l'anticostituzionale Italicum, chiamato da Giovanni Sartori "bastardellum"). Infatti con il proporzionale potrebbe sempre condizionare la falsa sinistra del PD (Partito della Disgrazia), salvo che il pifferaio Renzi sia costretto a fare un accordo con Grillo, cosa assai più improbabile non essendoci punti di accordo tra il pifferaio e 5Stelle. Se Berlusconi è tanto imbecille, gli ho scritto, si suicidi pure politicamente con la legge elettorale concordata con il pifferaio, che sta ancora vivendo di promesse. Il pifferaio aveva detto, per esempio, che avrebbe riformato la giustizia civile entro giugno, ma ancora non ha combinato un fico secco. Ha detto che il procedimento civile non dovrà durare più di un anno ma ancora non ha detto come si dovrà fare. Ed è meglio che non passi al Senato la riforma buffonesca del Senato stesso, con senatori non eletti che verrebbero nominati tra i consiglieri regionali e i sindaci, i quali gratuitamente dovrebbero fare a tempo perso anche i senatori andando ogni tanto a Roma senza che ancora si sappia quali dovrebbero essere i loro nuovi compiti. E' un totale caos.   Meglio un (ex) comico come Grillo che un buffone come Renzi, il quale, per di più, non fa ridere ma piangere. E per tutti saranno lacrime amare tra qualche mese. Ma meglio così: tanto peggio tanto meglio (con l'aumento della disoccupazione) perché solo così il popolo bue che crede in questo buffone che fa piangere si accorgerà di che cosa valga il pifferaio, che può incantare solo gli imbecilli o i disonesti.     
    Commento alla Metafisica di Aristotele e testo integrale ...




  1. books.google.it/books?isbn=887094526X
  2. Blog del prof. Pietro Melis: LEGGI PAZZESCHE: CONTRO ...

    pietromelis.blogspot.com/.../leggi-pazzesche-contro-femminicidio-e.html

7 commenti:

natascia prinzivalli ha detto...

Ad una certa età dovrebbero essere protette dalla legge in un'altra le protegge la natura tutto quello che sta in mezzo è caccia libera. Qui qualcosa non torna....

natascia prinzivalli ha detto...

Cicerone di Cesare diceva: il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti.

Pietro Melis ha detto...

Non capisco che cosa non torni. Persino all'epoca romana le ragazzine di 14 anni andavano in spose ad uomini maturi perché valeva la volontà dei genitori. Maometto, poligamo, sposò anche una 14enne. Ed è così ancora in molti Stati, come in India e in certi Stati islamici dove i matrimoni vengono combinati tra famiglie. E ciò non è contro legge. Non so se in Italia sia permesso di sposare una 14enne. Ma certamente una 16enne sì. Allora dove sta la differenza? Se una sedicenne ha rapporti sessuali con il marito allora il marito non commette reato. Se la 16enne non è sposata chi ha rapporti sessuali con la 16enne consenziente commette reato. Vi è qualcosa che non funziona.

Pietro Melis ha detto...

Cesare non era omosessuale. Sebbene i soldati di Cesare dopo la conquista delle Gallie cantassero: Caesar subegit Gallias,Nicomedes subegit Caesarem. Ma si sa che ciò è dovuto al fatto che dal ricco Nicomede (re di Bitinia)Cesare aveva avuto dei grandi finanziamenti per costruire una flotta. E lo ripagò come si sa.Anche i grandi uomini hanno le loro debolezze. E questa fu una debolezza ripagata con maggiore forza della politica di Cesare. Io da stedente delle scuole medie parteggiavo per Pompeo contro Cesare. Poi ho capito che Cesare era ineguagliabile per la sua grandezza politica. E il corso della storia forse sarebbe stato migliore se Cesare non fosse stato assassinato. Qualcuno dice che egli sia voluto andare incontro alla morte in Senato sapendo già che vi era una congiura contro di lui. L'aveva avvertito anche la moglie, forse influenzata da un "indovino" con la famosa frase: "Cesare, gardati dalle idi di marzo". Perché allora Cesare preferì diventare vittima della congiura? Si dice che giunto ormai a 56 anni si sentisse stanco e non avesse più le forze per iniziare (come aveva promesso) la guerra contro il tradizionale e più forte nemico di Roma che era il popolo dei Parti (Persia).Non voleva rischiare di offuscare la sua fama e di finire la sua vita passando alla storia con una pesante sconfitta.

natascia prinzivalli ha detto...

Non funziona il fastidio che si può provare davanti a simili cose. Il problema a mio giudizio è solo la giovanissima età al di là delle leggi. Professore a Lei gli omosessuali fanno schifo e rivendica giustamente il suo diritto a manifestarlo a me fanno schifo gli uomini maturi o se preferisce agée che cercano le ragazzine. Le baby squillo romane hanno inguaiato diversi rispettabili maschi e magari anche padri di ragazzine di quella stessa età. Ma si sa il potere e il denaro hanno il loro fascino e anche il loro bieco utilizzo.

Pietro Melis ha detto...

