martedì 3 ottobre 2023

GLI INVASORI, DI QUALSIASI ETA', SONO BUONI SOLO DA MORTI

Commemorazione per i 368 morti vicini a Lampedusa? Non riesco a commuovermi. Ma che se ne fa l'Italia di questo isolotto che è lo sbarco del maggiore numero di invasori? I veri o falsi minorenni sono la scusa per poi richiedere il ricongiungimento familiare. Quando studiavo la geografia nella scuola media inferiore l'Africa aveva una popolazione pari a un quarto di quella europea (compresa l'Unione Sovietica). Oggi la popolazione europea ha 400 milioni di abitanti, mentre quella africana è di un miliardo e mezzo. Vi è o non un limite all'invasione? Sono stati promessi dall'UE 2 miliardi alla Tunisia ma a condizione che cambi il governo perché vengano assicurati i cosiddetti diritti umani. Ma che importa questa condizione se la stessa non è stata richiesta al dittatore turco Erdogan quando gli sono stati dati 7 miliardi? Ieri è riapparso in TV (trasmissione Quarta Repubblica) Magdi Allam che, contrastasto da un imbecille, il cosiddetto prof. D'Orsi, ha visto in questa invasione una sostituzione etnica. Non soltanto etnica, ma anche islamica. Anni fa dovetti subire un processo promosso da una ex sindaca di Lampedusa solo perché accusavo gli abitanti di Lampedusa di fare i buonisti a carico di varie località dove gli invasori venivano distribuiti. Io non sapevo nemmeno che esistesse ad Agrigento (da cui dipende Lampedusa) un processo contro di me per istigazione all'odio razziale solo perché accusavo gli abitanti di Lampedusa di accogliere passivamente gli invasori, permeati di un buonismo che incoraggiava gli invasori. Venni a saperlo solo quando il processo si era concluso senza che alcuno degli avvocati di ufficio, che venivano  cambiati ad ogni udienza, mi avesse avvisato del processo in corso. Fui condannato con odio ad otto mesi SENZA CONDIZIONALE. Due volte il mio avvocato dovette andare ad Agrigento prendendo l'aereo da Cagliari a Roma e da Roma a Catania perché non esisteva un aereo da Roma ad Agrigento. Pertanto dovette prendere a Catania un'auto con autista per attraversare tutta la Sicilia da Catania ad Agrigento per avere gli atti del processo. E dovette chiedere la rescissione della sentenza passata in giudicato perché anche l'ultimo avvocato d'ufficio Domenico Testasecca (nomen omen) non mi aveva avvisato per evitare che la sentenza passasse in giudicato. Vennero a casa i carabinieri per dirmi che avevo un mese di tempo per chiedere la rescissione della sentenza entro un mese perché altrimenti sarei stato tradotto nel carcere di Uta, a pochi km da Cagliari. La presidente dell'Ufficio per le traduzioni esterne capì l'assurdo di questa condanna e mi fece visita a casa dicendomi che dovevo essere affidato ai servizi sociali e pagare una multa di mille euro a favore dei cosiddetti migranti, che io chiamo invasori. Per dieci mesi (poi ridotti a otto per buona condotta) fui costretto a non uscire da casa prima delle sette del mattino con obbligo di rientro alle ore 22. Questa restrizione non mi cambiò affatto la vita. I mille euro passarono in cavalleria e i servizi sociali altrettanto dopo che avevo proposto di fare lezioni di filosofia all'Università della terza età. Che poi non mi furono richieste. Il buon senso può rimediare a decisioni dei giudici che ormai sono quasi tutti ideologizzati, contaminati dalla fogna della falsa sinistra. Che aspetta Nordio a riformare la giustizia perché questi padroni della (in)giustizia la smettano di fare da padroni e paghino di persona quando facciano sentenze palesemente aberranti come prevede la legge mai applicata perché è lo Stato, cioè il danaro pubblico, che deve rimediare per il risarcimento dovuto a coloro che siano stati vittime di sentenze errate? La legge può tutto contro questi individui che sono l'unica categoria che, con la scusa dell'indipendenza della magistratura, si sottrae al principio che vuole che chi sbaglia paga.                      

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