mercoledì 15 ottobre 2014

UNIONI INCIVILI: CONSEGUENZE DA PAZZI. OCCORRE UNA SCISSIONE NELLA CHIESA CONTRO QUESTO PAPA ANTICRISTO

Ormai si è toccato il fondo. Questo papa sta portando la corruzione dentro la Chiesa cancellando il peccato di sodomia, mentre continua il suo silenzio sui diritti degli animali perché continua il suo silenzio sulle crudeltà ad essi inflitte, che non sono considerate peccato. Ma per questo papa, un ignorante patentato disgraziatamente portato dall'Argentina ormai pare che incularsi non sia più peccato e che, anzi, vi si possa trovare della santità. Dovrebbe allora riformare anche i dieci comandamenti togliendo il VI comandamento e riducendoli a nove. Infatti, se non è più peccato incularsi tanto meno può essere peccato il "fornicare" (quand'ero bambino si diceva "non commettere atti impuri", e tra gli atti impuri vi era anche l'avere rapporti sessuali fuori del matrimonio o anche soltanto il masturbarsi). Si decida allora la Chiesa con questo psudopapa a togliere il VI comandamento se ritiene che non sia peccato nemmeno l'inculamento. Io ateo-agnostico debbo riconosere la coerenza di Antonio Socci nel suo ultimo libro 
  1. LiberoQuotidiano.it ‎- 3 giorni fa
    Si dicono «cattolici aperti», moderni e progressisti e poi riesumano l'Indice, il famigerato Index librorum prohibitorum. Più che indignare fa ...
    Vi sono naturalmente i soliti pennivendoli di regime che lo attaccano, come una pennivendola del Corriere della sera autrice di questo velenoso articolo contro Socci.
    1. Corriere della Sera‎ - 4 giorni fa
La politica le chiama unioni civili, mentre sono unioni incivili e schifose, come ho già scritto. Ho scoperto che anche parlamentari di 5Stelle si sono dichiarati favorevoli. Finalmente si è detto chiaramente quale sia lo scopo principale di questi schifosi che pretendono di essere normali: la pensione di riversibilità, mentre è falso quanto dicono questi disonesti, che la legge impedisca ad uno che non sia sposato di ricevere in ospedale visite e assistenza da parte di chi si voglia. Basta che lo decida il ricoverato. Lo sanno tutti. Ma questi disonesti giungono a negare l'evidenza. Se passasse la legge del riconoscimento legale dell'inculamento si arriverebbe alle stesse procedure che riguardano il matrimonio? Sarebbero previste la separazione e il divorzio? Siamo al fondo del ridicolo. Ecco quanto scrissi nel mio libro E giustizia infine fu fatta rilevando le conseguenze assurde che ne deriverebbero.      
E' vero che il Vangelo di Marco (10, 1-12) dice: "Ciò che, dunque, Dio ha unito, l'uomo non separi". Ma lo si confronti con quello di Matteo (19, 9-12), che su quest’argomento è più esteso, in quanto non esclude il divorzio, ma si limita a proporre, invece che imporre, la conservazione del legame matrimoniale come perfezione morale, non a tutti richiesta. Infatti i discepoli avevano obiettato a Gesù: “Se tale è il caso dell’uomo rispetto alla donna non conviene prender moglie”. “Ma Gesù rispose loro: “non tutti son capaci di praticare questa parola, ma quelli soltanto ai quali è dato”. E prosegue con una metafora: “Vi sono degli eunuchi i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi sono degli eunuchi i quali si son fatti eunuchi da sé a cagione del regno dei cieli. Chi è in grado di farlo lo faccia”. Dunque Gesù non pretese che tutti si facessero eunuchi da sé, cioè - fuori della metafora - non divorziassero. Disse soltanto che chi si fosse fatto eunuco, cioè non avesse divorziato, avrebbe acquistato un merito maggiore. Il suo concludere con “chi è in grado di farlo lo faccia” non lascia dubbi. Esso significa soltanto: chi è in grado di rinunciare al divorzio non divorzi. Non vi è alcun divieto di divorzio, perché viene solo espressa una preferenza morale. Il divieto del divorzio è un’invenzione della Chiesa cattolica. E si sa quale fosse il contesto storico in cui la frase di Gesù fu pronunciata: gli ebrei talvolta, pur contro la riforma legislativa di Esdra e di Nehemia (V secolo a. C.), che vietava il matrimonio con donne straniere, ripudiavano la moglie, appellandosi alla legge mosaica, ma per risposarsi con una straniera, di altra religione, ed usufruire in tal modo della protezione, politica ed economica, di una grande famiglia straniera. Gesù voleva soltanto frenare una pratica che si stava estendendo. Nell’ebraismo è infatti la religione della madre a determinare quella dei figli, perché la sua identità è sempre sicura.1 E in questo senso Gesù volle riformare la legge mosaica, che permetteva facilmente di ripudiare la moglie, come si deduce dalle stesse frasi che precedono il famoso passo di Marco.

