La retorica su Francesco d'Assisi ha sempre occultato chi fosse stato veramente costui. Enfatizzando il Cantico delle creature è stato sempre fatto passare per uno che amava gli animali. Menzogna. Li amava solo per mangiarli. Era un accanito carnivoro convinto biblicamente che tutte le creature fossero state create al servizio dell'uomo, anche al servizio del palato. E' stato dichiarato patrono d'Italia immeritatamente. Fu fondatore di un ordine che, con quello dei domenicani, fu il braccio destro della Chiesa nel torturare e nel mandare al rogo gli eretici. Si dirà che di ciò Francesco d'Assisi non sia stato direttamente responsabile. E' vero. Ma fu lui a porre le premesse perché fossero perseguitati e messi a morte gli eretici. Infatti fu lui a programmare con il papa Innocenzo III lo sterminio dei Catari o Albigesi, che erano dei cristiani che accettavano solo il Nuovo Testamento e ritenevano che l'Antico Testamento fosse stato dettato dal demonio. Altro che santo della pace e amante delle creature. Una bufala storica con cui si è oscurato un altro santo di nome Francesco, quello da Paola. Era vegano ed è considerato protettore dei vegani. Quello di Assisi non fu di certo preferito dal Dio cristiano, che lo fece morire a 44 anni, mentre fece vivere Francesco da Paola ben 91 anni. Quello di Assisi era un impostore. E si è guadagnato un immeritata fama o presso gli impostori come lui o presso gli ignoranti che non sanno chi fosse veramente.
Riporto quanto scrissi nel mio libro pubblicato nel 2013 E giustizia infine fu fatta.
La
realtà è che la dottrina cristiana esclude la
sopravvivenza delle anime non umane. Altrimenti non si spiegherebbe
l'assurdo che ciò che per la legge è (almeno sulla
carta) reato, il maltrattamento degli animali, per la Chiesa non è
nemmeno peccato di cui sia necessario confessarsi. Come me lo spiega?
In effetti, rispose il cappellano, questa rimane ancora
una carenza inspiegabile. Ma si ricordi che vi è stato un
grande santo, Francesco d'Assisi, che lei dovrebbe ammirare perché
era amante di tutte le creature. E il nuovo papa ha assunto il nome
Francesco anche per questo. E gli animalisti lo hanno ringraziato in
piazza S. Pietro.
Per carità, rispose irato il prof. Petix. Non si
continui a mitizzare questo individuo. Le gente deve sapere chi fosse
veramente. Quegli animalisti disonestamente, a cominciare da Michela
Vittoria Brambilla, hanno attribuito a questo papa una frase che
egli non ha mai pronunciato: " A Pasqua non mangiate carne
d'agnello o di capretto". Pura falsità. Non risulta
affatto che il papa abbia pronunciato una simile frase. L'hanno
voluto strumentalizzare, mentre sarebbe stato meglio se avessero
detto la verità su Francesco d'Assisi e su questo papa
inducendolo a prendere posizione contro le feste di sangue che sono
il Natale e la Pasqua con strage di agnelli.
Ma lei allora fa finta di ignorare il famoso Cantico
delle creature di S. Francesco, obiettò il cappellano.
Si vede che anche lei è poco informato su
Francesco d'Assisi. Il tanto lodato
Francesco d'Assisi, che si dice, mitologicamente, parlasse agli
uccellini, pretendeva che nei giorni di festa vi fosse molta carne,
come racconta il suo biografo Tommaso Celano. In questa biografia si
legge:
"Un giorno i frati discutevano assieme se rimanesse
l'obbligo di non mangiare carne, dato che il Natale quell'anno cadeva
in venerdì. Francesco rispose a frate Morico: Tu pecchi,
fratello, a chiamare venerdì il giorno in cui è nato
per noi il Bambino. Voglio che in un giorno come questo anche i muri
mangino carne, e se questo non è possibile, almeno ne siano
spalmati all'esterno".
Ahimè, questo sarebbe il santo che amava
tutte le creature. Si rende conto?
