martedì 9 gennaio 2018

TUTTI IN CORSA A PROMETTERE IL PASE DI BENGODI. MA IL DEBITO PUBBLICO PUO' DIMINUIRE SOLO ABBASSANDO LE TASSE

Tutti in corsa a promettere aumenti delle pensioni, reddito minimo di 1000 euro, abolizione del bollo d'auto, abolizione delle tasse universitarie, abolizione della legge Fornero  bonus ai figli nati nel 2018, detrazioni per ristrutturazioni delle case, reddito di cittadinanza, reddito inclusivo, abolizione del canone Rai (messo anticostituzionalmente nella bolletta elettrica e che io continuo a non pagare per principio perché non si può mettere un tassa sul televisore per di più collegandola alla bolletta elettrica, che io pago detraendo il canone Rai, come suggeritomi dall'ENEL, a cui del canone, mi ha detto, gliene frega un cazzo), etc., etc. Ma nessuno dice quali coperture siano necessarie per trovare i soldi al fine di trovare i finanziamenti. Eppure quel "mattoide" di Trump dovrebbe insegnare almeno su questo argomento. Trump ha aumentato l'occupazione e perciò e perciò il complessivo introito del ministero del Tesoro abbassando le tasse al 25%. Non fatevi incantare dalla falsa sinistra che va dicendo che ha abbassato le tasse. Sono dei mentitori. Se tutte queste promesse venissero realizzate occorrerebbe una compertura di 130 miliardi di euro ogni anno a parte i 27 miliardi di euro ogni anno che costerebbe l'abolizione della legge Fornero. Vi è una disputa tra Berlusconi che vorrebbe una tassa massima del 23% e Salvini che la vorrebbe al 15%. Tutti e due sbagliano di grosso. Le tasse debbono essere progressive secondo il maggiore reddito. Ma non si può stabilie un tetto massimo per tutti. Bisognerebbe stabilire diverse fasce, e per ciascuna fascia abbassare le tasse. Questo sarebbe il criterio migliore. E' vero che chi guadagna 100.000 euro lordi l'anno anche con la tassa unica per tutti pagherà molto di più di quanto guadagna la metà. Ma il primo proporzionalmente pagherà molto meno di chi guadagna la metà. La regola aurea dovrebbe essere questa: ABBASSARE LE TASSE MAGGIORMENTE A CHI GUADAGNA DI MENO E ABBASSARLE MENO (MA ABBASSARLE COMUNQUE) A CHI GUADAGNA DI PIU'. Vi sono dipendenti della Camera e del Senato che arrivano a guadagnare anche sino a 240.000 euro lordi l'anno, con segretario dellaCamera che arriva a 306.0000 euro, mentre un collaboratore della Casa Bianca negli Stati Uniti guadagna poco più di 3000 dollari al mese. E' stato abolito dalla giurisdizione del parlamento (con evidente conflitto di interessi) il tetto che era stato approvato per questi parassiti che guadagno quanto il presidente della Repubblica, se non anche di più. Questi privilegi si dice che non possano essere aboliti in quanto non è possibile abolire i diritti acquisiti. Ma quali diritti? La difficoltà può essere aggirata aumentando la tassazione a questi parassiti. Ecco perché il tetto massimo del 15% o del 25% non è giustificabile. E poi una cosa è tassare chi produce dando lavoro agli altri, un'altra cosa è tassare chi non produce e vive da parassita godendo di privilegi che non dovrebbero esistere. Basterebbe introdurre questa differenza per aggirare l'ostacolo dei diritti acquisiti. Perché se in passato si è sbagliato non possono gli errori passati continuare a sussistere. E poi perché dovrebbero essere considerati diritti acquisiti i privilegi? I privilegi debbono essere aboliti. Un'altra forma di risparmio consisterebbe nell'abolire le Regioni, che sono fonte di sperpero di danaro e di corruzione locale. Al massimo, come ho già scritto in altro articolo, basterebbe che ciascuna Regione eleggesse una giunta regionale senza Consiglio Regionale. Al minimo basterebbero dei commissari eletti per concorso secondo certificate competenze per dirigere la sanità di ogni Regione secondo direttive del governo centrale, perché i costi ospedalieri vengano unificati. La sanità assorbe in media per ogni Regione circa l'80% del bilancio. Abolire poi i vitalizi perché i mandati politici non diventino un mestiere a vita. Chi prima di entrare in politica non aveva un mestiere, una volta non rieletto si cerchi un mestiere senza avere alcun vitalizio. Così finirebbe la corsa folle alle poltrone solo per avere lauti stipendi. Vorrei vedere quanti avrebbero interesse a concorrere ad una poltrona sapendo che, non venendo rieletto, non avrebbe mai un soldo nel futuro. Infine bisognerebbe mettere un tetto alle pensioni. 5000 euro netti al mese sono più che sufficienti per avere una vita decorosa. Chi ha goduto di alti redditi e non ha messo a profitto l'alto reddito investendolo o pagandosi una pensione privata...peggio per lui. Che si arrangi.              

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