venerdì 6 ottobre 2023

COME FURONO VERAMENTE UCCISI MUSSOLINI E CLARETTA PETACCI?

Avevo fatto uno studio sulla loro morte, riportato nel capitolo di un mio libro. Alcuni dei commenti dicono che Mussolini e la Petacci furono uccisi  già prima nella villetta dei coniugi De Maria, dove erano stati portati dai partigiani che avevano scoperto Mussolini travestito da soldato tedesco in un camion che si dirigeva verso la Germania passando attraverso la Svizzera. Lì sarebbero stati bastonati e addirittura violentati e poi soffocati. Questo risulterebbe da uno che all'epoca era ventenne e che nonostante l'età sarebbe stato già medico legale. Questa versione non è attendibile. Certamente il film di Lizzani Mussolini ultimo atto non può essere considerato una fonte del tutto attendibile. Ma è verosimile la versione di Lizzani secondo il quale i partigiani che scovarono Mussolini per tradurlo nella casa De Maria non fossero comunisti e avessero intenzione di consegnarlo agli americani. E' difficile ritenere quale fosse la soluzione più giusta. Il tribunale di Norimberga fu una contraddizione patente perché fu il tribunale dei vincitori. Ma poiché in guerra i vincitori hanno sempre ragione i partigiani non avevano alcun titolo per uccidere Mussolini, e tanto meno la Petacci. E' certo che l'autopsia fu fatta dal prof. Cattabeni. Da essa può desumersi che Mussolini e la Petacci furono sottratti alla custodia di partigiani non comunisti intenzionati a consegnare Mussolini agli americani. Mussolini e la Petacci furono portati via dalla casa De Maria e uccisi nudi perché i fori sugli abiti risultarono di numero superiore rispetto ai fori sul corpo. Inoltre furono riscontrate tracce di sperma nella vagina della Petacci, con in più lesioni nella vagina provocate probabilmente da un bastone, non da una violenza sessuale. Ma i partigiani comunisti e i loro fiancheggiatori non volevano che Mussolini fosse un testimone scomodo anche nei riguardi di fascisti diventati antifascisti e soprattutto che sparisse il carteggio Churchill-Mussolini da cui pare che Churchill invitasse Mussolini ad entrare in guerra contro gli alleati perché solo lui avrebbe potuto moderare le rivendicazioni di Hitler nelle trattative di pace quando ormai nel 1940 la guerra sembrava fosse già finita con l'occupazione di quasi tutta l'Europa. In compenso Churchill prometteva all'Italia un territorio francese ai confini dell'Italia, la Dalmazia e altre colonie africane. Coloro che rapirono Mussolini sottraendolo nella casa De Maria alla custodia dei partigiani  non comunisti erano stati inviati da Milano su ordine dei rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, tra cui, il più fanatico era Sandro Pertini, colui che già fece parte dell'autocostituitosi giunta militare di cui fecero parte anche Riccardo Bauer e Giorgio Amendola, progettatori dell'attentato di via Rasella che provocò la rappresaglia nazista alle Fosse Ardeatine. 

Foto profilo per Pietro Melis

  Paolo Centoni ha votato positivamente la tua risposta a: Claretta Petacci è stata violentata dai partigiani (da viva o da morta)? È stata eseguita un’autopsia su di lei?

   

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Terminata la guerra Mussolini non serviva più al nuovo corso che l’Italia avrebbe dovuto intraprendere.
Come la storia insegna sui i nemici, prima vengono infangati e poi eliminati.
La storia dell’arresto travestito da tedesco e’ inconsistente.
La violenza fisica coerente con le prove visive degli eventi postumi: verosimilmente furono picchiati e violentati da vigliacchi opportunisti!
Poi, il partito inventò un’altra storia.

Mauro b. ha detto...

Magari il duce fu freddato a letto, in camicia e mutandoni, lo dimostrerebbe come fu goffamente rivestito prima di appenderlo al gasometro. Si era ribellato alla violenza cui era sottoposta la Petacci nella stanza accanto? E poi perché accoppare anche lei che, alcuni sospettavano, fosse un agente dei servizi inglesi? Situazione sfuggita di mano alla canea banditesca, ché forse avevano una diversa consegna, vale a dire mantenere in vita la coppia fino all' arrivo dei pezzi grossi. Sembra anche che uno o due ceffi del commando assassino siano stati giustiziati sul posto per questa loro iniziativa, ed anche perché si erano imboscati in saccoccia dei gioielli della Claretta, cosa riprovevole agli occhi della diabolica pipa*** e compari, sensibili ai valori. Non quelli della resistenza...

Figlio di un fabbro e di una maestrina, il nostro, non vale la pena sprecar tempo e denari in processi, in esili dorati per i parvenu, i figli del popolo saliti troppo in alto. Appesi a testa in giù , assieme ai fedelissimi, macelleria messicana per i grossolani orgiastici sanguinari gusti italici, a giudizio dei vincitori, dei liberatori, dei nostrani traditori.

Stesso destino, una cinquantina di anni dopo, per Cesusescu e signora, due parvenu pure loro, fucilati dopo un breve processo farsa, nel cortile di una scuola.

*** l'infame Pertini Sandro.

Pietro Melis ha detto...

Caro Mauro, da dove ha tratto la versione da lei riportata? E la Petacci come sarebbe morta?

Mauro b. ha detto...

Egr. Professore,
Mi imbattei in questa teoria, che mi apparve e tuttora mi appare plausibile, navigando in rete, non ricordo se si trattava di un estratto da un libro, oppure un articolo di un blog alternativo, dove sovente si trova, si può trovare, qualcosa di più digeribile rispetto alle solite "verità " ufficiali. Proseguendo trovai altre teorie interessanti, tipo quella secondo la quale la Petacci chiese il permesso di andare in bagno a cambiarsi la biancheria, per poi tentare di scappare attraverso la finestra sul giardino. Scoperta da un partigiano di guardia fu falciata da una raffica alle spalle. Udito gli spari, Mussolini si infurio' e fu a sua volta abbattuto da un altro partigiano. Criminali dilettanti.

Troppo dettagliata la versione ufficiale, perfino la marca del mitra, con il duce vigliacco che attira a sé l'amante come scudo ai colpi. E poi, perché fermarsi in mezzo di strada, di fronte al cancello di una villa ....mah.

E comunque la verità vera non
La sapremo forse mai. Ulteriore mistero italiano, uno dei tanti.

Pietro Melis ha detto...

Una verità attendibile è che Mussolini e la Petacci siano stati uccisi la mattina del 28 aprile e non la sera quando arrivò a Dongo il ragioniere Walter Audisio (detto colonnello Valerio) inviato da Milano con altri dai rappresentanti dei CLNAI, e all'Audisio conaltri è stata ufficialmente attribuita l'uccisione di Mussolini e della Petacci. E l'Audisio non smentì mai tale falsa attribuzione.