Tanto baccano per i sacchetti biodegradabili e continua il silenzio sulle bottiglie di plastica per l'acqua. Come mai questa fottuta Unione Europea non ha mai pensato di abolire la plastica come contenitori d'acqua? Eppure si dice che la plastica delle bottiglie rilasci il bisfenolo A. Solo la Fiuggi ha conservato le bottiglie di vetro, che possono essere riutilizzate una volta sterilizzate. Dovrebbero essere probite anche le bottiglie di vetro con vuoto a perdere. Vi sarebbe un reciproco guadagno per il consumatore e per il produttore. Il vetro non rilascia sostanze nell'acqua. Come mai non sono stati mai usati contenitori di plastica per i vini? Evidentemente la plastica ne altererebbe il contenuto. Il palato se ne accorgerebbe. E perché mai non altererebbe anche l'acqua? Perché il consumatore in questo caso non se accorge. Ma tornando ai sacchetti biodegradabili: come mai i guanti da usare per prendere le verdure e la frutta continuano ad essere di plastica? Ad ogni modo ognuno deve essere padrone di portarsi da casa la sua sacchetta e di riutilizzarla. Il deficiente ministero della salute (con a capo la prossima scomparsa della Lorenzin) ha stabilito che si può portare la sacchetta da casa purché sia monouso. Questo è il massimo della deficienza. Come può la cassiera stabilire che non sia già stata usata un'altra volta?
Vi è comunque un mezzo per sottrarsi a questa nuova tassa inventata facendo pagare 2 centesimi a sacchetta. Portarsi da casa una retìna, come ha suggerito il presidente di Legambiente Stefano Ciafani.
Bere dalla bottiglia di plastica non è così sano come vogliono far credere ai consumatori. Ecco i danni dell'acqua in bottiglia, come riconoscere la peggiore.
ATROCONSUMO esclude che la plastica rilasci sostanze nell'acqua ma tuttavia sconsiglia la sua riutilizzazione anche se la bottiglia di plastica viene lavata perché potrebbe continuare a contenere batteri. Al contrario della bottiglia di vetro lavata.
Vi è comunque un mezzo per sottrarsi a questa nuova tassa inventata facendo pagare 2 centesimi a sacchetta. Portarsi da casa una retìna, come ha suggerito il presidente di Legambiente Stefano Ciafani.
I pericoli dell'Acqua in Bottiglia di Plastica e Come Rimediare
https://www.dionidream.com/danni-bottiglie-plastica-rimedi/
ATROCONSUMO esclude che la plastica rilasci sostanze nell'acqua ma tuttavia sconsiglia la sua riutilizzazione anche se la bottiglia di plastica viene lavata perché potrebbe continuare a contenere batteri. Al contrario della bottiglia di vetro lavata.
Questa è la patria della tassa sul macinato
Testo di Rosanna Manzato
Allora, governo di m.…,
oggi sono andata al supermercato ed ovviamente, nel reparto frutta e
verdura, con dei cartelli, si avvisa la clientela che i sacchetti per
frutta e verdura, come da vostro ordine, dal 1° gennaio 2018 sono a
pagamento al costo di 1 cent di € cadauno. Ho preso 4 arance sfuse
e ad una ad una le ho pesate ed etichettate. Vado alla cassa e dico
alla cassiera che ho fatto questo per non pagare il sacchetto. La
poveretta mi passa la prima arancia sul lettore dei codici a barre e
mi dice esterrefatta:
"Signora, la bilancia è già tarata con il prezzo del sacchetto
già compreso, perché mi dà il costo del frutto più
il prezzo del sacchetto". Io allora rispondo gentilmente: "Ok
va bene, le lascio qui
le arance". La povera chiama il direttore che, molto
gentilmente, mi dice che il prezzo del sacchetto si può stornare dal
conto, ma solo per 2 capi e per le altre 2 arance mi verranno
restituiti i 2 cent dalla cassiera. Ho ricevuto un tripudio di elogi
dai clienti in coda alla cassa, mi sono scusata con i gentilissimi
cassiera e direttore che a loro volta erano d'accordo con me...
Governo di
m…! Credo
che questa piccola cosa, avrà un largo seguito: incularci un
centesimo vale quanto incularci un lingotto d'oro, tenetelo bene a
mente, che tutto vi ritornerà con gli interessi!
Ps: in
altre catene di supermercati, i sacchetti costano 3 centesimi
cadauno...fate voi!
2 commenti:
Stamane sono andata all’hard discount vicino casa. Attrezzata con striscia di carta extra strong per incollarci i 3 scontrini per 1 arancio, 1 mandarino, 1 banana, oltre il resto, insalata iceberg e rucola in confezione. Ho appoggiato il tutto sul nastro della cassa, ma l’amica cassiera, con fare supponente e dittatoriale, insolito in lei, mi ha detto che era obbligatorio, pena una multa al discount, mettere ciascuno frutto sfuso nella sua bustina degradabile SOLO al 40 percento al costo di 2 centesimi, 40 vecchie lire cadauno, cioè 6 cent€ pari a Lit 120. Ovviamente io, tutta incavolazzata, ho lasciato i 3 frutti, sbraitando che il “negretto”, molto antipatico che usualmente ti sbatte le cassette, i carrelli e le macchine lavapavimento sugli stinchi, oltre lasciare la frutta e le verdure ormai marce al loro posto al prezzo di quand’erano freschi, sarebbe a breve rimasto senza posto, in quanto TUTTI avremmo deviato verso il mercato rionale e le buste di carta, oppure la frutta in confeizone nell’altro hard discount, pochi metri più in la. Ora, OBBLIGARE a spendere in sacchetti, neanche completamente adatti per il compostaggio, perché non biodegradabili al 100 PERCENTO, solo perché a produrre tali sacchettacci è la Bernarda Renzi, parente del noto treccartaro baro, mi sembra non solo anticostituzionale, ma proprio dittatoriale, roba che neanche hitler e mussolini insieme si sarebbero sognati di imporre. Vogliono la guerra? E guerra sia. Tutti i giornaleckisti a dire che vuoi che sia, in confronto ai rincari pizzomafy delle bollette? Ma è proprio la truffa imposta che ti fa pagare due volte la schifezza non richiesta ed inutile, anzi dannosa che ha fatto traboccare il vaso. TUTTI uniti nella lotta gli rifacciamo il 4 dicembre 2016, la presa della supposta da parte di ronzi ed affini, les fleurs de mascalzons, allons, allons, allez faker !
Ex veg Anna
bisognerebbe fare impazzire i market mettendo gli scontrini su ogni frutto e ogni verdura e poi lasciare tutto di fronte alla cassa e andarsene.
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