"Senectus ipsa morbus est" (Terenzio, Formione). Cicerone contrastò questa affermazione (De senectute)dicendo che più si invecchia e più si impara. Ma si contraddisse aggiungendo: Pugnandum tamquam contra mortem, sic contra senectutem.
Aggiungeva che uno dei vantaggi della vecchiaia era il distogliersi dai piaceri sessuali. Il discorso di Cicerone può essere capovolto. Il vecchio può avere gli stessi stimoli mentali del giovane in fatto di sesso. Ma non può manifestarli sia perché sessualmente alla mente non risponde più il corpo (anche se oggi vi sono alcuni parziali rimedi) sia perché la società lo vuole rendere ridicolo se li manifesta. Ma vi sono delle eccezioni. Le donne (anche le giovanissime) sono affascinate dall'uomo di potere, che è dato più spesso dal danaro. E non mi si dica che Francesca Pascale (allora 27enne) si sarebbe innamorata (?) di Berlusconi (allora 76enne)anche se Berlusconi fosse stato un impiegato del catasto. Col cavolo! Berlusconi ha fatto benissimo ad approfittare del suo danaro e del suo potere politico per non sentirsi vecchio anagraficamente. Egli aveva bisogno di rimuovere da sé il pensiero della vecchiaia e perciò della morte. Fortunato lui che lo può fare. Lo invidio. Io purtroppo non posso avere più queste distrazioni perché non ho né potere né danaro per apparire affascinante di fronte ad una ventenne-trentenne. Quando ero ragazzo mi infuriavo nell'accorgermi che delle ragazze preferivano a me individui ignoranti ma palestrati, con un fisico contro cui non potevo competere, sebbene abbia avuto molte aspiranti perché d'aspetto forse migliore e d'altezza superiore. Ma presso le ragazze che fisicamente preferivo la mia cultura valeva zero.
Se una ragazzina si offre per danaro sono affari suoi e non di chi l'accetta. La legge prima considerava minorenni quelli che non avessero compiuto i 21 anni. Ora si è maggiorenni dopo i 18. Dunque è una pura convenzione. Infatti si vorrebbe dare il voto anche ai 16enni (per me sbagliatissimo perché lo si dovrebbe riconoscere a partire dai 21 anni). Dal momento in cui una ragazzina è diventata sessualmente matura (tale da poter concepire) che differenza vi è tra una 18enne e una 16enne? Si assuma lei le sue responsabilità di scelta. Lei non ha risposto alla mia domanda: perché se uno sposa una 16enne non vi è reato di violenza sessuale mentre il reato è perseguibile d'ufficio se la 16enne non è sposata?
Un ragazzo, vedendo un vecchio che camminava curvo e lentamente con il bastone, credette di sfotterlo dicendogli: brutta cosa vero la vecchiaia?
Davvero brutta rispose il vecchio. Così brutta che ti auguro di non arrivarci.
Si vive solo una volta. E dunque si lasci ad ognuno la libertà di rimuovere il pensiero della morte come meglio gli aggrada se non commette reati. Il danaro, se serve a pagare una bella donna (sia pure una prostituta) non ha mai un bieco utilizzo. Per me le prostitute, quasi tutte giovani e più o meno belle altrimenti non potrebbero fare quel mestiere, sono assistenti sociali, svolgono un'opera benemerita, perché un vecchio, andando con una giovane, solo in questo modo può sentirsi meno vecchio. Fortunatamente io non ne ho bisogno. Ho ancora qualche piccola riserva. Pago le non prostitute. I soldi meglio spesi nella mia vita sono stati quelli spesi con le donne. Sono state sempre l'unico rimedio per distrarmi dal pensiero della morte, da un'esistenza priva di senso. Infatti solo per gli animali non umani la vita ha un senso perché non possono porsi la domanda "che senso ha la vita?". Anche il fatto che scriva, prendendomela (giustamente) con il mondo intero, è solo una distrazione dal pensiero della morte, del ritorno nel nulla. "Carpe dièm quam minumùm crédula postero"(verso,riportato con lettura metrica, di Orazio).

natascia prinzivalli ha detto...

Credevo di aver implicitamente risposto al suo quesito. No, non vi è differenza. Una ragazzina che si sposa a sedici anni è una stortura alla pari di una che offre i suoi servigi a pagamento. La Pascale è una volpe e a tal proposito mi è tornata in mente una battuta di Gassman in uno dei suoi film. Rivolgendosi alla bellissima moglie di un suo amico brutto grasso e pure scemo le disse : Hai due cosce da paura ma pure uno stomaco!. Non ho niente contro le prostitute. In Francia diversi intellettuali hanno firmato un manifesto " Non toccate la mia puttana" rivendicando così la loro funzione sociale. Non sono una bacchettona, provo solo un fastidio a pelle quando si parla di giovanissime donne. Concludo dicendo che non è sempre vero che le donne siano insensibili al fascino dell'intelligenza e della cultura, spesso gli uomini sono distratti....La saluto nella speranza di non averla annoiata.