Riporto quando ascoltato nella trasmissione di Rai3 Leonardo.
Notare anzitutto il termine dispregiativo "bestiame". La soluzione richiesta è solo parziale. Essa chiede solo l'abolizione dei finanziamenti agli allevamenti intensivi, ma non l'abolizione dei finanziamenti alle industrie di morte degli animali. E per quanto riguarda la salute non affronta la domanda se sia necessario mangiare carne per vivere in salute. La salvaguardia dell'ambiente viene considerata solo in funzione dell'uomo, come se esso fosse padrone dell'ambiente. La solita concezione antropocentrica. Ecco il testo, che si può ascoltare cliccando su Leonardo al minuto 4,44.
Emissioni gassose e danni che producono al suolo e all'acqua per
l'inquinamento.Ma vi è un altro guaio: l'enorme consumo di terreno
agricolo per foraggiare i maga allevamenti con ricaduta su ambiente ed
economia. I fondi europei se li mangiano i maiali. E' durissima la
denuncia di Greenpeace che a tre mesi dalle elezioni europee chiede una
revisione della politica comune europea (PAC) che ogni anno investe tra i
30 e 40 miliardi di euro su questi allevamenti di bestiame con
l'effetto paradossale che il 70% delle aree europee per produrre cibo
per gli animali e non per uomini finisce per essere devastato dai
reflui. I dati raccolti sono impressionanti. Nel 2017 la produzione di
carne europea è aumentata del 12%. Oggi supera i 48 milioni di tonnellate.
Ed è in crescita. Gli allevamenti intensivi non solo non garantiscono
il benessere degli animali ma sono responsabili del 12%-17% dei gas serra e
fino all'80% di ammoniaca in aria e di azoto nell'acqua contaminata,
pericolosa per la salute. Inoltre per l'abuso di antibiotici le
megastalle sono considerate tra le maggiori responsabili
dell'antibiotico resistenza dichiarata dall'OMS emergenza sanitaria
globale. Quattro Paesi, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito
possiedono più della metà dei capi di bestiame allevati in Europa e sono
le loro grandi aziende a percepire i maggiori finanziamenti a scapito
delle piccole imprese, quelle che però garantiscono biodiversità,
salvaguardia dei territori e migliori condizioni per il bestiame.
Greenpeace preme perché la discussione sulla PAC, che da sola assorbe il
40% del bilancio UE, è già avviata per il periodo 2021-2027. Basterebbe
seguire un semplice principio: niente soldi a chi mette a rischio
l'ambiente. La leva finanziaria potrebbe imporre un cambio di rotta
privilegiando le coltivazioni sostenibili di frutta e verdura.
11 ore fa
TGR Leonardo del 27/02/2019. 27 feb 2019 · Rai 3. TGR Leonardo del 26/02/
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