Tralascio di considerare la rara uccisione di un uomo da parte di una donna. Vi è tuttavia una sorta di maschicidio favorito dai giudici in caso di separazione e divorzio anche quando il marito sia ritenuto incolpevole. Capita infatti che la donna chieda il divorzio per incompatibilità di carattere con il marito solo perché si è stufata del marito e vuole rifarsi una nuova storia sentimentale, cioè sessuale (volgarmente: in cerca di nuovi cazzi). Anche in questo caso il marito incolpevole è costretto a lasciare la casa, anche se a lui intestata, e a lasciarla alla ex moglie, a cui normalmente vengono affidati i figli minori, con la conseguenza che il marito viene rovinato economicamente dovendo anche provvedere ad un assegno di mantenimento. E' la storia, per esempio, del figlio di una mia amica.Il figlio, che vive a Savona in una casa divisibile (avendo un pian terreno e un piano superiore con ingressi separati) deve lasciare tutta la casa alla ex moglie e provvedere al mantenimento di tre figli, che, essendo minori, debbono stare con la madre in cerca di nuove esperienze sessuali, pur non potendo accusare di alcunché l'ex marito. Il figlio ha chiesto alla madre di vendere la sua casa di Cagliari, dove abita, per acquistare una casa a Savona e vivere con lei, non avendo un reddito che gli consenta di abitare in affitto e tanto meno di comprare una nuova casa, anche se piccola. Non è forse questo una sorta di maschicidio anche se non vi è di mezzo il morto?
Il dramma dei padri separati:
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