E sa che papa
Francesco ha detto che il suo film preferito è il Pranzo
di Babette? E che cosa
si mangia nel pranzo di Babette? Brodo di tartaruga e quaglie
arrosto. E' stato dunque coerente nello scegliere come nome Francesco
riferendosi Francesco d'Assisi. Chi si assomiglia si piglia. Ma
io non mi faccio imbrogliare da tutti gli ebeti ignoranti che
esultano per l'elezione di questo papa, che, oltre tutto, dice solo
cose banali, dettate dal buonismo, apparendo per altro un ignorante a
confronto del suo predecessore. Ma, si sa, le masse si fanno
incantare dalla superficialità. Hanno bisogno prima di tutto
di una faccia rassicurante, sorridente, dietro la quale si nasconde
un vuoto di pensiero. Hanno bisogno di scemenze come quando il papa
dice che "Dio è anche un papà perché ci
perdona e ci ama, è un tesoro che non bisogna lasciare in un
angolo della vita". Oppure quando dice che “Dio è
nostro avvocato”. Presso quale tribunale? Di fronte ai giudici non
può essere ascoltato, anche perché non parla. E dunque,
se ci si affidasse a lui, sarebbe l'avvocato delle cause perse. Inoltre,
come può essere Dio un avvocato contraddicendo la sua figura
di giudice supremo? Il suo predecessore non avrebbe mai detto simili
scemenze. E poi questo papa si avvicina alla gente tendente le mani,
accarezza i bambini e, per rendersi ancora più ridicolo, ma
più ben voluto dagli scemi, rimette un ciuccio in bocca ad un
neonato che stava piangendo per riscuotere applausi. E la notizia fa
il giro del mondo. Ma le sembra serio tutto ciò? Questo è
solo folklore, non è spiritualità, è teatro. Le
masse hanno bisogno di emozioni, non di pensiero.
Il suo predecessore non sarebbe mai caduto così
in basso. Per questo non suscitò mai tanti entusiasmi come
l'attuale papa.
Dopo un primo turbamento nell'apprendere certe notizie
su Francesco d'Assisi il cappellano si sentì tuttavia in
dovere di prendere le difese di papa Francesco. Lei mi sconcerta per
ciò che ha detto, lo interruppe infatti il cappellano. Il papa
vuole annullare la distanza tra la Chiesa e i fedeli anche con questi
gesti, grandi di significato, che lei non comprende. E certamente ha
voluto fare riferimento a Francesco d'Assisi perché è
comunemente ritenuto il difensore dei poveri, un esempio di vita
semplice ed emblema di pace.
Ma non mi faccia ridere! disse con espressione di
disprezzo il prof. Petix. Prima di tutto glielo raccomando il suo
Francesco d'Assisi emblema di pace. Le documenterò dopo il
contrario. Se il papa ignora certi racconti su Francesco d'Assisi è
uno che non conosce nemmeno la vita di colui a cui si è
ispirato assumendone il nome. Se la conosce è un impostore che
dà ad intendere ciò che non è. Ciò che
sto per aggiungere è stato pubblicato il 25 marzo 2013 anche
sul Corriere della sera online nel forum "Animali e
dintorni". Anzi, per risparmiarmi la voce, che sento stanca,
legga lei stesso l'articolo. Il prof. Petix accese il computer e andò
a ripescare nell'archivio del Corriere la sua lettera E il
cappellano lesse ciò che segue.
Sono profondamente
amareggiato. Questo papa Francesco ha sbagliato Francesco. Tutti
esultano per il nuovo papa. Io non esulto affatto. Innanzi tutto
proviene da un Paese che ha la maggiore popolazione carnivora sulla
Terra. E credo che non si sia sottratto alla tradizione
dell'Argentina. Altro che dire che ballava il tango da giovane!
Continuerà il silenzio della Chiesa del silenzio. Il
predecessore Benedetto XVI prese il nome da S. Benedetto, fondatore
di un ordine in cui vigeva il divieto (IV regola) di mangiare carne.
Al pari (credo) di tutti i suoi predecessori di nome Benedetto
nemmeno lui fu coerente con la regola benedettina.
Ora, il nuovo papa ha scelto il nome Francesco
riferendosi a Francesco d'Assisi. Ma si sa che Francesco d'Assisi non
era vegetariano. Alcuni confratelli gli proposero che si passasse
alla dieta vegetariana. Ma il "poverello" (di spirito,
aggiungo io) rispose da autentico cretino che solo i ricchi potevano
scegliere di che mangiare.
