venerdì 26 luglio 2013

CAMBIARE LA COSTITUZIONE INIZIANDO DALL'ART. 138

Il fatto quotidiano sta raccogliendo le firme per non cambiare la Costituzione. Non ha vergogna di dire che ne ha raccolto solo 30.000 per ora. Non si sa bene come si voglia cambiare la Costituzione. Certo è che deve essere cambiata. Almeno per le seguenti ragioni.
Questa Costituzione è vecchia e lurida. Con l'art. 138 i costituenti (che non hanno sottoposto a referendum la Costituzione) hanno espropriato il popolo della volontà di decidere. Hanno sottratto alla volontà popolare la decisione riguardante la ratifica dei trattati internazionali, e così ci hanno imposto dall'alto quella disgrazia di euro; non hanno introdotto il referendum propositivo, hanno dato solo al parlamento la possibilità di modificare la Costituzione stabilendo che potesse essere cambiata solo con il voto di 2/3 del parlamento o con la maggioranza assoluta seguita da referendum. Dunque bisogna partire dalla modifica dell'art. 138. Meglio una repubblica presidenziale che questa cloaca di parlamento sordo e grigio, luogo di dispute logorroiche tra partiti in una guerra tribale tra essi. 


Affossate le procedure dell'articolo 138, parlamentari esautorati e costretti a votare a scatola chiusa
Così, nell'indifferenza generale, le larghe intese Pd-Pdl vogliono imporre la svolta presidenzialista
RIFORME COSTITUZIONALI, GOVERNO RINVIA A SETTEMBRE. M5S: "STOP OSTRUZIONISMO"

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