Se i musulmani (che ritengono i maiali, come anche i cani, animali immondi) fossero dei maiali sarebbero almeno degli animali. E tutti gli animali sono esseri intelligenti, anche gli insetti, che furono i primi colonizzatori della Terra dopo che la vita animale 600 milioni di anni fa emerse dagli oceani per incominciare a trasferirsi sulla Terra, ancor prima che i pesci, divenendo anfibi, dessero origine a tutte le altre forme di vita (rettili, da cui provengono gli uccelli, e i mammiferi). Gli insetti sono stati i primi ad arrivare sulla Terra e saranno gli ultimi a scomparire. Più resistenti di ogni altra forma di vita ai mutamenti climatici. In realtà i musulmani stanno sotto il livello dell'animalità. Sono dei subanimali. Direi di più: sono dei subvegetali dato che si è dimostrato che non è necessario avere un cervello per essere intelligenti. Un botanico ha riempito una serra di varie specie di piante e ha notato che alcune di esse reagivano al contatto della mano chiudendo le loro foglie. Poi accarezzandole più volte in diversi giorni queste piante memorizzarono le carezze evitando di continuare a difendersi chiudendosi.
Se i musulmani si difendessero chiudendosi in sé dimostrerebbero di avere almeno una intelligenza da vegetali. Ma non hanno nemmeno questa. Il Corano riesce a trasformare mentalmente in subvegetali individui appartenenti solo biologicamente alla specie umana. Sta scritto in quel libro dettato dall'analfabeta subvegetale Maometto che Allah è così onnipotente che avrebbe potuto scegliersi come profeta anche una pietra. Non è uno scherzo. Sta scritto proprio così (Sura XXXIX). Si fosse scelto una pietra! Questo dimostra che Maometto sta sotto il livello del mondo vegetale, appartenendo al mondo minerario. Probabilmente la madre di Maometto soffriva di calcoli renali. E un giorno, pisciando, espulse un grosso calcolo a cui Allah diede sembianze umane. Infatti al posto del cervello Maometto aveva una pietra. E' inutile cercare di dialogare con i musulmani. E' come cercare di dialogare con una pietra. Meglio dialogare con una pianta.
La legge penale in Pakistan all'art. 295 afferma:“chi con parole, sia pronunciate che scritte, o con rappresentazione
visibile, o con qualsiasi imputazione, alludendo o insinuando,
direttamente o indirettamente, contamina il sacro nome del profeta
Maometto (pace su di lui) è punito con la morte o il carcere a vita, ed è
altresì suscettibile di multa”.
Una pianta non sarebbe caduta nella stronzata dell'aggiungere "ed è altresì suscettibile di multa". Come può un morto pagare una multa? Ma non vi da meravigliarsi se si pensa che i musulmani al posto del cervello hanno una pietra. Leggere i commenti all'articolo sotto riportato, da cui risultano delle gravi offese nei riguardi dei maiali e dei cani a cui sono paragonati i musulmani.
PAKISTAN
Condanna a morte confermata per la cristiana Asia Bibi
Era stata accusata di aver insultato il profeta Maometto di Monica Ricci Sargentini
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