Risposta veramente stupefacente quando si pensi che
proprio i ricchi erano quelli che più mangiavano carne, che i
poveri raramente potevano permettersi. Dunque non mi aspetto alcunché
di nuovo dal nuovo papa, che ha scelto il nome riferendosi a
Francesco d'Assisi, per incantare gli scemi. Il suo Cantico delle
creature è una grande mistificazione perché le
creature sono intese tutte al servizio dell'uomo secondo la
concezione biblica. Leggere su internet il racconto ridicolo del suo
confratello frate Ginepro1
che si scusò con un maiale prima di tagliarli una zampa per
sfamare un ammalato che aveva espresso il desiderio di mangiare uno
zampone. Francesco lo rimproverò solo per il fatto di avere
danneggiato il proprietario del maiale. Incredibile. E questo sarebbe
stato il santo che amava tutte le creature. Sì, anche per
mangiarle. Ho già scritto in precedente articolo che avrei
preferito come papa Gianfranco Ravasi, anche se non so se sia
vegetariano. Ma la sua ampia cultura, non solo teologica, ne avrebbe
fatto un papa certamente migliore perché sensibile al tema dei
diritti degli animali, dati i sui precedenti articoli su questo
tema2.
Sono prevalsi gli interessi geopolitici. L'attuale papa avrebbe
dimostrato di essere migliore se avesse fatto riferimento ad un S.
Francesco assai migliore di quello di Assisi. Si tratta di S.
Francesco da Paola (1416-1507), pur francescano. Fu addirittura
vegano rifiutando anche prodotti animali. E visse ben 91 anni (un'età
assai rara per quei tempi). Per questo è il santo protettore
dei vegani. Quello di Assisi visse solo 44 anni. Né bisogna
dimenticare che il "poverello" approvò lo sterminio
dei Catari programmato nel 1209 dal papa Innocenzo III perché
considerati cristiani eretici. Essi rifiutavano l'Antico Testamento
perché ritenevano fosse stato dettato dal demonio ed
accettavano solo i Vangeli, ed erano anche vegani perché
rifiutavano, non solo di mangiare carne, ma anche tutti i prodotti
animali. Molti francescani furono (con i domenicani) i più
accaniti sostenitori del tribunale spagnolo dell'Inquisizione e delle
migliaia di torture e di condanne al rogo nella caccia alle "streghe"
e agli "eretici". Che la gente lo sappia o se lo ricordi al
di là di tutta la retorica che si fa sulla scelta del nome
Francesco da parte dell'attuale papa. Ora si avvicina la tremenda
ricorrenza della Pasqua di sangue di strage di agnelli. E questo papa
conserverà il silenzio sul rito orrendo dell'agnello
sacrificale.
1Vita di Frate Ginepro
www.classicitaliani.it/francesco/vita_frate_Ginepro.htm
I fioretti di san Francesco, e
il Cantico del Sole, con introduzione di
Adolfo Padovan e 8 tavole,
terza edizione annotata, riletta e
migliorata, Ulrico Hoepli editore.
2 commenti:
Gentile Prof. Melis, ho letto con estrema attenzione il suo articolo e vi ho trovato degli spunti molto interessanti. Quando Lei dice che Francesco aveva appoggiato Papa Innocenzo III nella "crociata" contro i Catari, può indicare la fonte di questa Sua affermazione? La ringrazio molto. Cordiali saluti
Non ricordo precisamente il sito da cui ho appreso la notizia, che ha come fonte la Vita di San Francesco di Tomaso da Celano. D'altronde, si sa che Innocenzo III fu quello che approvò verbalmente l'ordine francescano prima della sua approvazione per iscritto dal sucessore papa Onorio. Che Innocenzo III avesse programmato lo sterminio dei Catari è cosa risaputa. D'altra parte Francesco era noto per la sua obbedienza assoluta ai papi. Dunque non poteva porsi contro un papa che aveva approvato la costituzione del suo ordine. Le propongo alcuni siti. Per altri siti scriva su Google le parole chiavi Francesco Catari Innocenzo III.
Francesco d'Assisi «cataro»? Anzi, era il contrario, di Franco ...
www.gliscritti.it/blog/entry/657
14 gen 2011 - Per approfondimenti su San Francesco vedi la sezione San Francesco d'Assisi. .... numerose dispute pubbliche contro i capi dell'eresia catara
Tutta la sua predicazione è imperniata su temi che appaiono anche di propaganda anti-catara: non che lo facesse espressamente, ma quello era il suo tempo e quelli gli interlocutori che doveva contrastare. Il Cantico delle creature è un vero e proprio manifesto anti-cataro,
SAN FRANCESCO/ Chi era davvero il "poverello d'Assisi"?
www.ilsussidiario.net/News/Cultura/.../SAN-FRANCESCO...-/432396/
04 ott 2013 - Nel corso degli anni, San Francesco è stato un po' di tutto. ... Proprio contro i catari, che odiavano la creazione, scrisse il Cantico. E contro di .
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