Riconosco che vi è una certa differenza tra il vangelo di Marco e quello di Matteo. Ma la Chiesa non è si potuta sottrarre alla frase perentoria e più chiara del Vangelo di Marco. Ma, tornando ad un altro suo argomento, continuò il cappellano, quale sarebbe per lei la soluzione se anche un lungo fidanzamento senza convivenza non darebbe la certezza alla coppia di avere caratteri compatibili?

Qui la volevo, disse il prof. Petix. Non è certo una soluzione che lei, in quanto prete e rappresentante della Chiesa, possa approvare. Ogni coppia, prima di sposarsi, dovrebbe sottoporsi alla prova della convivenza, anche per molti anni, per sapere se possano andare d'accordo. E lo Stato, se fosse rappresentato da politici intelligenti, al contrario di quei coglioni della Lega Nord e di quelli che con il disonesto governo Berlusconi l'hanno sostenuta in questa maledetta legge, dovrebbe favorire la convivenza prima del matrimonio, richiedendo solo la certificazione della convivenza prima del matrimonio in modo da far valere anche gli anni di convivenza ai fini della pensione di reversibilità. Calerebbe di molto il numero delle separazioni e dei divorzi, che intasano i tribunali, si rafforzerebbe il vincolo familiare e si eviterebbero tante situazioni familiari incresciose anche a danno dei figli. Il governo Berlusconi, prima di dimettersi pochi mesi dopo, mi ha fatto questo "bel regalo", credendo in questo modo di far risparmiare soldi allo Stato in fatto di pensioni di reversibilità. La cosa sa di disonesto perché proprio questa legge è stata approvata in un periodo in cui si era reso evidente quanto fossero ladroni tutti i partiti con i finanziamenti ad essi riconosciuti con spreco di danaro pubblico usato anche per spese o acquisti privati. Altro che credere di risparmiare prendendosela contro le pensioni di reversibilità ponendo il limite di età dei 70 anni! Disonesti!

Questo non significa che io sia favorevole al riconoscimento delle coppie degli omosessuali, che sono innaturali, oltre che fisicamente schifosi al solo pensiero di ciò che fanno. Sia ben chiaro. Sa che capiterebbe se avvenisse tale riconoscimento, voluto oggi da una falsa sinistra?

Come prete, disse il cappellano, certamente non posso essere d'accordo con lei nel suggerire una convivenza prima del matrimonio. Né io ho il potere di fare cambiare idea alla Chiesa. Se proponessi pubblicamente la sua idea sarei considerato di fatto fuori della Chiesa. Ma non posso negare che le sue osservazioni hanno un certo fondamento. Non posso, invece, non essere d'accordo con lei, e proprio nella mia veste di prete, sulla contrarietà al riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. Mi dica, aggiunse incuriosito il cappellano, quali sarebbero le conseguenze a cui lei accennava. Sinora non mi è capitato di riflettere su queste conseguenze.

Vede, spiegò il prof. Petix, nemmeno lei è stato capace di prevedere le situazioni assurde che si creerebbero. Anche due eterosessuali qualsiasi liberi da vincoli coniugali potrebbero farsi passare per omosessuali e certificare una comune residenza, pur continuando a vivere separatamente, ciascuno nella propria casa, essendo la residenza distinguibile dal domicilio. E così, non esistendo l'ostacolo del vincolo di sangue che vige per il matrimonio, lo zio potrebbe sposare il nipote, o la zia la nipote, i cugini maschi  e le cugine femmine potrebbero sposarsi tra loro, e così via con tanti altri esempi che potrei portare. A questo punto potrebbe andare in fallimento l'INPS. Bastano anche queste sole considerazioni per far capire che il riconoscimento di tutte le coppie di fatto, compreso il riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità, può essere coltivato soltanto da politici fuori di testa. Insomma: un falso Paese di Bengodi perché comporterebbe una maggiore tassazione per tutti al fine di sostenere la follia di una pensione di reversibilità estesa anche agli omosessuali.


1 J. Alberto Soggin, Introduzione All'Antico Testamento, pp. 428-29.

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