giovedì 28 marzo 2019

LEGITTIMA DIFESA: LEGGE INSUFFICIENTE

TEOREMA: Chi entra con violenza in casa d'altri deve considerarsi morto.
Dimostrazione.
Poiché lo Stato non può porre un poliziotto o un carabiniere in ogni casa (soprattutto nelle case isolate, fuori da un palazzo, come in una villa) lo Stato deve ammettere che ciascuno abbia il diritto di difendersi da solo. Nel momento dell'aggressione l'aggressore deve essere considerato privato dalla legge del diritto alla vita. L'aggressore si pone in uno stato di natura, in cui l'aggredito ha il diritto di farsi giustizia da solo. E' quanto avevano già scritto Locke (II Trattato del governo) e Gaetano Filangieri (Scienza della legislazione). La legge appena approvata introduce come limite un criterio di soggettività che non può essere provato: "stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto". In questo modo si è data la solita discrezionalità ai giudici. Una legge è carente o mal fatta quando lascia spazio all'interpretazione di un giudice. Chi può stabilire che chi abbia sparato contro l'aggressore abbia agito in stato di grave turbamento? E' lapalissiano che chi spara per difendersi agisca in stato di grave turbamento.  Questo limite è stato introdotto per salvare la proporzionalità tra l'offesa e la reazione. Ma la reazione non può avere questo limite. Supponiamo che l'aggredito spari all'aggressore mentre questi è già in fuga dopo avere rinunciato a portare a termine l'aggressione e al furto.  Che deve fare l'aggredito? Lasciar scappare l'aggressore perché questi ha rinunciato a portare a termine l'aggressione? Ma poiché un reato è stato comunque commesso, l'introduzione violenta in casa altrui, se il padrone di casa rinunciasse a fermare il ladro, questi certamente la farebbe franca perchè sarebbe praticamente impossibile rintracciarlo e arrestarlo. E se si obiettasse che in caso di morte dell'aggressore la reazione dell'aggredito sarebbe eccessiva si può rispondere che nessuno è obbligato a ritenersi un tiratore scelto capace di sparare alle gambe.  Sbagliare bersaglio è sempre ammissibile.     
In ogni caso, ripeto, l'aggressore nel momento dell'aggressione, anche se non portata a termine, perde il diritto alla tutela della sua vita da parte dello Stato perché si pone in uno stato di natura. Gli imbecilli obiettano che in questo modo si introdurrebbe una sorta di cultura del far west. Errato. Le frequenti stragi che avvengono negli USA, dove è libera la vendita delle armi, le armi vengono usate fuori del domicilio. La legge appena approvata prevede l'uso delle armi solo a difesa della propria vita e nel proprio domicilio. Solo i soliti sinistronzi, mancanti di cervello, non possono capirlo.     
     

2 commenti:

bambilu ha detto...

Copio Lei, così non sbaglio.
Una legge è carente o mal fatta quando lascia spazio all'interpretazione di un giudice. Le leggi devono per legge essere chiare a tutti, anche ai semi-analfabeti, perché vanno lette e capite da tutti, non interpretate. I giudici non sono né attori, né cantanti. La storia dell'interpretazione è un imbroglio, una presa per i fondelli del Costituzionalmente Sovrano Popolo..Italiano.
A proposito di “istituzioni”, vocabole il cui significato è alquanto ambiguo, sii converrà che la massima “istituzione” è lo “stato” con a capo il Popolo Sovrano che elegge il parlamento. La banca d'Italia è una SpA, una ditta privata, come Ins Todis, La Rinascente, Standa. Avrà quindi più diritto e dovere a pronunciarsi sull'operato della Bankitalia Gianluigi Paragone Membro del Senato della Repubblica Italiana dal 2018 che un qualsiasi amministratore o presidente o quant'altro di una società privata. A me sembra Logico.

Pietro Melis ha detto...

Il guaio è nato dall'avere separato la Banca d'Italia dalMinistero del Tesoro negli anni '90. Per di più dal 2001 la Banca d'Italia non può più stampare moneta perché dipende dalla BCE di Francoforte da quando la lira è stata sostituita dalla disgrazia dell'euro.